FOCUS: La moviola di Bonfrisco – puntata 23
di MAX CAVALLARO
MONZA – L’ex fischietto di Serie A (1995-2001) Angelo Bonfrisco, con la rubrica LA MOVIOLA DI BONFRISCO prova a sciogliere i dubbi attraverso le domande che gli porge in esclusiva SportSmall.it su specifici casi da “moviola” che attanagliano i tifosi più appassionati ed esigenti e per quelli che vogliono guardare questo sport, attraverso lenti sempre più trasparenti. Questo spazio vuole essere per l’ex fischietto anche un luogo dove esprimere concetti ed opinioni sul settore giovanile.
INTER-MILAN 1-2
Su rigore assegnato al Milan: “Qui vediamo Kolarov effettuare un tackle in area di rigore. In questi casi un difensore si assume un alta percentuale di rischio, ovvero quello di impattare fallosamente le gambe del diretto avversario. Così è successo al nerazzurro in questo caso che davanti si è trovato un abile palleggiatore come Ibrahimovic. Rigore assegnato quindi correttamente.
Su rigore all’Inter: “L’azione si sviluppa da un rimpallo ma il focus è sul contatto Donnarumma-Lukaku. Il rigore è stato assegnato secondo me correttamente in quanto il portiere del Milan non è riuscito a frenarsi completamente sull’avversario. Poi però è intervenuto la VAR che ha valutato la posizione di fuorigioco dell’attaccante dell’Inter netta, tale off side non viene infatti sanato – come da regolamento – dall’ultimo tocco di Kjaer in quanto considerato deviazione casuale e non giocata. Situazione molto al limite ma condivisibile.
CROTONE-JUVENTUS 1-1
Su rigore assegnato al Crotone: “Qui vediamo Bonucci prendersi il rischio, cercando la palla, di entrate in contatto con il piede del diretto avversario. Rigore ineccepibile. Qui viene ammonito il bianconero ma da regolamento, tale sanzione, non doveva essere comminata”.
Sull’espulsione di Chiesa: “Credo che l’arbitro abbia giustamente espulso il bianconero in quanto il fischietto si trovava ad una posizione favorevole dalla quale ha potuto scorgere al meglio lo svolgersi dei fatti per i quali ha valutato il piede mantenuto a martello durante la conclusione dell’impatto dello steso juventino con il giocatore della squadra calabrese. A mio avviso bisogna però sottolineare che Chiesa ha colpito l’avversario impattandolo per non essere riuscito a frenare la corsa e va sottolineato che tale accaduto si è concretizzato anche perché il calciatore istintivamente ha cercato probabilmente di proteggersi dal tackle scivolato. Di quest’ultima considerazione sicuramente ne terrà conto il giudice sportivo che comminerà una sola giornata di squalifica. Si tratta insomma di un fallo che ha meritato il rosso sul campo ma che non può portare a sanzioni ulteriori. La non intenzionalità di un fallo di espulsione come in questo caso, porta per forza ad una squalifica breve. Lo ribadisco”.
Sul gol annullato a Morata: “Qui la VAR dimostra di dare certezze. Non ci possono essere polemiche contro un calcolo matematico“.
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