MONTALCINO (SIENA) – Il trevigiano di Cavaso del Tomba, in coppia con il senese Lorenzo Granai, su una Skoda Fabia R5 sono i vincitori del 10° TUSCAN REWIND 2019, l’ultimo atto del Campionato Italiano Rally (CIR), disputato tra il pomeriggio di venerdì e la giornata di sabato.
Erano quattro i “top player” che si giocavano lo scudetto, Giandomenico Basso, Simone Campedelli, Andrea Crugnola, Luca Rossetti. Poi c’era il coefficiente maggiorato della gara ed i due scarti ed ai fini della compilazione della classifica per il titolo assoluto piloti, nessuno era “trasparente”, in diversi potevano togliere loro i punti, visto il valore delle forze in campo.
Dalla prima prova “televisiva” di ieri e l’intera giornata odierna si è assistito a momenti decisamente “caldi, con duelli sul filo dei decimi di secondo e varii ribaltamenti di classifica ed è stata proprio l’ultima delle otto prove speciali in programma, il terzo giro sui poco più di 27 chilometri della celebre “Torrenieri-Castiglion del bosco” ad assegnare vittoria di gara e di titolo, per di più sotto la pioggia.
E tra i quattro “assi” che se la giocavano ha svettato appunto Giandomenico Basso, che è andato a vincere una gara che per assegnare la vittoria ha conosciuto, come già accennato, fasi altalenanti, con lo scettro del leader passato di mano diverse volte. Aveva infatti iniziato al comando il varesino Crugnola, con Ometto alle note sulla VolksWagen Polo R5, per poi dover cedere all’attacco deciso del cesenate Simone Campedelli, sulla Ford Fiesta R5. Affiancato da Tania Canton, Campedelli è rimasto al comando sino alla quinta prova, per poi vedersi affondare in classifica da una foratura, costata circa 30”. Successivamente era passato primo il veronese ufficiale Hyundai Umberto Scandola, affiancato da D’Amore, con la i20 sudcoreana, ma una panne elettrica dopo la settima prova lo ha messo fuori causa.
Alla soglia dell’ultima prova, con Scandola fermo aveva preso le redini della classifica l’ufficiale Citroen Luca Rossetti, con Eleonora Mori. Il driver pordenonese e la copilota vicentina, però hanno tenuto la loro C3 R5 davanti a tutti per poco, incappando in una foratura anche loro perdendo tre minuti proprio all’ultimo appuntamento con il cronometro, quello che poteva anche laurearli campioni mentre invece hanno finito come dodicesimi. Malasorte anche per Campedelli, che ha finito nel peggiore dei modi la corsa tricolore finendo fuori strada, fatale anche per lui l’ultima “piesse”.
Basso ha dunque vinto gara e campionato, al secondo posto ha poi finito Crugnola (gara in concreta progressione, la sua, risalito dall’ottava posizione dopo la PS 2), terzo è poi salito l’inossidabile Paolo Andreucci, primo anche degli iscritti al “tricolore” terra (il cui titolo era già stato assegnato alla gara precedente al francese Consani), con la Peugeot 208 R5, affiancato da Briani.
Una prestazione in ascesa, quella Campione italiano uscente, conferma della sua classe ed affidabilità, con la quale ha sopravanzato un altro grande del rallismo italiano, il trentino Renato Travaglia, ottimo quarto assoluto con al fianco Gelli (Skoda Fabia R5).
Completa la top five il greco innamorato degli sterrati italiano Joannis Papadimitriou (Skoda Fabia R5), sesto è invece il giovane vicentino Alberto Battistolli, stavolta con al fianco l’esperto Zanella (Skoda Fabia R5), tanto veloce quanto anche spettacolare.
Ottima la prestazione della “star”, Tony Cairoli. Non nuovo alle esperienze rallistiche, il nove volte Campione del mondo di motocross, al via con una Skoda Fabia R5 ed affiancato da Anna Tomasi, ha operato in grande stile il suo debutto sulle strade bianche con un esaltante decimo posto assoluto, costantemente tra i migliori in ogni singola prova. Un “brivido” sulla quarta prova con una “toccata” posteriore ed un successivo “lungo” sulla sesta non hanno comunque scalfito la sua voglia di mettersi in gioco e guadagnarsi subito sul campo i galloni di rallista.
