FOCUS: indoor di Tiro con l’Arco ad Uras
URAS (ORISTANO) – Il secondo appuntamento della stagione indoor dai 18 metri scivola via tranquillo senza che si ravvisino disagi legati all’osservanza dei protocolli di sorveglianza sanitaria. E pure su questo aspetto gli Arcieri Uras hanno dimostrato di essere una società seria e sensibile alle esigenze non solo dei propri tesserati ma di tutta la grande comitiva arcieristica isolana. Si temeva che con l’aumento delle turnazioni, dovute al dimezzamento delle presenze all’interno della palestra comunale di via Eleonora, si potessero accumulare ritardi, ma anche questo timore è stato fugato grazie all’abilità del corpo arbitrale e soprattutto dalla condotta degli atleti che hanno asecondato le volontà organizzative con la massima diligenza.
La novità della due giorni è stata l’elaborazione, in via sperimentale, di classifiche basate su punteggi calcolati considerando la “Divisione Categoria Indoor” e non il formato classico che invece trae ispirazione dalla classe di appartenenza maschile e femminile (Seniores, Juniores, Allievi, Ragazzi, Giovanissimi, Master). Un piacevole ravvedimento federale, adottato in extremis, investe il bordo campo, dove previa richiesta alla società organizzatrice, anche gli accompagnatori, in un numero non superiore al 15% rispetto alla capienza complessiva dell’impianto, hanno potuto assitere all’evoluzione delle gare. Si è così potuta evitare la tormentosa attesa all’esterno dell’edificio da parte soprattutto dei genitori.
Il livello espresso dai partecipanti è encomiabile, ma c’è sempre da sottolineare come i protagonisti abbiano avuto poco tempo a disposizione per esercitarsi al chiuso (tanti sono quelli che non hanno ancora cominciato perché le loro palestre di riferimento tardano a riaprire). Lo stesso dicasi per i padroni di casa che dopo un appassionante braccio di ferro con l’amministrazione comunale sono riusciti a tornare in palestra. Tutti convengono, però, che riabituarsi ad una certa tipologia di tiro in un ambiente racchiuso condiziona parecchio le performances iniziali.
Delle 36 gare disputate ben 15 (di cui 5 a squadre) sono appannaggio della blasonata società urese; si mettono in mostra i 4 Mori Cagliari con 5 successi, seguiti dagli Arcieri Torres e gli Arcieri Galluresi (4) e dal Sardara Archery Team (3). Gli Arcieri Mejlogu salgono due volte sul podio più alto e infine esultano una sola volta Arco Club Portoscuso, Annuagras Arcieri Nurachi e Arcieri Nuragici di Cagliari. Qualcosa cambia se si prende in considerazione la graduatoria totale sperimentale. Al comando chiudono gli Arcieri 4 Mori con 4 successi, seguono gli Arcieri Uras (3), Sardara Archery Team (2), Arcieri Torres (1), Arcieri Mejlogu (1) e Arco Club Portoscuso (1).
Prossimo appuntamento il 24 e 25 ottobre 2020 a Torralba (SS), presso la palestra comunale di via Carlo Felice, con la gara interregionale 18 metri indoor organizzata dalla ASD Arcieri Mejlogu.
