SARDARA – Come un esame superato a pieni voti. La Sardara Archery Team doveva maneggiare con attenzione la patata bollente costituita dalla prima gara indoor dell’era emergenziale, senza potersi ispirare nemmeno ad un analogo meeting sperimentale, così come accadde per le sessioni estive. Ma le paure sono state subito fugate quando nei giorni immediatamente precedenti alla competizione interregionale indoor 18 metri, disputata su due giornate (sabato e domenica), una trentina di valorosi, ognuno con la propria mansione modellata da un’esperienza pluriennale, hanno preparato in poche ore con attenzione il campo gara, leggendo per filo e per segno, senza perderne una virgola, il protocollo federale per garantire ampia sicurezza agli arcieri.
Nella palestra sardarese di via Calabria, alla fine, anche i giudici di gara non hanno avuto difficoltà nel trovare la perfetta sintonia tra le procedure regolamentari e l’ottima condotta umorale dei gareggianti.
Sebbene nel lasso di tempo che separa la fine delle competizioni all’aria aperta dall’inizio di quelle al chiuso le presenze non sono mai state debordanti anche in tempi normali, il raduno nel medio Campidano è stato particolarmente vivace con risultati interessanti che sottolineano, nonostante i tempi grami, che la forma fisica non va mai in vacanza.
I padroni di casa hanno realizzato un ottimo raccolto di successi: si contano 9 ori individuali (di cui ben tre portano la firma della promettente sanlurese Martina Del Duca) e 6 di squadra. Salgono sul gradino più alto del podio 7 volte gli Arcieri Torres, seguiti dagli Arcieri Uras (4). Tre le vittorie degli Arcieri Nuragici Cagliari e degli Arcieri Quattro Mori Cagliari. Esultano anche gli Arcieri Annuagras Nurachi (2) e gli Arcieri del Marghine (1).
Prossimo appuntamento al chiuso è per il 17 – 18 ottobre 2020 per il 57° Torneo Frecce in Libertà, gara interregionale indoor 18 metri organizzata dagli Arcieri Uras, che si terrà nella palestra comunale in via Eleonora a Uras.
SARDARA ARCHERY TEAM: TANTI ATLETI SPARSI NEL TERRITORIO
Esiste da soli quattro anni ma più che un club cittadino sembra una rappresentativa regionale. Infatti il progetto sviluppato dalla Sardara Archery Team ha trovato il consenso di specialisti dalla provenienza più disparata. I tiratori arrivano da Settimo S. Pietro, Sanluri, Villacidro, Uras, Villamar, Poggio dei Pini, Villaspeciosa, Capoterra, Arborea, Villasor, Decimoputzu, Uta, San Gavino Monreale, Dolianova, Guasila, Quartu S. Elena e ovviamente Sardara. Le distanze sono così ampie che era quasi doveroso trovare una sede “di mezzo” (riconosciuta dalla federazione) sita a Villaspeciosa. Chi non vuole affrontare il viaggio sino alla località termale può esercitarsi a casa propria perché la società è in grado di fornire le attrezzature necessarie.
Ma, come dice la presidente Manuela Aru, il segreto che contraddistingue il successo del gruppo è l’affiatamento. “Ci sentiamo come una grande famiglia allargata – sottolinea – e quando si tratta di organizzare partecipano tutti; e riusciamo a sbrigarcela velocemente perché ognuno sa cosa fare e come muoversi; non dimentichiamo il ruolo indispensabile degli esterni come coniugi, compagni e genitori che contribuiscono alla buona riuscita delle iniziative”.
A fine novembre, come da tradizione, la società organizza una gara/festa, la “Festa di Frecce per Roberto” che assembla tutti gli appassionati isolani: “Offrivamo la cena in un contesto agonistico altamente conviviale – dice a malincuore la presidente – ma temo che con l’attuale emergenza difficilmente avremo la possibilità di ripeterci nell’edizione 2020”.
In società coabitano vecchie volpi dell’arco e giovani promettenti: nel primo caso viene da pensare a Simone Pisòla che ultimamente, per motivi familiari e lavorativi, non può più gareggiare come un tempo. Ma quando era in forma non mancava di salire sui podi dei tornei nazionali. Andazzo che, al suo posto, sta prendendo la sanlurese Martina Del Duca, la vera punta di diamante della Sardara Archery Team (vedere intervista in basso).
Per affinare tecnica e forma fisica il gruppone variegato si è affidato alle cure di un tecnico/atleta professionista di Torino, che milita nelle Fiamme Azzurre. Per chi mastica l’arco, Giuseppe Seimandi rappresenta un punto di riferimento importante per il movimento: “E’ grazie al suo apporto che reputo soddisfacente il nostro andamento sotto il profilo dei risultati – rimarca Manuela – e infatti spesso ci facciamo valere anche nelle competizioni della Penisola. E la Federazione ne ha tenuto conto quando c’è stato da destinare dei contributi alle società più assidue in contesti interregionali”. Purtroppo, con l’arrivo del Coronavirus, Seimandi ha dovuto rallentare la frequentazione dell’isola che prima era a cadenza mensile, ma tiene viva la verve agonistica dei suoi assistiti attraverso consigli elargiti in video conferenza.
