FOCUS: Maradona, Totti «Persona straordinaria». Lapo Elkann «Poteva capitare a me…»
NOTIZIA DI CARATTERE: NAZIONALE E PER REGIONI: CAMPANIA, LAZIO E PIEMONTE
Intervista integrale il 28 NOVEMBRE, ALLE ORE 16.00, SU CANALE 5
“Maradona non è morto, è ancora qui con noi. Era il calcio e fuori dal campo era una persona straordinaria”
COLOGNO MONZESE – A Verissimo, Francesco Totti ricorda Diego Armando Maradona, scomparso mercoledì all’età di 60 anni: «Lui è ancora qui con noi. Le emozioni che ci ha lasciato sono irripetibili. Avevo un bellissimo rapporto con Diego. Fuori dal terreno di gioco era una persona straordinaria mentre in campo era il calcio, era inimitabile. Neanche alla Playstation si può copiare quello che faceva lui. Lo voglio ricordare così, è come se non fosse mai morto, rimarrà qui sulla terra perché era diverso da tutti gli altri».
A Silvia Toffanin, l’ex capitano giallorosso rivela un aneddoto sul Pibe de Oro legato al giorno del suo addio al calcio: «Quando ho smesso di giocare Maradona è stato il primo a chiamarmi per darmi sostegno e per dirmi di stare tranquillo. È stato un gesto che porterò sempre con me”. Se si dovesse organizzare una partita in suo onore, Totti risponderebbe sicuramente presente: “Se mi dovessero chiamare accetterei subito la convocazione».
Sul mondo del calcio che in questi mesi sta andando avanti senza tifosi Francesco dichiara: «Con gli stadi vuoti non è più calcio, è uno sport diverso e dalla televisione non ti appassiona più come prima. Speriamo si possa tornare alla normalità il prima possibile».
Infine, su che tipo di Natale sarà per lui il prossimo, l’ex calciatore confida: «Spero di passarlo in famiglia, ma sarà un Natale diverso. Purtroppo non sarà come gli altri perché poco tempo fa ho perso mio padre».
“Maradona era quasi un fratello per me. Generava luce, passione e amore. È come se fossi morto io: è successo a lui ma poteva capitare a me”
A Verissimo, anche Lapo Elkann che ricorda commosso il suo amico Diego Armando Maradona, scomparso mercoledì: «Era un amico vero, con un cuore immenso. Era quasi un fratello per me. Diego ha combattuto in un mondo molto complicato. Aveva delle qualità umane pazzesche e va ricordato per le sue grandi doti, che andavano oltre quelle calcistiche. È stato il più grande calciatore della storia, ma Maradona per me – aggiunge – era una persona generosa, con una grandissima bontà d’animo, sempre pronto ad aiutare i più fragili e i più deboli. La sua scomparsa è una delle più grandi perdite per tantissimi di noi».
Lapo paragona gli errori comuni commessi da lui e dal fenomeno argentino: «È come se fossi morto io perché quello che è successo a lui poteva succedere a me. Le battaglie che ha combattuto lui, le sofferenze che ha provato per via delle dipendenze sono le stesse che ho provato anch’io e che affrontano milioni di persone. Hanno ironizzato spesso sul web su noi due ma io ero orgoglioso e onorato di essere affiancato a Diego perché era un uomo che generava luce, passione e amore per tutti. Lui veniva dal nulla a differenza mia, ma in comune avevamo i vuoti che combattevamo e colmavamo con le sostanze».
Il rampollo di casa Agnelli racconta di come l’ex fuoriclasse lo abbia sempre supportato e aiutato e dell’affetto reciproco che c’era tra loro: “E’ sempre stato vicino a me come ad altre tantissime persone. Aveva una generosità d’animo a 360 gradi, in tutto quello che faceva. Mi ha sempre supportato ed è sempre stato affettuoso con me perché, pur essendo adulti, eravamo rimasti dei bambini molto sensibili”.
Infine, Lapo ricorda la prima volta che ha incontrato Maradona: “Me la ricordo benissimo, è stato durante una partita contro la Juventus. E quando l’ho visto mi sono illuminato”. (fonte: da comunicato Uff. Stampa Mediaset)
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