MILANO – Lo sport, quello vero, quello praticato, quello vissuto in prima persona. Lo sport che ci fa chiudere la porta di casa dietro alle spalle, per spalancare l’avventura. Questo è il modo di concepire le sfide ai Beat Yesterday Awards 2019, l’evento giunto alla sua quarta edizione con cui Garmin celebra la vera passione sportiva. I premi sono stati consegnati nella serata odierna alla presenza di atleti, rappresentanti dello sport e delle istituzioni. La cerimonia è stata condotta da Andrea Berton e Eva Gini.
Otto sono state le imprese sportive (ma non solo) celebrate e premiate. Imprese che hanno un denominatore comune: competere per superare i risultati di “ieri”.
«Garmin è un’azienda che vuole spingere le persone a vivere i propri sogni, qualunque essi siano – afferma Stefano Viganò, amministratore delegato di Garmin Italia – ed è per questo che i Beat Yesterday Awards celebrano i risultati che spingono ogni appassionato a superare il proprio limite e a sfidare se stesso».
Non solo un premio per il raggiungimento di un determinato traguardo, ma un riconoscimento a un vero e proprio stile di vita, quello di chi non si tira indietro davanti alle sfide, ma che va sempre alla ricerca del superamento dei propri limiti.
Beat Yesterday Awards 2019: i premi
Il palco ha visto l’alternarsi di grandi campioni di ieri e di oggi che insieme a personaggi dello spettacolo, hanno premiato coloro i quali si sono distinti nel corso dell’anno con il proprio successo, il proprio Beat Yesterday. La scalata e la discesa con gli sci dal Nanga Parbat e dal Gasherbrum VII firmate dall’alpinista piemontese Carlo Alberto “Cala” Cimenti: «La vetta rappresenta solo il 50% di una spedizione; la discesa sugli sci dagli oltre 8.000 metri del Gasherbrum, con i suoi imprevisti, è stata un’emozione che mi porterò dentro per tutta la vita» ha dichiarato Cala Cimenti che ha ricevuto il premio dalle mani di Kristian Ghedina, il più grande discesista italiano nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino.
Il mondo della montagna protagonista anche con il riconoscimento per il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che, dalle mani del CT della nazionale di ciclismo Davide Cassani, ha ricevuto il premio per l’attività svolta lo scorso anno, quando sono state portate a termine 9.554 missioni di soccorso: un numero record, mai registrato dal suo anno di fondazione.
I monti della Valle d’Aosta sono stati la cornice dell’impresa di Oliviero Bosatelli, il trail runner bergamasco che ha vinto il Tor De Geants 2019, la gara dei giganti: con i suoi 330 chilometri e 24.000 metri di dislivello è uno dei più massacranti ultratrail al mondo. Chi lo vince due volte come Bosatelli è il Re dei giganti: «Quello del 2019 è stato il mio quarto Tor De Geants, e come nelle edizioni precedenti non ho mai dormito. Posso tranquillamente affermare che stare svegli per oltre 90 ore rappresenta una delle mie sfide contro il limite». L’atleta bergamasco è stato premiato da Stefano Baldini, campione olimpico di maratona ad Atene 2004.
Garmin non poteva esimersi dal festeggiare l’assegnazione dei Giochi Olimpici 2026 a Milano – Cortina: il Sottosegretario con delega ai Grandi Eventi Sportivi di Regione Lombardia, Antonio Rossi, e l’Assessora al turismo, sport e qualità della vita del comune di Milano, Roberta Guaineri, hanno ricevuto da Linus il premio per il grande lavoro che è valso l’obiettivo a cinque cerchi. «Il progetto che abbiamo presentato al CIO è stato frutto di tanti mesi di lavoro e fatica – ha detto l’ex canoista campione olimpico Antonio Rossi – ma lo sforzo è stato ripagato e ora ci aspettano sei anni di duro impegno per portare a termine l’incarico affidatoci dal Comitato Olimpico Internazionale».
Un’impresa estrema, questa volta in acque libere, è quella che è valsa il Beat Yesterday Awards a Paolo Chiarino, il nuotatore italiano che lo scorso dicembre ha nuotato per un chilometro tra i ghiacci dell’Antartide. «Dopo il Polo Sud adesso voglio affrontare le acque del Polo Nord; questa è la sfida che mi aspetta a maggio 2020» ha affermato l’atleta cremellese ricevendo il riconoscimento dallo slalomista Giorgio Rocca.
Una missione ecologica e di sviluppo tecnologico per progettare il futuro del mare. Ecco spiegato il premio che il velista Giovanni Soldini ha consegnato al team di Anvera Elab 38, la barca italiana a propulsione elettrica che ha partecipato al Monaco Solar & Energy Boat Challenge.
Dal nuoto alla bicicletta, finendo poi con la corsa a piedi. Questo è il triathlon, disciplina la cui espressione massima è rappresentata dalle prove Ironman. L’italoargentino Daniel Fontana, a quasi 44 anni, ha staccato il pass per i mondiali Ironman di Kona, la sua sesta finale mondiale, grazie alla vittoria all’Ironman di Taiwan. «A Kona ero il più “maturo” sulla linea di partenza; il motore che mi fa andare avanti è la passione per il mio sport, insieme alla vogli di vincere che mi spinge a continuare ad allenarmi forte e a curare ogni singolo dettaglio» ha dichiarato Fontana dopo aver ricevuto il riconoscimento da parte del ciclista professionista Alberto Bettiol.
I Beat Yesterday Awards 2019 hanno visto, infine, la premiazione di Obiettivo 3, la fondazione promossa da Alex Zanardi che punta a diffondere la pratica sportiva tra i portatori di disabilità, ancora oggi una categoria fortemente penalizzata dagli alti costi delle attrezzature e che necessita di una modalità di avvio alla pratica sportiva dedicata. A Barbara Manni e Pieralberto Buccoliero è stato consegnato il premio di Garmin Italia da Norma Gimondi, la figlia dell’indimenticato Felice scomparso ad agosto. (fonte: da comunicato Ufficio stampa Garmin Italia a cura di LDL COMeta)
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