Manuela Aru chiude la chiacchierata con un piccolo rammarico: “Mi dispiace tanto che le gare siano a porte chiuse, perché nel nostro sport la cosa più importante è dare spazio ai giovani. Ma chi li può accompagnare? Necessariamente i genitori, che però siamo costretti a tener fuori dalla palestra per ore; tra l’altro, durante il torneo a Sardara, stava addirittura piovendo. Auspichiamo che la federazione riveda questo punto affinchè ad un numero minimo di pubblico, che in realtà sarebbero accompagnatori, sia garantita la partecipazione”.
DUE SCAMBI DI PAROLE CON MARTINA DEL DUCA
Sin dalle primissime volte che ha impugnato l’arco si è capito che aveva qualcosa in più. E il bello è che Martina Del Duca riesce ad ammiccarsi ricurvi, compound e tradizionali come se niente fosse. Con appena qualche mese di allenamento alle spalle riuscì a conquistare una medaglia ai campionati italiani. Era il 2018 e da lì in poi Martina non ha mai fallito una qualificazione agli italiani indoor ai quali ha partecipato negli anni sia con il compound, che con l’olimpico e l’arco nudo. Tra medaglie d’argento e di bronzo nel compound, anche 3D, ci sono i due ori nazionali nel compound tiro di campagna (categorie ragazze e allieve). A livello regionale ha partecipato con la selezione isolana alla Coppa delle Regioni (2018,2019) e l’anno precedente alla fase nazionale del trofeo Pinocchio. Nel 2018 ha partecipato con la rappresentativa regionale ad una gara in Corsica.
Cosa ne pensi di questa emergenza che non tende a finire?
Ne ho risentito perché è calato considerevolmente sia il numero delle gare da svolgere sia la mole di allenamento che specie durante il lockdown è stato praticamente nullo. E poi ha inciso lo stravolgimento nell’organizzazione ed esecuzione delle gare.
Come è andata la prima gara indoor stagionale?
Benissimo dal punto di vista organizzativo, perché nonostante l’emergenza siamo riusciti a preparare un evento nel pieno rispetto delle normative Fitarco, in modo celere e perfetto. Tutto si è svolto senza nessun intoppo o ritardo, in un ambiente sereno e nonostante tutto anche divertente. Mi sono piaciuta perché ho partecipato alla gara utilizzando tutti e tre i tipi di arco, ottenendo l’oro in tutti e tre gli stili.
FUGACI SENSAZIONI DA PARTE DI LUCA STERI E PAOLO GARAVELLO
Tra i protagonisti del raduno di Sardara ci sono altri due atleti del team organizzatore. Seppur partecipando ad una sola gara (specialità olimpica senior maschile), per l’atleta autoctono Luca Steri è stata comunque una piacevole sensazione dopo otto mesi di astinenza: “Nonostante tutto mi sono trovato in un discreto stato di forma – dice – e anche se i più forti sono ancora lontani spero di potermi confrontare più serenamente anche con loro”. Tra i suoi gesti atletici memorabili cita le due medaglie d’argento ottenute ai campionati regionali indoor con la squadra “olimpico maschile” composta anche dai fratelli Pisòla. “Lavorammo molto in allenamento per fare un buon risultato – osserva Luca – e fino a qualche anno fa non eravamo certo tra i migliori; ora i frutti iniziano a vedersi. Sono contento di aver dato il mio contributo”. Nel descrivere la sua squadra non ha dubbi: “Siamo prima di tutto un gruppo di amici che fa tiro con l’arco. Cerchiamo di condividere tante cose assieme, spesso anche al di fuori del clima sportivo. Facciamo in modo che ognuno abbia spazi e ruoli propri e di confrontarci anche quando qualcosa non va. Ci teniamo molto a mantenere sempre un clima sereno in squadra, è importante soprattutto per i più giovani. Come in una grande famiglia, insomma”.
Sulla gara indoor si esprime pure il poggino Paolo Garavello, primo nell’arco compound senior: “Credo che la mia sia stata una condotta egregia, soprattutto dal punto di vista mentale, per via della situazione non semplice, tutt’altro che facile da sostenere, con tutte le norme di distanziamento da rispettare, inserite all’interno delle competizioni”. Del passato ricorda una gara svolta ad Usini nel dicembre dello scorso anno: “Realizzai il mio record personale”. E poi il campionato regionale compound svolto lo scorso febbraio. “A Sardara – conclude Paolo – mi aspettavo uno stato di forma molto più basso da parte di ogni atleta, sia miei compagni di squadra, sia avversari. Sono rimasto stupito che il livello non sia calato più di tanto nonostante l’emergenza. Mi auguro di continuare a lavorare come sto facendo, e migliorarmi sempre di più.