Per quanto riguarda la classifica finale del Campionato Italiano, un cammino avviato a marzo dal Ciocco (Lucca), Basso ha vinto il suo terzo titolo nazionale in carriera, con 91,50 punti, Crugnola ha finito alle sue spalle con 82,25, Campedelli è terzo con 68,75 e quarto Rossetti a 65,50.
Anche l’ultima fatica stagionale del Trofeo Terra Rally Storici è stata spettacolare. Un percorso più corto, il loro, sul quale hanno duellato le due Lancia Delta integrale di “Lucky”-Pons e Romagna-Addondi. Tra loro è stato un dualismo sul filo dei decimi di secondo, con la vittoria assoluta andata a Romagna (vincitore anche del 4. Raggruppamento) complice anche l’uscita di strada del rivale proprio sull’ultima prova. Secondo ha quindi chiuso il cremonese Mauro Sipsz, con la Lancia Rally 037 e terzo il sammarinese Baldacci, con una Ford Escort MKII, primo del terzo raggruppamento.
Tra i “nomi” non è partito il già Campione del Campionato Italiano Terra, il francese Stephane Consani, incappato in un’uscita di strada durante il test con la vettura da gara ieri mattina, con la quale ha danneggiato irrimediabilmente la sua Skoda Fabia R5. Altri ritiri “eccellenti” sono stati quelli dei già citati Scandola e Campedelli e fermo già dalla terza prova anche il padovano Marchioro (uscita di strada).
Soddisfazione da parte dell’organizzazione, Eventstyle, per l’esito della gara in tutte le sue sfaccettature, peraltro seguito da migliaia di appassionati che hanno sfidato anche le bizze del meteo.
Ne parla il patron Gabriele Casadei: “Abbiamo atteso con ansia queste giornate, per arrivarvi abbiamo lavorato duramente non appena finita l’edizione dello scorso anno, che vista oggi fu decisamente una “palestra” per allestire quello che vedete adesso: un “GRAZIE” alle tante persone che ci sono state vicine con consulenze, con la collaborazione nelle varie fasi, abbiamo trovato porte aperte, incoraggiamenti, tanta disponibilità e partecipazione, a Montalcino, come a Buonconvento, i “cuori pulsanti dell’evento”, così come anche in tutto il territorio senese. Intorno a questa idea si sono riunite delle persone, DELLE GRANDI PERSONE, che hanno permesso la realizzazione dell’evento. Oltre alle Amministrazioni locali, al tessuto economico del territorio, ai diversi partner che ci sostengono e permettono a tutti noi di portare avanti questa nostra passione. Passione per lo sport, passione anche per il territorio stesso, una terra che non ha certo bisogno di presentazioni per quanto è conosciuta nel mondo, ma che certamente nel nostro piccolo cerchiamo ulteriormente di valorizzare. Lo facciamo con il messaggio del motorsport, che da queste parti ha una lunga tradizione, queste terre hanno scritto pagine indimenticabili di storia sportiva che si perdono nelle nebbie del passato ma allo stesso tempo sono quanto mai nitide nei ricordi ed è per questo che abbiamo lavorato con convinzione di essere la continuità della storia. Devo dire “GRAZIE ” anche a coloro, i piloti e le squadre, che hanno raccolto il classico “guanto di sfida” di una gara che non mai tradito le attese di tutti, dal pilota all’appassionato, agli addetti ai lavori”.
CLASSIFICA ASSOLUTA: 1. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) in 1h14’44.3; 2. Crugnola-Ometto (Volkswagen Polo R5) a 11”5; 3. Andreucci-Briani (Peugeot 208 R5) a 47”5; 4. Travaglia-Gelli (Skoda Fabia R5) a 1’04”0; 5. Papadimitriou-Harriman (Skoda Fabia R5) a 1’33”4; 6. Battistolli-Zanella (Skoda Fabia R5) a 1’38”7; 7. Taddei-Gaspari (Hyundai I20 R5) a 1’41”1; 8. 8. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) a 1’54”8; 9. Consani-Salmon (Skoda Fabia R5) a 2’56”6; 10. Cairoli-Tomasi (Skoda Fabia R5) a 2’58”8. (fonte: da comunicato Uff. Stampa MGTcomunicazione)
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