LA PRESIDENTE ROBERTA SIDERI RACCONTA IL SUO LEGAME DI SANGUE CON IL CLUB URESE
Non è stato un gioco da ragazzi sanificare l’intera palestra, per di più a spese proprie. Ma è anche grazie ai grandi sacrifici che gli Arcieri Uras si sono costruiti un nome a livello nazionale, e i 37 titoli italiani accumulati in 32 anni di esistenza non sono un caso. Dal 2015 dirige il collettivo Roberta Sideri, una afficionada della prima ora visto che impugna l’arco da quando aveva 9 anni. Da allora ha vissuto in prima persona tutte le vicende agonistiche che hanno portato in auge il club. Ed è stata proprio lei, assieme ad altre due compagne, ad avventurarsi oltre Tirreno in quella che fu la prima partecipazione ai campionati italiani, sollecitata da Aldo Maccarinelli, allenatore dell’ Altopiano di Pinè, società del Trentino, con la quale si è creata una grande amicizia. Se non fosse stato per lui (che tra l’altro ha allenato le atlete della nazionale Jessica Tomasi ed Eleonora Strobbe), da Uras mai avrebbero saputo di quell’opportunità. Tra le due realtà arcieristiche, per diversi anni, si creò un gemellaggio, con reciproche visite di cortesia. L’anno dopo, era il 1996, il terzetto rosa composto anche da Rita Pau e Barbara Coni vinse il primo scudetto nell’arco nudo categoria juniores. Mai nessuna società isolana, prima di allora, era arrivata a tanto. Da quel momento il sodalizio del basso Oristanese non ha mai fallito un appuntamento con i tricolori.
La presidente ricorda ancora i primi giorni di vita del club con i due padri fondatori Pino Spanu (attuale presidente del Comitato Regionale Fitarco) e Marco Busia che vennero contattati da un appassionato della vicina Terralba. Era il 1987 e a quei tempi a Uras esisteva una polisportiva che si dedicava pure a calcio, hockey e tennistavolo. L’introduzione di archi e frecce avvenne gradualmente con un crescendo di adesioni anche se la concorrenza degli altri sport ha sempre rappresentato un’insidia fisiologica. Ma il prode Pino Spanu, grazie alla sua grande forza di volontà, riusciva a catturare l’attenzione di nuovi adepti.
L’attività di proselitismo si è poi allargata sulla fascia occidentale dell’isola, coinvolgendo anche centri come Cabras (di cui è originaria Sara Pinna tra le più forti specialiste isolane nell’olimpico) e San Gavino, dove è ubicata una sede staccata. Ma nel tempo le adesioni al progetto societario sono talmente cresciute (i tesserati totali sono addirittura 88 ) che si è resa necessaria l’apertura di una sede di allenamenti anche a Cagliari. Roberta Sideri fa notare come l’avere ottenuto in concessione dal comune di Uras un campo all’aperto, consente di poterne usufruire a tutte le ore nell’arco delle quattro stagioni.
Di recente il club che opera ai piedi del Monte Arci ha conquistato la ribalta sportiva isolana grazie alle imprese della giovane atleta autoctona Eleonora Meloni, adorata dai più piccoli del vivaio (21 iscritti) che sognano di raggiungere i suoi livelli. Eleonora ha partecipato come senior lo scorso week end e non ha deluso le aspettative. Dopo il titolo europeo junior nel tiro di campagna arco nudo (con la maglia della nazionale) è diventata campionessa Italiana nella classe Junior arco nudo, ottenendo anche il primo posto nella graduatoria assoluta. Nella stessa manifestazione indoor tenutasi nel mese di febbraio a Rimini il suo compagno di scuderia Davide Cabua (di Marrubiu) conquistò il titolo di Campione Italiano Allievi Arco Nudo.
Il team ha sempre puntato sullo sviluppo del settore giovanile. E i risultati si sono visti eccome. Il primo che raggiunse livelli inusuali fu Daniele Raffolini che dopo aver vinto i campionati italiani partecipò, nel 2006, al mondiale a squadre Hunter e Field di Goteborg (Svezia) classificandosi al primo posto. E l’anno dopo, nella stessa competizione, salì sul podio più basso agli Europei di Bjelovar (Croazia).
Le sue orme sono state seguite da Fabio Ibba che incrementò il carniere con podi mondiali ed europei nella specialità campagna, riuscendo a mentenere il percorso dalla nazionale giovanile fino a quella senior. Il suo exploit più prestigioso risale a tre anni fa: un bronzo individuale proprio con la nazionale maggiore nell’Hunter e Field svoltosi a Mokrice Catez in Slovenia.
Un’altra tiratrice di respiro internazionale è Ilaria Spanu che vanta due partecipazioni alle Universiadi.
