FOCUS: L’11° TUSCAN REWIND va in archivio
L’ 11° TUSCAN REWIND 2020 PARLA STRANIERO: VITTORIA DI BULACIA- DER OHANNESIAN (SKODA FABIA R5)
Avvincente finale di stagione sugli sterrati “d’autore” proposti in provincia di Siena, con il 20enne boliviano ed il copilota argentino che si sono aggiudicati anche il titolo tricolore “terra”.
Seconda posizione finale per il varesino Andrea Crugnola (Citroen C3 R5) che si è aggiudicato il Campionato Italiano su Basso e terzo ha finito il giovane vicentino Battistolli.
La gara tricolore “Cross Country” ha visto il successo di Ventura-Briani con un “side by side” Yamaha che però non concorre per l’aggiudicazione del titolo, mentre Codecà-Toffoli con la Suzuki Gran Vitara si sono incamerati lo scudetto, dopo il repentino ritiro di Mengozzi per incidente.
CASTELNUOVO BERARDENGA (Siena) – Gran finale della stagione rallistica tricolore, all’11° Rally Tuscan Rewind, disputato oggi sulla lunghezza di nove prove speciali sugli sterrati “d’autore” della provincia senese.
Erano in palio ben tre scudetti, alla viglia della gara, quello del Campionato Italiano, quello riferito al “terra” ed anche quello del Cross Country, per una sfida dunque di alto profilo. Il successo assoluto della gara è andato nelle mani del 20enne boliviano Marco Bulacia, in coppia con l’argentino Marcelo Der Ohannesian, su una Skoda Fabia R5. Dopo aver vinto a San Marino in luglio e dopo anche essere al comando del mondiale WRC-3 ad una prova dal termine, il giovane sudamericano ha dunque confermato il proprio valore, peraltro già conosciuto in Italia in quanto nel 2017 aveva già corso nel Campionato su terra.
Una gara ricca di spunti tecnici di spessore ed anche di colpi di scena, quella corsa oggi ed organizzata da EventStyle, partita sotto il segno appunto di Bulacia, andato al comando dalla prima prova, per poi subire l’iniziativa del varesino Andrea Crugnola (navigato da Pietro Ometto su Citroen C3 R5) sulla seconda, quindi passando lui in testa, per rimanersi sino alla settima “chrono”. L’ultimo loop di prove ha rimesso tutto in discussione, Bulacia ha attaccato di nuovo per quanto Crugnola, visto che aveva in mano il titolo italiano essendo davanti al diretto rivale Giandomenico Basso (con il senese Lorenzo Granai alle note su una VolksWagen Polo R5) mai entrato in sintonia con vettura e percorso, non poteva più impensierirlo, ha guardato bene a non prendere rischi eccessivi.
La fase centrale della gara ha visto il ritiro del romagnolo Simone Campedelli (Volkswagen Polo), uscito di strada dopo quattro prove quando era buon terzo assoluto (ed in lotta serrata per il “terra”) e per Bulacia la strada per il successo è stata spianata.
Sotto la bandiera a scacchi, dunque, Bulacia ha festeggiato vittoria in gara e nel campionato terra, alle sue spalle Crugnola ha masticato amaro per la vittoria mancata in gara ma ha gioito comunque per il secondo gradino del podio ma soprattutto per il suo primo titolo tricolore, mentre terzo ha terminato il giovane vicentino “figlio d’arte” Alberto Battistolli, affiancato da Simone Scattolin su una Skoda Fabia R5. Il giovane, che fa parte del programma federale Aci Team Italia ha costruito una prestazione di livello, in progressione, presentandosi sempre più in alto come riscontri cronometrici man mano che la gara andava esaurendosi.
Battistolli ha conquistato il “bronzo” in gara in coincidenza dell’ultima fatica cronometrata, rilevando la posizione da
Giandomenico Basso, che non è dunque riuscito a bissare l’alloro del 2019, conquistato proprio in terra di Siena. Per il trevigiano di Cavaso del Tomba, dopo una gara mai parsa incisiva è arrivata poi la doccia fredda del dover alzare bandiera bianca a causa della rottura di una ruota.
Quarta posizione finale con ampio merito dal francese Jean Baptiste Franceschi, con una Fabia R5 anche lui. Torna via dagli sterrati senesi con un poco di delusione, il driver transalpino, partito con la quinta posizione ma poi andato a scalare la classifica sino al terzo, prima di arretrare causa una foratura durante la settima prova. Ciò non ha tolto comunque valore alla prestazione globale da lui offerta alla sua prima esperienza sterrata italiana.
Top five completata dal veneto Giacomo Costenaro, con Bardini alle note sull’ennesima Skoda Fabia al via. Per lo una stagione chiusa al meglio possibile conferma dell’essere stati uno degli equipaggi più in forma della stagione sterrata nazionale.
Si sono sprecate, le prestazioni altisonanti, al “Tuscan”, complici le tre prove “da mondiale” proposte. Una di esse è quella del pluricampione mondiale di motocross Tony Cairoli, già ottavo assoluto nel 2019, quest’anno finito ben due gradini più avanti, al sesto posto, ovviamente per la prima volta al volante della Hyundai i20 R5 ufficiale di BRC, con al fianco Anna Tomasi. Per lui, da subito riscontri cronometrici di alto profilo, anche da podio, conferma dell’elevato feeling del pilota ufficiale KTM con i rallies.
