FOCUS: 13° Rally Delle Marche, a Marchioro-Dall’Olmo, 10a Ronde Del Monte Caio a Tosi
PER REGIONI: MARCHE e EMILIA ROMAGNA
13° RALLY DELLE MARCHE: VITTORIA PER MARCHIORO-DALL’OLMO (SKODA FABIA R5)
Gara appassionante e spettacolare, corsa sempre sul filo dei secondi, che ha avviato al meglio la serie Raceday. Il resto del podio è andato a Basso-Granai e Ricci-Biordi. Tra le auto storiche vittoria della Lancia Rally 037 di Sipsz-Bregoli.
CINGOLI (MC) – Parla padovano, il 13° Rally delle Marche, con la vittoria di Christian Marchioro, in coppia con la moglie Silvia dall’Olmo, con una Skoda Fabia R5. Per il 36enne pilota padovano si tratta della seconda vittoria assoluta in carriera, un alloro conquistato con il cuore e con grande acume tattico.
La gara, che aveva registrato il record assoluto di iscritti dalla sua prima edizione con 123 iscritti è partita poi con 118 equipaggi, che hanno decisamente animato una grande giornata di sport di questa prima prova del Campionato Raceday Rally Terra e penultima del Trofeo Terra Rally Storici.
Una vittoria di forza, quella di Marchioro, figlio e fratello d’arte, al termine di un confronto serrato, caratterizzato da un alto ritmo sempre sul filo dei secondi con il quale ha avuto la meglio sull’attuale leader del Campionato Italiano Rally, il trevigiano Giandomenico Basso, in coppia con Granai, anche loro su una Skoda Fabia R5. Arrivati sul tetto delle Marche a titolo di test in vista dell’ultima prova di campionato tra quindici giorni, Basso e Granai hanno corso soprattutto a testare le migliori soluzioni tecniche per provare a vincere lo scudetto, pur non disdegnando la prestazione anche in questo caso. Lo conferma il fatto che hanno sempre tenuto sulla corda il vincitore della gara, sicuramente meritevole di elogio per come ha saputo rimanere al comando, dalla seconda “piesse”, resistendo agli attacchi di diversi “nomi”, oltre a Basso.
Basso, secondo con un distacco di 6”5 ha comunque riconosciuto l’ottima caratura di Marchioro, e terzo, alla fine, è giunto un altro esperto di strade bianche, uno che a Cingoli e dintorni ha sempre trovato lo stimolo giunto, come in questo caso. Si parla di Luigi Ricci, con la Hyundai i20 R5, affiancato da Alessandro BIordi. Solo 9”1 il passivo del bresciano, quest’anno in attività ridotta, il quale ha comunque tratto il meglio dalla vettura coreana che ha avuto a disposizione, andando a siglare il miglior scratch in una prova, la quarta.
Quarta posizione assoluta per il vicentino Giacomo Costenaro, in coppia con Bardini, anche loro con una Fabia R5. Anche in questo caso, prestazione altisonante e sempre ai vertici, riuscendo sia a siglare riscontri cronometrici interessanti che ad aver ragione di un nome importante come il titolato Luca Rosse, ufficiale Citroen, con la sua C3 “casa”. Anche “Rox”, con al fianco Eleonora Mori, era arrivato a Cingoli con l’obiettivo soprattutto di svolgere un probante test in vista del finale tricolore, un lavoro riuscito al meglio.
Sesta posizione finale per Renato Travaglia (Skoda Fabia R5), altro “nome” di blasone al via a Cingoli, affiancato da Luca Gelli. In debito di ritmo perché rientrante alle gare dopo una sola gara quest’anno, il “Val d’Orcia dello scorso febbraio, il trentino ha colto comunque un risultato notevole e come lui ha cercato di trovare il miglior ritmo pure Alessandro Bettega (Skoda Fabia R5), fermo da un anno. Sulle prime prova ha cercato di prendere “le misure”, il figlio dell’indimenticato Attilio, per poi chiudere con una bella progressione in settima posizione.