“Bisogna continuare su questa strada – rammenta Roberta Sideri, in questo caso anche nel ruolo di consigliera del Comitato Sardegna FITARCO – e lavorare in un’unica direzione, limitando i particolarismi e gli interessi societari, con il solo unico scopo di far crescere la disciplina e di richiamare sempre più ragazzini attorno ad essa. La predominanza delle categorie adulte è importante perchè dà un grosso contributo al movimento, però urge un ricambio generazionale”.
TRE TESTIMONIANZE DIFFERENTI CHE NARRANO LE SFUMATURE DI UN CLUB COSI’ NUMEROSO: PARLANO CHIA, MURGIA E CURRELI
E a proposito della sopracitata sezione sangavinese degli Arcieri Uras è importante sentire la testimonianza del suo responsabile Pietro Chia che segue quasi tutti gli specialisti dell’arco olimpico con un’attenzione particolare rivolta ai tiratori in erba. Anche lui non disdegna l’attività agonistica arricchita da qualche successo personale: un titolo sardo individuale nella specialità FITA e un altro nella specialità Hunter Field. Se ne aggiungono altri che abbracciano tutte le altre specialità. Negli ultimi anni ha assoporato la bellissima sensazione della qualificazione ai campionati Italiani. Grazie al suo lavoro e alla disponibilità di locali e campi privati, i tesserati del Medio Campidano non hanno più scuse per affinare la tecnica.
Come nasce la passione di Pietro Chia per il Tiro con l’Arco?Da un semplice e casuale incontro con gli Arcieri Uras, il classico “vado a vedere di cosa si tratta”. Mi sono subito sentito a casa, cosa per me di fondamentale importanza per praticare uno sport. Prima di una società sportiva siamo un gruppo di amici che condividono la stessa passione e cercano di colpire il centro una “volta più degli altri”. La passione è andata ad aumentare anche in funzione dei risultati a livello agonistico in continua crescita, sempre seguito da tecnici all’interno della società che mi hanno spinto a fare il corso per diventare tecnico. Per mia scelta ho preferito focalizzare l’attenzione sull’arco olimpico.
Come viene impostato il lavoro nella sezione staccata sangavinese?
Riusciamo a gestire gli allenamenti con la massima flessibilità di orari, cercando di venire incontro alle esigenze dei nostri tesserati, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile che con la scuola incontra spesso difficoltà nel far coincidere gli impegni quotidiani. Abbiamo un bel gruppo di ragazzi (dagli 8 ai 19 anni) che si allena almeno tre volte alla settimana. La pianificazione delle sedute avviene sempre in continuo contatto con tecnici di livello nazionale. Il tutto ci ha permesso di poterci togliere piccole e grandi soddisfazioni.
Un giudizio tecnico sull’ultima gara?
Sicuramente va riconosciuto l’impegno che tutte le società hanno messo e metteranno per poter organizzare le varie gare a calendario. Infatti tante realtà trovano difficoltà nel trovare spazi dove potersi allenare e quindi le condizioni di forma degli atleti non può essere ottimale. Nonostante l’emergenza si è sicuramente visto qualche buon punteggio che fa ben sperare per il futuro. Penso che la cosa più importante per il nostro sport sia avere la possibilità di rivedere insieme sulla linea di tiro tutti gli arcieri del circuito isolano. Ma sempre col massimo rispetto delle norme.
Intanto la società va avanti col suo programma
Abbiamo degli atleti promettenti che ad oggi sono già qualificati ai prossimi campionati italiani, ed altri che stanno lavorando con programmi di allenamento mirati per raggiungere gli stessi obbiettivi. Tutto questo è possibile grazie alla grande capacità organizzativa della società Arcieri Uras. Con la collaborazione di alcuni di soci si sta cercando di rendere sempre più appetibile la sezione cagliaritana degli Arcieri Uras.
