FOCUS: Corsi per Arbitro Scolastico
ROMA – Non solo VAR e temi nati dall’incontro avvenuto il 19 novembre 2019 nella Capitale tra gli stessi arbitri, allenatori e calciatori di Serie A tengono banco nel mondo dei fischietti italiani.
Alla base del sistema, vi è sempre la storica problematica del reclutamento di nuovi fischietti, anche perché il mondo del calcio italiano non essendo solo quello che si vede in TV con i grandi campioni, va riscoperto alla base dove alcune partite potrebbero non essere disputate per mancanza di direttori di gara. Sì perché migliaia sono ogni week-end i match che si giocano sui campi dei dilettanti in tutta la nazione. Nel nostro Paese c’è una enorme richiesta di calcio a tutti i livelli, una quantità tale a cui rispondere col giusto piglio si fa fatica. Senza arbitri non si gioca. Va ricordato.
Detto questo, va anche rammentato però che come per i calciatori (ed ogni altra professione d’altronde ndr.), vi è un imbuto per poter arrivare al Top in materia di arbitraggio. Chi comincia è certamente stimolato dal fatto di poter ambire a dirigere incontri del massimo campionato e perché no, potersi spingere nel futuro sino a diventare fischietti internazionali.
E allora… arbitri cercasi in ogni caso. Questa volta l’Associazione Italiana di Categoria lo fa tenendo aperte due possibilità.
La prima è quella frutto di un nuovo accordo con il MIUR (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) che apre le porte al Corso per Arbitro Scolastico.
In pratica i Dirigenti scolastici degli Istituti di 2° Grado, potranno iscrivere i “loro ragazzi” ad un ciclo di lezioni di 12 ore specifico, tramite il sito valorinrete.it ).
Al termine di questo percorso gli alunni partecipanti saranno in possesso di una abilitazione Figc per arbitrare le gare studentesche. Ogni corso però si attiverà solamente al raggiungimento di almeno 30 alunni iscritti. Un ulteriore corso di 8 ore aggiuntive è previsto se gli stessi ragazzi che vorranno avere accesso alla qualifica di Arbitro Effettivo FIGC entrando di fatto nel mondo AIA e nella Sezione locale e territoriale di appartenenza passando prima per il CRA (comitati regionale arbitri che organizzeranno le modalità in loco).
La seconda strada per diventare arbitro Figc, è quella classica che permette a chi ha compiuto almeno 15 anni (entro il giorno dell’esame abilitativo) di intraprendere questo percorso.
Per gli avventori il percorso da compiere è davvero lineare: basta recarsi in una delle Sezioni a livello provinciale dislocate in tutto il territorio nazionale e presentare richiesta per l’iscrizione al corso regolare.
Le iscrizioni sono aperte ad ambo i sessi basta possedere un documento di identità valido e far parte della comunità europea. Per i cittadini extra comunitari la strada è altrettanto semplice, basta possedere regolare permesso di soggiorno. L’importante è non avere più di 35 anni.
Superato l’esame finale si potrà cominciare a cimentarsi con la pratica vera e propria nelle gare dei comitati provinciali della Figc e specificatamente nella categoria Giovanissimi ma accompagnati da un Tutor.
Una volta diventati arbitri l’Aia consegnerà all’iscritto la Tessera Federale che permette l’ingresso gratuito in ogni Stadio dove le gare sono sotto organizzazione Figc sul territorio Italiano.
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