FOCUS: CONI, premio Fratelli di Sport – Mondonico
ROMA – Fra i dieci vincitori italiani del premio CONI intitolato al grande Emiliano “Mondo” Mondonico quale “Tecnico impegnato nel sociale” nell’ambito del programma e progetto “Fratelli di sport”, figura anche il bravissimo Khayer Abul, presidente, tecnico, giocatore, spirito e trascinatore, da 15 anni, del Bologna Cricket Club, squadra della massima serie del campionato italiano di cricket.
Ben 180 erano i concorrenti al premio. La Commissione Selezionatrice del Progetto “Sport e Integrazione”, in presenza di esponenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha ritenuto emblematica la vicenda sportiva e personale di Khayer e, insieme a lui, quella dei dirigenti del Bologna che lo hanno accompagnato nel suo quotidiano lavoro. Si tratta di un riconoscimento che onora sia Bologna che l’intero movimento del cricket nazionale, scelto come modello di inclusione sociale.
E’ un riconoscimento al paziente lavoro svolto da tutti coloro che si sono dannati l’anima per far vivere il Bologna Cricket Club, dal compianto Fabio Fabbri a Mauro Guaragna, da Maurizio Menetti all’infaticabile delegato regionale FCrI per l’Emilia Romagna, Davide Gubellini, che ha voluto essere il primo a comunicare la bellissima notizia al Commissario federale Michele Maffei.
Abul ha ricoperto tutti i ruoli ufficiali e non ufficiali di cui la società ha avuto bisogno: non solo presidente, allenatore, giocatore, ma cuoco, infermiere, tracciatore delle righe di delimitazione del campo, facchino, magazziniere, accompagnatore, quindi comprese quelle “umili” mansioni che tanti tendono ad evitare ma che sono fondamentali per ogni club. Un vero deus-ex-machina. Il presidente onorario di FCrI, Simone Gambino, di lui ha scritto: “… uno splendido esempio, probabilmente il migliore in Italia, di quello che gli inglesi definiscono un ‘servant of the game’ …”.
Pur nelle difficoltà che l’attività sportiva della Federazione Cricket Italiana deve attraversare quotidianamente, specialmente per quanto concerne la scarsa attenzione rivolta a questa disciplina in continuo sviluppo da parte degli enti locali, la storia esemplare di Khayer Abul non può che essere da stimolo per andare avanti ad ogni costo con onestà, dedizione e passione. (da comunicato FCrl Territorio – territorio)
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