Tra questi c’è il mai arrendevole Matteo Murgia che oltre a dare anima e corpo nel mantenere vivo il progetto nel capoluogo isolano, si diletta con profitto anche quando c’è la possibilità di gareggiare. Il più importante successo, per ora, è stato il terzo posto di classe a squadre ai campionati italiani conquistato nella sua prima esperienza in quei contest
Come si sta procedendo in quel di Cagliari?
La missione non è certamente tra le più facili in una città così grande. E trovare spazi idonei al nostro sport senza dover pagare onerosi canoni, appare un’impresa. Come società disponiamo di poche risorse economiche che si sorreggono principalmente con le quote dei soci; ma in questo tempo di pandemia scarseggiano pure quelle. Non siamo certamente gli unici che stiamo incappando in qualche difficoltà ma per fortuna il presidente Roberta Sideri e il consigliere Pino Spanu ci stanno aiutando in tutti i modi possibili proprio come si fa in una grande e meravigliosa famiglia.
Le origini di questa passione a quando risalgono?
Ero bambino quando feci dei primissimi tentativi. Poi ho provato con più convinzione in un resort durante una vacanza e da lì l’amore è sbocciato. Ho avuto la fortuna di incontrare, lungo il mio cammino agonistico, dei veri appassionati. Mi hanno trasmesso quello che io amo chiamare “il fuoco dell’arco” che ti fa andare avanti e non ti toglie mai la forza e la voglia, non solo di praticare, ma anche di divulgare questo sport.
A Uras vi trovate tutti bene?
E’ come essere adottati. Il calore familiare che si sente va molto aldilà della semplice società sportiva. L’età e il vissuto dei vari soci, molto variegato, permette uno scambio di esperienze che fa crescere tantissimo sia dal punto di vista culturale, sia da quello morale.
Proponimenti per il tempo che verrà?
Come ogni atleta non sono mai pienamente contento. C’è sempre qualcosa da sistemare, ma in fin dei conti posso ritenermi soddisfatto. Ho fatto il mio, e visto che sto attraversando un periodo di cambiamenti in cui studio nuove strategie, penso che la rotta intrapresa sia quella giusta.
Nonostante il virus
La pandemia personalmente non mi ha condizionato tantissimo. Lavoro in un’azienda che lavora in H24: fermarsi era impossibile. Lo sport ne risente di più anche perché l’abitudine di interpretare le regole come delle limitazioni alla propria libertà è molto diffusa. La chiusura totale non ha certo aiutato, ma ora che le porte sono di nuovo aperte qualcosa si sta muovendo, le persone rispettano il protocollo che la federazione ci ha fornito. In qualità di responsabile della sezione cagliaritana mi impegno a spiegare con molta chiarezza tutte le regole, ribadendole con estrema pazienza ai pochi distratti.
Un altro protagonista della sede sangavinese è Tore Curreli, anche lui immediatamente stregato nel momento in cui, spinto da un amico, ha cominciato a maneggiare i flettenti. Pur avendo cominciato da poco si è subito messo in luce vincendo diversi titoli regionali. Ma va molto fiero del secondo posto nella categoria B al Gran Prix di Campagna di Pesaro, per lui come se fosse una vittoria.
Sensazioni dall’ultimo ritrovo indoor?
Eravamo abituati, nella normalità, ad accogliere molti più atleti e a trasformare l’evento agonistico in una festa tra amici. Per essere stata la prima gara indoor dopo tanto tempo è andata bene, i miei risultati sono stati discreti.
Almeno vi siete ritrovati con tutti i compagni di squadra
Gli Arcieri Uras costituiscono una grande famiglia e come tale viviamo in comunione le alterne vicende della vita. Ma devo ammettere che gli “alti” son di gran lunga superiori dei “bassi”. Spiccano decisamente il grande spirito collaborativo e le tante iniziative intraprese per la promozione della disciplina.
Un giudizio generale sul movimento arcieristico isolano?
