FOCUS: FITArco Sardegna, Giuseppe Spanu rieletto per la terza volta
URAS (ORISTANO) – Dopo l’assemble elettiva di domenica 28 febbraio 2021, la FITArco Sardegna punta per la terza volta consecutiva sulla forza coesiva di Giuseppe (noto Pino) Spanu. Uno dei padri fondatori della società Arcieri Uras, quasi 63 anni e prossimo alla pensione nella sua lunga attività da impiegato comunale a Barumini, è stato l’unico a candidarsi in questa tornata, segno che l’operato svolto fino al mese scorso viene reputato più che dignitoso.
Nonostante il periodo critico sotto l’aspetto emergenziale, nella palestra comunale di Uras, sede delle elezioni, si sono presentate dodici società su diciotto, un numero ragguardevole che ha meravigliato in positivo anche il neo confermato presidente nazionale FITARCO Mario Scarzella. Accompagnato dal segretario generale Marcello Gavino Tolu si è ulteriormente informato sullo stato di salute dell’arcieristica sarda. Ha infatti ascoltato con vivo interesse le relazioni consuntive e programmatiche esternate da Spanu e infine si è complimentato con la nuova squadra che lo affiancherà. Rispetto al Consiglio Regionale uscente ci sono due new entry, con il giovane rappresentante degli atleti Marco Vigliani (Arcieri Torres) e la esperta Anna Maria Pili (Quattro Mori Cagliari). Confermati invece i consiglieri Roberta Sideri (Arcieri Uras), Marco Stefano Cau (Arcieri Mejlogu) e il rappresentante dei tecnici Pietro Chia (Arcieri Uras).
Dopo la proclamazione si è assistito ad un altro momento ricco di significati per la situazione anomala che si sta attraversando con la premiazione degli atleti, messisi in luce nelle ultime quattro stagioni, salendo sui podi delle massime manifestazioni nazionali: Campionati Italiani, Grand Prix e Trofeo Pinocchio.
Di seguito la nutrita lista:
Bandini Giacomo, Cabua Davide, Concu Aurora, Curreli Salvatore, Del Castello Carlo, Loi Alessandro, Maccioni Carlotta, Meloni Eleonora, Murgia Matteo, Pinna Debora, Raffolini Daniele, Spanu Ilaria (A.S.D. Arcieri Uras).
Chessa Maria, Del Duca Martina, Fozzi Marco, Maresu Alessio, Milia Salvatore (A.S.D. Arcieri Torres Sassari)
Angius Monica, Garau Anastasia, Nioi Elena, Pasquale Andrea (A.S.D. Sardara Archery Team)
Casu Matteo, Cau Flavio, Congiunti Valeria, Marras Fabio (A.S.D. Arcieri Mejlogu)
Riguer Irene, Fabrizio Claudio (A.S.D. Arcieri Quattro Mori)
Pinna Luca, Zonca Marco (A.S.D. Arco Club Portoscuso)
Ari Emanuele, Piras Simone (A.S.D. Annuagras Arcieri Nurachi)
Razzato M. Francesca (A.S.D. Arcieri Galluresi)
Mattana Martina (A.S.D. Sarcopos Arcieri Muravera).
Intanto la stagione al chiuso è agli sgoccioli e infatti nel mese di marzo ci sarà spazio sia per il Campionato Regionale Olimpico organizzato dagli Arcieri Uras (7), sia per la solenne conclusione con i Campionati Nazionali Indoor di Rimini (11-14). La prima gara all’aria è prevista domenica 28 con il “Campagna” organizzato dall’Arco Club Portoscuso.
PARLA IL CONFERMATO PRESIDENTE GIUSEPPE SPANU: “FARE DI PIU’ E MEGLIO”
L’entusiasmo è quello del primo giorno, anzi, probabilmente ancor più effervescente visto che lo attendono delle significative scommesse su più fronti che vuol vincere a tutti i costi. Al presidente Giuseppe Spanu, come ripetuto solennemente “la voglia di fare, a me e ai consiglieri eletti, non manca”.