Prestazione maiuscola anche per il giovane bergamasco Enrico Oldrati, questa volta pure lui con la Skoda Fabia R5, con la quale era al debutto. Un debutto luminoso, con la vettura “Regina” dei rallies italiani, concluso con soddisfazione al settimo posto.
All’appello dalle posizioni di vertice il finlandese Emil Lindholm (ottavo assoluto), già visto in forma ad agosto al “Valtiberina” ed atteso, con la sua Skoda Fabia ad influire “pericolosamente” sull’esito del tricolore mentre invece anche lui non ha trovato feeling con le “piesse” senesi, venendo pure lui rallentato da una foratura sulla settima prova. L’altro veneto Marco Signor (navigato da Pezzoli su una Polo R5) ha onorato sino all’ultimo la sua stagione di ritorno nel Campionato Italiano firmando la nona posizione, dopo che non metteva le ruote sullo sterrato dal 2012. La top ten è stata poi chiusa dal quattro volte vincitore della gara Alessandro Taddei, con Gaspari (Hyundai i 20 R5), anche in questo caso con una prestazione in progressione.
Performance di livello anche da parte dell’inossidabile Paolo Andreucci, con Anna Andreussi al fianco. Sulla nuova Peugeot 204 Rally4 ha di nuovo dominato tra le “due ruote motrici”, aggiudicandosi pure il relativo Campionato tricolore, ma soprattutto dando una nuova lezione di guida, firmando la quindicesima posizione assoluta.
Nel CIR Junior erano al via tutti coloro che hanno animato la stagione: Andrea Mazzocchi, Mattia Vita, Emanuele Rosso, Giorgio Cogni, Michele Bormolini e Riccardo Pederzani, tutti con le Ford Fiesta. Vittoria e titolo per Mazzocchi, affiancato da Silvia Gallotti.
Il finale stagionale ha invece detto male per il siciliano Profeta e per l’umbro Fanari, entrambi con una Skoda Fabia R5 ed entrambi fermati da un incidente, il primo sulla seconda prova, l’altro due impegni dopo.
Nel monomarca Peugeot 208 top vittoria in gara e di stagione per il toscano Christopher Lucchesi, con una 208 R2, primo anche nella “under” tra le due ruote motrici.
Oltre al titolo del Campionato Italiano Rally, il Tuscan Rewind è andato ad assegnare anche quello per il Cross Country, altra sfida avvincente e ricca di spunti tecnici e sportivi. Vittoria in gara per Ventura-Briani con un “side by side” Yamaha che però non concorre per l’aggiudicazione del titolo, mentre Codecà-Toffoli con la Suzuki Gran Vitara si sono incamerati lo scudetto in scioltezza, dopo il repentino ritiro del rivale Mengozzi per incidente.
Classifica generale (top five):
1.Bulacia in 55’02”4; 2.Crugnola+13.5; 3.Battistolli+42.9; 4.Franceschi+49.2; 5.Costenaro+55.9.
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MM MOTORSPORT E DAVIDE NICELLI SUL PODIO DEL CAMPIONATO ITALIANO RALLY DUE RUOTE MOTRICI
Il team lucchese manda in archivio la stagione rallistica tricolore cogliendo, con Davide Nicelli, la seconda posizione sia nella serie dedicata alle vetture a trazione anteriore che nel Trofeo Peugeot 208 Rally Cup Top, sulle strade sterrate del Tuscan Rewind.
Si è concluso con i festeggiamenti sul podio, il Tuscan Rewind mandato in archivio da MM Motorsport. Il confronto, inscenato sugli “sterrati” della provincia di Siena e valido come ultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally, ha visto impegnato Davide Nicelli al volante della Peugeot 208 R2B messa a disposizione dal team lucchese.
Il giovane pilota pavese si è messo in evidenza conquistando il secondo posto nel Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici, assecondato fin dalle prime fasi di gara dalle performance espresse dalla vettura francese e dalle coperture Pirelli. Una condotta, quella del portacolori della scuderia Maranello Corse e del copilota Alessandro Mattioda, che ha garantito alla bacheca del driver anche la seconda posizione finale nel Trofeo Peugeot 208 Rally Cup Top.
Una doppia conferma per il team di Porcari, in un contesto divenuto primario nella valorizzazione dei giovani e che ha riservato alla Peugeot 208 R2 “di casa” una posizione di prima fascia a livello nazionale. Il Tuscan Rewind ha visto Davide Nicelli concludere in settima posizione in un confronto di categoria che lo ha posto davanti ad un plateau di ben venticinque avversari.
L’occasione, quella offerta dall’appuntamento decisivo per l’assegnazione dei titoli nazionali “assoluto” e “terra”, che ha confermato la bontà della collaborazione tra MM Motorsport e Davide Nicelli, concretizzata in una stagione sportiva ridimensionata dall’emergenza epidemiologica. Per il pilota di Stradella, la soddisfazione di aver concluso l’impegno di campionato alle spalle del pluricampione nazionale Paolo Andreucci, “guest star” della categoria.
“Una doppia soddisfazione, quella che ha riservato il Tuscan Rewind a Davide Nicelli e a tutto il nostro team – il commento di Manuela Martinelli, team manager di MM Motorsport – a conferma di una comunione d’intenti di grandi prospettive. E’ stato centrato il massimo obiettivo, almeno per quanto riguarda il Campionato Italiano Rally Due Ruote Motrici e questo grazie ad un contributo corale che ha coinvolto l’equipaggio ed i tecnici del nostro team”. (fonte: da comunicato UFFICIO STAMPA – MM MOTORSPORT)
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