FOCUS CALCIO: Usmate Campus
di MAX CAVALLARO
USMATE VELATE – Arriverà settembre e si tornerà a scuola. Torna sempre settembre d’altronde e la scuola ricomincia ogni anno per tutti dato che non si smette mai di imparare. Gli esami si sa, non finiscono mai, giusto? Da dove ricominciare in quel mese che saluta l’estate e riabbraccia l’autunno? Certamente quando si è bambini e – i protagonisti della nostra storia lo sono – quei mesi caldi e pieni di libertà si infileranno nei ricordi per non uscirne più per tutto il resto della vita. Meglio ancora poi se a quelle immagini impresse nella nostra mente, si sarà abbinato qualcosa che in positivo, abbia lasciato in noi un segno, un qualcosa simile ad un insegnamento che magicamente, non si scollerà mai più dal nostro essere.
Tutto ciò inevitabilmente succederà a settembre appunto ai piccoli dell’Usmate Campus quando tornati dalle ferie, si proietteranno al ritroso col pensiero a questo caldo giugno lombardo in cui hanno lasciato lo zaino in naftalina per le vacanze, sostituendolo con la borsa sportiva necessaria per intraprendere una particolare avventura calcistica sotto il solleone, al Centro Sportivo Comunale di Via Bernardino Luini prorio ad Usmate Velate (MB).
Qui i ragazzi hanno avuto modo di trovare tre super coach come gli ex calciatori di Serie A: Inacio Pià e Paolo Monelli ma anche l’ex arbitro Angelo Bonfrisco, oggi volto noto tv di trasmissioni sportive varie.
«L’idea è nata tre anni fa – ricorda invece Angelo Posca, presidente della Nuova Usmate – in principio i ragazzini iscritti a questo Campus erano seguiti niente meno che da Francesco Montervino (ex Parma e Napoli). Nella seconda edizione è stato invece Pià (ex Atalanta, Napoli e Torino) l’head coach del progetto. Oggi questo Campus (l’edizione 2019 termina il 28 giugno ma era iniziato il 10 ndr.) vede protagonisti dal lato didattico ancora una volta lo stesso Pià ma coadiuvato da Paolo Monelli (ex Fiorentna, Lazio e non solo) e da Angelo Bonfrisco ex prestigioso fischietto. Il progetto – continua il numero uno della Nuova Usmate, società organizzatrice – è dedicato ai ragazzi dai 6 ai 12 anni. Durante queste calde giornate hanno modo di cimentarsi con nozioni tecnico tattiche impartite da gradi professionisti e imparare anche i rudimenti del regolamento del gioco del calcio“.
«Collaboro alla Nuova Usmate da gennaio – interviene Paolo Monelli – qui ho l’occasione di lavorare con i più piccoli e insegnare loro i fondamentali. I ragazzini oggi ascoltano poco ma hanno una grande capacità di imitare il gesto tecnico e ciò fa comunque ben sperare. Consiglio questo tipo di esperienza anche ai miei ex colleghi. Se vogliamo tutti che questo sport anche in Italia mantenga un buon livello tecnico, sarebbe davvero importante che i campioni smessi i panni di atleti professionisti, si mettano in gioco per insegnare. Il calcio di strada che ha cresciuto le generazioni passate, non esiste più. L’unica alternativa che rimane a tal proposito è quella che i più piccoli apprendano questa disciplina tramite l’insegnamento. Detto questo poi, devo sottolineare che i bambini devono comunque sentirsi liberi di sbagliare».
«E’ già un po’ che il Presidente mi cerca – spiega Bonfrisco – per farmi partecipare a questo progetto e finalmente, ho avuto l’occasione per accettare: ne vado fiero. La Nuova Usmate, è una delle poche società che da la possibilità ad una figura arbitrale di rilievo di avere un contatto diretto con le nuove leve del calcio. Qui non solo c’è per me l’occasione di dirigere le loro partitelle ma anche l’opportunità di confrontarmi con loro su un piano più didattico. Ho qui uno spazio per illustrare loro, anche con esempi pratici, le regole di questo sport attraverso uno scambio relazionale diretto. I bambini sono naturalmente portati a fare domande di ogni tipo e certamente per loro, poterle rivolgere ad un vero arbitro è motivo di massima curiosità. I ragazzini al contrario di quello che si potrebbe pensare non pongono questioni banali ma vanno spesso sul tecnico e ciò è sorprendente. Sono capaci infatti di confrontare e comparare ciò che vedono del grande calcio in tv con quello che capita loro nelle partite. Tanti i quesiti sul fuori gioco ad esempio. In base all’età questa regola non è sempre presente e naturalmente il VAR desta estrema richiesta di informazioni. Penso infine – conclude l’ex giacchetta nera della massima serie calcistica italiana – che tutti i club dovrebbero avere un valido riferimento arbitrale al loro interno per dare così l’opportunità ai propri tesserati di conoscere davvero il calcio. In questa occasione ho anticipato ai più piccoli poi, le prossime novità del regolamento 2019 – 2020.
Al progetto hanno collaborato in qualità di staff tecnico anche Baio e Beretta come si vede dalla foto in alto insieme a Pià, Bonfrisco e Monelli.
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