Penso che sia messo molto bene grazie a diversi atleti di valore. Peccato che vivendo in un’isola siamo spesso tagliati fuori dalle gare di qualifica che potrebbero rappresentare un’opportunità di crescita per i nostri arcieri. Ma ci sono società, come la mia, che mettono i più meritevoli nelle condizioni di partecipare con assiduità alle gare nazionali dando spesso lustro alla nostra regione. Sarebbe bello che dalla Federazione ci fossero delle spinte più vigorose per rendere la Sardegna ancor più appetibile come piazza organizzatrice di eventi. E l’esempio più eclatante è stata la Coppa delle Regioni 2019 che ha riscosso un grandissimo successo.
I RISULTATI GARA 18 METRI DI URAS
CLASSIFICHE SPERIMENTALI
Arco olimpico 1
- VIGLIANI Marco (Arcieri Torres Sassari) 2. DEL CASTELLO Andrea Carlo (Arcieri Uras) 3. PINNA Debora (Arcieri Uras)
BERTONI Carlo Giacomo Luigi (Arcieri Quattro Mori) 2. Pisola Simona (Sardara Archery Team)
- RIGUER Irene (Arcieri Quattro Mori) 2. MONNI Pasquale (Arcieri Torres Sassari). 3. Ettore Uras (Arcieri Uras)
- DE NISCO Andrea (Arcieri Uras), 2. CHIA Pietro (Arcieri Uras) 3. MARROCU Massimo (ASD Arco Club Portoscuso)
- RAFFOLINI Daniele (Arcieri Uras) 2. GARAVELLO Paolo (Asd Sardara Archery Team)
- FALCHI Cristian Salvatore (Asd Arcieri Mejlogu) 2. CURRELI Salvatore (Arcieri Uras) 3. DEL DUCA Martina (Asd Sardara Archery Team)
Compound 3
- SANNA Manlio Silvano (Arcieri Quattro Mori) 2. SOLINAS Davide (Arcieri Torres Sassari) 3 CARTA Roona (Asd Arcieri Del Marghine)
- ETZI Elga (A.S.D. Arco Club Portoscuso)
- NIOI Elena (Asd Sardara Archery Team) 2. 1. CORNA Giancarlo (Arcieri Uras) 3. GARAVELLO Piergiorgio (Asd Sardara Archery Team)
- COCCO Filippo (Arcieri Quattro Mori) 2. Derudas Bruno Vincenzo (Arcieri Torres Sassari) 3. DELOGU Antonio Giovanni (Asd Arcieri Mejlogu)
- MELONI Eleonora (Arcieri Uras) 2. FALESSI Giovanni (ASD Arco Club Portoscuso) 3. CARTA Samuele (A.S.D. Arcieri del Marghine)
- VIGLIANI Marco (Arcieri Torres Sassari) 2. DEL CASTELLO Andrea Carlo (Arcieri Uras) 3. DE NISCO Andrea (Arcieri Uras)
- PINNA Debora (Arcieri Uras) 2. MELONI Eleonora (Arcieri Uras) 3. BRUNDU Stefania (ASD Arco Club Portoscuso)
- BERTONI Carlo Giacomo Luigi (Arcieri Quattro Mori) 2. RIVANO Emilio (Arcieri Nuragici) 3. MONNI Pasquale (Arcieri Torres Sassari)
- PILI Anna Maria (Arcieri Quattro Mori) 2. SERCIS Maria Rita (Arcieri Uras)
- ORSINO Angela (Arcieri Uras)
- PASQUETTO Luca (ASD Arcieri Galluresi) 2.CABUA Davide (Arcieri Uras) 3. MONTIS Samuele (Arcieri Uras)
- GILARDI Alessandro (Arcieri Uras) 2. PEDDIO Alessandro (Arcieri Torres Sassari)