Ottava piazza per la Hyundai i20 R5 di Alessandro Taddei, anche lui in debito di ritmo per essere stato fermo un anno. Con al fianco Gaspari ha saputo reggere comunque bene il confronto su strade che lo hanno sempre ispirato. Nono e decimo hanno finito rispettivamente Versace e Donetto, anche loro con una Skoda, autori di prestazioni in progressione da un avvio un poco sofferto, soprattutto per quest’ultimo, rientrante dopo due anni.
Il gruppo N è stato conquistato dallo sloveno innamorato degli sterrati italiani Darko Peljhan, con una Mitsubishi Lancer, mentre tra le due ruote motrici ha primeggiato Niccolò Marchioro, fratello del vincitore, in una inedita versione “tuttoavanti”, una Peugeot 208 R2, evidentemente sfruttata al meglio.
Nella gara “historic”, penultima prova del Trofeo Terra Rally Storici, nuova vittoria del cremonese Mauro Sipsz, con al fianco la moglie Monica Bregoli, su una Lancia Rally 037. Dopo la prima prova speciale andata a Guggiari-Sordelli (Ford Escort MKII), Sipsz ha preso in mano le redini della classifica aggiudicandosi il miglior tempo in tutte le restanti prove andando quindi a vincere con un vantaggio considerevole, ben sforando il minuto. Suo anche il 4. Raggruppamento. La seconda posizione assoluta è stata quindi per Guggiari, autore di un “lungo” nella seconda prova, vincitori anche del terzo raggruppamento, mentre il terzo assoluto è stato preso da Cesarini-Gabrielli (Ford Escort), i quali si sono aggiudicati il secondo raggruppamento.
CLASSIFICA FINALE (TOP FIVE): 1. MARCHIORO-DALL’OLMO (Skoda Fabia R5) in 23’42.8; 2. BASSO-GRANAI (Skoda Fabia R5) a 6.5;
- RICCI-BIORDI (Hyundai I20) a 9.1; 4. COSTENARO-BARDINI (Skoda Fabia) a 9.3; 5. ROSSETTI-MORI (Citroen C3 R5) a 13.9.
CLASSIFICHE COMPLETE: https://bit.ly/2pQQh60
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FINALE STAGIONALE CON IL BOTTO PER GIANLUCA TOSI: VITTORIA DI FORZA AL “MONTE CAIO”
Il portacolori della Movisport, con la Skoda Fabia R5, ed affiancato da Stefano Costi, ha concluso con una vittoria assoluta la sua stagione duemiladiciannove, che ha un bilancio estremamente positivo.
PARMA – Gianluca Tosi ha terminato la stagione con una vittoria assoluta, quella alla decima Ronde del Monte Caio, disputata ieri in provincia di Parma con la solita Skoda Fabia R5 della Gima Autosport ed in coppia estemporanea con Stefano Costi.
Dopo aver concluso il campionato per lui di riferimento, l’IRCup 2019, al quarto posto assoluto, Tosi ha dunque messo in bacheca il blasone di un successo assoluto, arrivato in una gara che negli anni ha sempre apprezzato ed onorato con partecipazioni di alto profilo.
Quella in provincia di Parma, per Tosi, è stata la terza vittoria assoluta in carriera e la conferma appunto che il “Monte Caio” gli si addice come sensazioni, come percorso, come gara giusta per divertirsi.
“Una bellissima gara – commenta Tosi – che comunque non è stata per nulla facile, a partire dalla concorrenza che abbiamo trovato. Poi, la giornata di sole, che se da una parte ci ha rinfrancato, , sulla strada ci ha creato un poco di apprensione, perchè l’asfalto era estremamente scivoloso dovuto all’umidità notturna. Se poi ci si mettono anche le foglie cadute dagli alberi, capite che l’aderenza non è mai stata delle migliori, una gara dunque che ci ha messi alla prova. Per il resto, che dire, macchina perfetta ed anche l’intesa con il mio estemporaneo copilota è andata al meglio. Nulla di più da chiedere!”
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(fonte: da cumunicati Ufficio Stampa MGTcomunicazione)
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