FOCUS: DPCM, si fermano gli port di base, palestre, centri natatori
ROMA – E’ stato pubblicato il 25 ottobre 2020 il testo ufficiale di un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) che sospende un po’ tutto lo sport dilettantistico di base mentre salva la continuità e le attività nazionali ma senza pubblico delle attività nazionali degli sport professionistici. Proseguono dunque nel calcio ad esempio la A, la B, la C, la D.
In pratica si devono fermare tutte le attività open o indoor di contatto e non, degli sport di base di federazioni ed enti di promozione sportiva come recita lo stesso Dpcm “Palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali…”. Eccezione qui per “…quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza…”.
Nel testo poi si fa riferimento anche allo stop delle attività dei parchi di divertimento e tematici.
Ok allo sport all’aperto individuale ma solo con questi parametri: “E’ consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività salvo che non sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti”.
Altro discorso per gli impianti sciistici che rimangono aperti per i soli professionisti, mentre per gli amatori decidono le regioni singolarmente.
Testo completo su www.gazzettaufficiale.it
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ROMA – E’ stato pubblicato il 25 ottobre 2020 il testo ufficiale di un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio (DPCM) che formalmente sospende un po’ tutto lo sport dilettantistico di base mentre salva la continuità e le attività nazionali ma senza pubblico delle attività nazionali degli sport professionistici. Proseguono dunque nel calcio ad esempio la A, la B, la C, la D.
In pratica si devono fermare tutte le attività open o indoor di contatto e non, degli sport di base di federazioni ed enti di promozione sportiva. Si devono fermare dunque” palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali…”. Eccezione qui per “quelli con presidio sanitario obbligatorio o che effettuino l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza”.