FOCUS: La moviola di Bonfrisco – puntata 19
MONZA – L’ex fischietto di Serie A (1995-2001) Angelo Bonfrisco, con la rubrica LA MOVIOLA DI BONFRISCO prova a sciogliere i dubbi attraverso le domande che gli porge in esclusiva SportSmall.it su specifici casi da “moviola” che attanagliano i tifosi più appassionati ed esigenti e per quelli che vogliono guardare questo sport, attraverso lenti sempre più trasparenti. Questo spazio vuole essere per l’ex fischietto anche un luogo dove esprimere concetti ed opinioni sul settore giovanile.
LA MOVIOLA DI BONFRISCO
SportSmall.it Analizziamo FIORENTINA-MILAN terminata 1-1
ARBITRO: Calvarese
GUARDALINEE: Viventi e Del Giovane
IV UOMO: GIUA
VAR: Nasca
AVAR: Carbone
Dunque, siamo intorno al 32′ della prima frazione di gioco quando il Varista Nasca richima l’arbitro Calavarese ad una revisione. Nello specifico si deciderà di annullare un gol ad Ibrahimovic, il quale viene colto dalle telecamere nel gesto di intercettare la sfera, gesto questo, viziato con un tocco di braccio/ mano, prima di insaccare in rete.
BONFRISCO: «Per quanto riguarda quest’episodio, possiamo notare come sia stata applicata alla lettera l’innovazione di quest’anno della Circolare numero 1, che prevede che qualcunque tocco di mano anche se accidentale – che poi porta a un gol – deve essere annullato».
SportSmall.it Al 61′ A Dalbert della Fiorentina vine comminato un rosso diretto, dopo una revisone VAR. L’episodio specifico racconta di un Ibrahimovic lanciato a rete e fermato fallosamente dal calciatore della fiorentina che inizialmente era stato per questo caso solo ammonito.
BONFRISCO: «Ottimo il lavoro di revisione del Var. Dalbert iniziamete era stato per questa azione solo ammonito. Grazie all’intervento della tecnologia, il giocatore è stato poi espulso dato che nella revisione si verdrà l’attaccante del Milan avere davanti a sé la possibilità di puntare la porta avendo una chiara occasione da gol. Collaborazione ottima tra Vaerista e arbitro».
SportSmall.it: Intorno all’82 Calvarese assegna un rigore per la Fiorentina, con la conferma Var dal silent-check. Nello specifico, in fase difensiva Romagnoli contrasta Cutrone fallosamente».
BONFRISCO: «Cominciamo col dire che il rigore c’era, perché il giocatore del Milan sfiore leggermente la palla ma poi commette fallo buttando giù il giocatore della Fiorentina che nella caduta allunga la traiettoria della palla, quindi si potrebbe avere una visione sbagliata, dove sembra che venga preso nettamente il pallone che va fuori ma in effetti, questo non succede. Il tocco di Romagnoli è minimo ed il pallone rimane nella disponibilità del giocatore della Fiorentina. Proprio ques’tultimo, allunga la traiettori della palla mentre crolla verso terra. Questo è calcio di rigore. Il Var conferma e infatti nessuna revisione è stata chiamata in causa».
SportSmall.it Analizziamo ora, SPAL-JUVENTUS terminata 1-2
ARBITRO: La Penna
GUARDALINEE: Longo e Prenna
IV UOMO: Baroni
VAR: Di Bello
AVAR: De Meo
Intorno al 67′ succede qualcosa di nuovo per il Var, ovvero l’impossibilità dell’arbitro di rivedere una determinata azione, seppur richiamato ad una controllo video, per un guasto momentaneo del sistema.
La Penna si troverà infatti nell’inedita situazione per il campionato italiano, di lasciare al Varista, nell’occasione Di Bello, il compito non solo di verificare dalla regia mobile messa a disposizione dell’Aia, l’azione incriminata ma di descrivere per lui l’azione stessa.
Nello specifico sarà dunque Di Bello e non La Penna a vedere che Missiroli sia stato fermato in area da un fallo di Rugani, decretendo così di fatto, attraverso comunque l’indicazione sul campo di La Penna ovviamente, il calcio di rigore a favore della Spal.
Da segnalare che Di Bello e La Penna hanno potuto comunicare solo attraverso una ricetrasmittente e non con l’ormai classico auricolare perché anche quello in quel momento, non funzionava. Cosa impariamo da un episodio come questo?
BONFRISCO: «Cominciamo col dire che il rigore assegnato c’era e quindi ottimo l’intervento al Var di Di Bello. Per quanto riguarda la particolare procedura adottata possiamo dire che, probabilmente è stata la soluzione più logica da adottare. L’arbitro La Penna non avendo potuto egli stesso rivedere l’episodio, ha lasciato che un collega della stessa sua equipe ma dotato di monitor rivedesse e descrivesse l’episodio. E’ ingiusto lasciare episodi impuniti se le telecamere comunque le scorgono, solo perché uno schermo a bordo campo non funzioni. Dobbiamo anche dire che il Var sui contatti, nella fattispecie sugli sgambetti, raramente interviene, soprattutto quando l’episodio è controllato dall’arbitro di campo. Infatti come dico sempre, bisogna lasciare più spazio di manovra al varista che può grazie all’uso di una tecnologia molto precisa, verificare meglio che dal campo. Bravo anche la Penna che ha lasciato a Di Bello questa incombenza essendo impossibilitato ad una revisione. Questo blocco del monitor paradossalmente ha creato un’intervento descrittivo del VAR che ha permesso la concessione giustamente, di un calcio di rigore. Per questo tipo di episodi, trattandosi di valutazioni soggettive, spesso non vengono corrette dal VAR. Non tutto il VAR dunque, vien per nuocere».
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