ZINGONIA (BG) – Ci aveva anche giocato da professionista dal 1960 al 1862, ma Mino Favini, entra di fatto nella leggenda dell’Atalanta il 14 novembre 2019 con l’inaugurazione del centro sportivo nerazzurro a lui dedicatogli e denomonato Accademia Mino Favini.
Lui, che le sue giovanili le aveva trascorse nel Meda, aveva saputo mettere a frutto le esperienze accumulate in anni di calcio giocato tra i professionisti anche in club come Como, Brescia e Reggiana, per tradurli in insegnamenti da trasmettere alle giovani promesse.
Non si contano quanti campioni, Mino, sia riuscito a lanciare dal settore young del club orobico, ma abbastanza comunque per far balenare alla famiglia Percassi – proprietari della stessa Atalanta – l’idea di marchiare per sempre con quel nome, la casa calcistica dei giovani atleti atalantini.
Tra le promesse lanciate da questo straordinario talent scout ritroviamo comunque nomi come: Consigli, Galia, Caldara, Zambrotta, Vierchowod, Tacchinardi, Matteoli, Bonaventura, Morfeo, Pazzini e Borgonovo.
Mino Favini classe 1936 era venuto a mancare il 23 aprile 2019, dopo essere stato un ottimo centro attacco già da ragazzo quando militava proprio nelle fila dello stesso Meda Calcio.
Il suo ruolo da dirigente lo aveva fatto diventare negli ultimi anni un vero guru per il settore giovanile calcistico italiano. Se un talento veniva scovato da lui, diveniva per tanti sinomimo di garanzia in campo.
Quello che l’Atalanta gli ha dedicato non solo è un tributo dalla società che lo ha adottato ma di tutto il movimento sportivo giovanile e calcistico nazionale.
Bellini, Gardoni e Gasperini sono ritratti artistici che capeggiano nel Salone principe della struttura dove vi sono posti anche la Supercoppa e scudetto Primavera. Il centro sportivo poi, è altresì arricchito da moderni spogliatoi e palestre attrezzatissime e all’avanguardia. Al piano superiore, spazio anche ad una sede dedicata a dirigenti e allenatori.
All’inaugurazione erano presenti: Antonio e Luca Percassi, Gian Piero Gasperini, Giancarlo Finardi, Roberto Selini, Vittorio Bosio (prsidente CSI), Vito Tisci (settore scuola della Figc) ma anche Demetrio Albertini ex atalantino oggi alla Figc come numero uno settore giovanile. Per l’occasione quest’ultimo ha annunciato che la stessa Federcalcio avrebbe predisposto un premio nazionale per il miglior dirigente sportivo di settore giovanile dedicato proprio alla figura di Mino Favini.
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