FOCUS: La moviola di Bonfrisco – puntata 3
MONZA – L’ex fischietto di Serie A (1995-2001) Angelo Bonfrisco, con la nuova rubrica LA MOVIOLA DI BONFRISCO prova a sciogliere i dubbi attraverso le domande che gli porge in esclusiva SportSmall.it su specifici casi da “moviola” che attanagliano i tifosi più appassionati ed esigenti e per quelli che vogliono guardare questo sport, attraverso lenti sempre più trasparenti.
CASO JUVE
FILE: Matthijs de Ligt Lecce-Juventus 1-1
MINUTO: rigore al 56′
ARBITRO: Valeri. Sez AIA. Roma 2
VAR (Video Assistant Referee): Pasqua Sez AIA. Tivoli
MONZA –La sfida Lecce-Juventus è finita 1-1. Un risulato che certamente premia la squadra pugliese e che alla sola lettura del risultato apparentemente, farebbe pensare ad un juve in difficoltà. In realtà i bianconeri (nell’occasione vestiti di biancorosso) pur non avendo mai devvero premuto il piede sull’acceleratore hanno avuto diverse occasioni per andare a rete non sfruttate.
Nello specifico Angelo Bonfrisco con la sua Moviola ci fa riflettere sul fatto che il risultato avrebbe potuto essere diverso ma solo perché poteva essere assegnato un rigore su Emre Can. Mentre su Pianic bene ha fatto il Var ad assegnare il rigore. Su De Ligt, il nostro moviolista ci spiega che a termine di regolmento l’assegnazione del penalty è stata corretta.
SportSmall.it Com’è possibile assegnare un rigore con palla che a poca distanza e molto velocemente carambola sulla mano di un giocatore da una deviazione di un avversario?
LA MOVIOLA DI BONFRISCO: “E’ semplice, perchè il nuovo regolamento è molto chiaro ed è diverso da quello della scorsa stagione. Mentre sino ad un anno fa ad un caso come questo poteva, e sottolineo poteva, non essere concesso il penalty, ora invece è per forza da considerarsi rigore. Vi spiego meglio: Mentre prima si parlava di pallone inaspettato e quindi potenzialmente non punibile, adesso, l’unico criterio di valutazione porta all’essagnazione del fallo solamente qualndo il braccio è staccato dal corpo, motivazione che l’Ifab (International Football Association Board ndr.) considera innaturale.
SportSmall.it Come innaturale? Cioé se ti scagliano la palla addosso a breve distanza e ad alta velocità, com’è possibile avere il tempo per ritrarre un braccio? La parola naturalezza potrebbe sembrare inappropriata. Che ne pensa?
LA MOVIOLA DI BONFRISCO: Domanda pertinente, però il regolamento attualmente dice questo e bisogna attenersi. Certo la contraddizione esiste e forse questa parte dello stesso regolamento potrebbe essere scritta meglio perché difficile da far digerire a squadre e tifosi. Se da una parte il legislatore tende ad una uniformità dei falli di mano punibili per semplicare la vita in campo agli arbitri, dall’altra è contro “natura” punire i calciatori che in modo dinamico e per la legge della fisica tendono a tenere le braccia allargate per mantenersi in equilibrio.
SportSmall.it Insomma in modo “naturale” De light sarebbe stato considerato innocente?
“Esatto. Ma così invece è da considerarsi colpevole. Rispettare il regolamento è un obbligo ma è importante verificarne ogni anno l’efficacia, quindi ridiscuterlo là dove si sono create problematiche spesso oggettive. A mio parere una riflessione è doverosa in quanto per un semplice braccio innaturale la sanzione tecnica per un rigore ora è troppo punitiva. Agli scienziati, la soluzione”. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
CASO INTER
FILE: Gol di Lukaku in presunto fuorigioco, Inter-Parma 2-2
MINUTO: 55′
ARBITRO: Chiffi. Sez AIA. Padova
VAR (Video Assistant Referee): Calvarese Sez AIA. Teramo
Inter-Parma è stata una partita che ha mostrato soprattutto nel primo tempo i ducali davvero in grande spolvero. L’Inter è riuscita a ritrovare i propri equilibri sopratutto nella seconda frazione. Il risultato finale sembrerebbe essere stato coerente con quanto visto in campo anche se alla fine le statistiche del match hanno visto i nerazzurri prevalere.
SportSmall.it Inter-Parma è stata una partita dal’alto tasso emozionale ma il gol assegnato a Lukaku da alcuni è stato messo in discussione per un presunto fuorigioco di Candreva. Qual è il suo pensiero in merito?
LA MOVIOLA DI BONFRISCO – “Il Var con il sistema 3D dà allo stesso varista, la possibilità di valutare una determinata azione di presunto fuorigioco da ogni zona del campo, tale da escludere così inquadratutre che potrebbero condizionare la valutazione dell’azione stessa nella sua interezza. Tutto questo porta il Varista ad avere in mano risultati pressochè incontrovertibili sul fuorigioco. I dubbi per il pubblico nascono dal fatto che le immagini che spesso la tv propone sono parziali e non totali.
Per cui se ad un presunto fuorigico al telespettatore viene mostrata una sola immagine, peraltro non chiara, si porta il fruitore dell’immagine a non capire, per mancanza di un totale visone a 360 gradi. Oggi il Varista ha in mano dati tecnici per valutare con certezza un fuorigico ma gli stessi dati visivi completi poi spesso non vengono trasmessi in tv nella loro totalità. Questo genera confusione per i tifosi o per i soliti faziosi che poi cercano di creare il caos. Certo è che alla base il Varista, in sede di valutazione, deve essere in possesso del fermo immagine più preciso possibile”.
LA POSTA PER BONFRISCO
AVETE DUBBI SUL REGOLAMETO? VI PIACEREBBE DISCUTERE ANCHE DEI CASI DAI CAMPI DI PERIFERIA ? BONFRISCO RISPONDE
Basta scrivere a redazione@sportsmall.it
LE 2 PUNTATE PRECEDENTI
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