- SOLINAS Valeria (Arcieri Torres Sassari) 2. GAVRILA Ionica Valentina (Arcieri Quattro Mori)
- MILIA Mirco (ASD Arco Club Portoscuso) 2. PINNA Edoardo (Arcieri Uras) 3 (FIGUS Fabio (Arcieri Torres Sassari)
- RIGUER Irene (Arcieri Quattro Mori) 2. ESPA Sara (Arcieri Torres Sassari) 3. SERAFINI Chiara (ASD Arco Club Portoscuso)
- FRESI Andrea (ASD Arcieri Galluresi) 2. MUDULU Antonio (ASD Arcieri Galluresi)
- ERRICA Mario (Arcieri Torres Sassari)
- FIGUS Martina (Arcieri Torres Sassari)
- RAFFOLINI Daniele (Arcieri Uras) 2. FALCHI Cristian Salvatore (Asd Arcieri Mejlogu) 3. GARAVELLO Paolo (Asd Sardara Archery Team)
- DELOGU Noemi (Asd Arcieri Mejlogu)
- DEL DUCA Martina (Asd Sardara Archery Team)
- MELIS Angelo (Arcieri Uras)
- COCCO Filippo (Arcieri Quattro Mori) 2. CARTA Samuele (Asd Arcieri Del Marghine) 3. ARI Giuseppe (Asd Annuagras Arcieri Nurachi)
- MELONI Eleonora (Arcieri Uras) 2. NIOI Elena (Asd Sardara Archery Team)
- GARAU Anastasia (Asd Sardara Archery Team)
- CORNA Giancarlo (Arcieri Uras) 2. GARAVELLO Piergiorgio (Asd Sardara Archery Team) 3.CAU Marco Stefano (Asd Arcieri Mejlogu)
- SERCIS Maria Rita (Arcieri Uras) 2. CORRIAS Mariella (Arcieri Uras) 3. SEDDONE Graziella (Asd Sardara Archery Team)
- CARRUS Filippo (Arcieri Uras)
- CABUA Davide (Arcieri Uras) 2. ARI Emanuele (Asd Annuagras Arcieri Nurachi)
- COSSO Carlotta Giovanna (Arcieri Torres Sassari)
- SERRA Samuele (ASD Arcieri Galluresi) 2. PINNA Edoardo (Arcieri Uras)
- LAZZARINI Roberta Zoe (Arcieri Nuragici) 2. SOLINAS Ilaria (Arcieri Torres Sassari)
- DELUNAS Francesca (Arcieri Uras)
- DESSI Matteo (Asd Annuagras Arcieri Nurachi)
- Arcieri Uras (DEL CASTELLO Andrea Carlo, DE NISCO Andrea, CHIA Pietro)
- ASD Arco Club Portoscuso (MARROCU Massimo, SERAFINI Vannuccio, TUVERI Andrea)
- Arcieri Uras (PINNA Debora, MELONI Eleonora, FENU Erika)
- Arcieri Uras (URAS Ettore, DI PRIMA Ugo, MAGNANO Roberto)
- Arcieri Uras (CABUA Davide, MONTIS Samuele, CARRUS Filippo)
- ASD Arcieri Galluresi (FRESI Andrea, MUDULU Antonio, LACONI Riccardo)
- Arcieri Uras (RAFFOLINI Daniele, CURRELI Salvatore, MURGIA Matteo)
- Asd Arcieri Mejlogu (FALCHI Cristian Salvatore, PINTORI Fabrizio, CAMPUS Salvatore)
- Arcieri Uras (SPANU Ilaria, LONGO Maria Michela, PINNA Debora)
- Arcieri Quattro Mori (RIGUER Antonio, SANNA Manlio Silvano, FABRIZIO Claudio)
- Asd Sardara Archery Team (NIOI Elena, GARAU Anastasia, ANGIUS Monica
- Asd Arcieri Mejlogu (CAU Marco Stefano, FALCHI Marco, DELOGU Antonio Giovanni)
- Asd Sardara Archery Team (GARAVELLO Piergiorgio LOCCI Antonello, BRESCIA Francesco)
- Arcieri Nuragici (GARIN Davide, LAZZARINI Paulo Marcio, MURA Mario)
(fonte: da comunicato Uff. Stampa FITArco Sardegna)