Forse perchè amplificata da questo periodo di stallo dovuto alla pandemia?
«Purtroppo si. Abbiamo registrato dei significativi cali di presenze alle manifestazioni per motivi condivisibili quali paure, chiusure di impianti e zone colorate intermittenti. Non possiamo però restare ad oltranza con il freno a mano tirato, e ampliando l’offerta si possono stanare anche i più scettici».
Che dire sulla gestione dell’ultimo quadriennio?
«Imperniata soprattutto sulla partecipazione delle nostre rappresentative alle più importanti manifestazioni nazionali come il Trofeo Pinocchio e la Coppa delle Regioni. E’ con grande orgoglio che sottolineo come la Sardegna si sia sempre presentata al gran completo».
Non è semplice confrontarsi con realtà regionali molto più assortite.
«Ci dobbiamo accontentare di posizioni generali che oscillano tra la decima e la quindicesima posizione. Vorrei fare il possibile per guadagnarne di migliori, però…».
Però?
«Gareggiare con regioni come Lombardia, Veneto, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, che possono contare su un bacino di tesserati molto più capiente del nostro, è davvero difficile. Noi siamo costretti a trovare delle soluzioni obbligate, loro possono dedicarsi alle cernite».
Come si snoderà l’attività “politica”?
«Formeremo dei gruppi di lavoro, facenti capo a ciascun consigliere che coordinerà un particolare settore. L’intento è di renderli allargati, in modo da far partecipare rappresentanti di tutte le società. Abbiamo bisogno di idee e proposte; il contributo di dirigenti, tecnici e atleti sardi sarà determinante nelle discussioni che valuteranno la realizzabilità dei progetti. Non vogliamo escludere nessuno».
Cosa bolle in pentola?
«C’è, per esempio, da sviluppare il settore tecnico. A breve organizzeremo dei corsi istruttori e poi incentiveremo un’attività capillare e continua nei vari territori con la partecipazione di figure specializzate (sia allenatori, sia atleti) in tutti i tipi di archi. E’ giusto che i nostri tesserati abbiano l’opportunità di migliorare le loro performances grazie all’aiuto di personale competente che darà una mano importante agli staff dei nostri club».
C’è da irrobustire anche il settore arbitrale..
«Grazie all’organizzazione di corsi specifici ci auguriamo di favorire nuovi ingressi. Anche perché con la stagione outdoor alle porte si gareggerà ogni fine settimana».
Il presidente nazionale FITARCO Mario Scarzella non è voluto mancare
«E’ stato un piacere averlo ad Uras assieme al segretario Marcello Tolu. E’ rimasto colpito positivamente dalla presenza di gran parte delle società isolane. Conosce bene la realtà sarda e ha avuto modo di apprezzare le nostre capacità quando abbiamo organizzato a Cagliari la Coppa Italia delle Regioni 2019».
LE ASPETTATIVE DEI NUOVI CONSIGLIERI
Roberta Sideri: «Sono alla mia terza esperienza da consigliera e ogni volta la trovo ancor più accativante. Nella fattispecie siamo chiamati ad assecondare un programma molto ambizioso che abbraccia diversi aspetti della nostra attività, come quello prettamente tecnico o lo sviluppo dell’apparato comunicativo, nella speranza di farci spazio oltre i tradizionali confini. Spero vivamente, con la collaborazione collettiva, di portarlo a termine nel migliore dei modi. Mi sto rendendo conto che da parte di tutti c’è tanta voglia di fare e non si vede l’ora di cavalcare le tantissime novità in serbo da sviscerare già nell’imminente prima riunione di consiglio. L’affiatamento non ci manca, anche da parte dei nuovi arrivati Marco Vignali e Anna Maria Pili. Il giovane atleta degli Arcieri Torres, per esempio si sta mostrando propositivo con tanta voglia di fare. In definitiva non vedo l’ora che gradualmente si ritorni alla normalità perché tra rinunce e ristrettezze si va avanti lo stesso ma mai con l’entusiasmo di un tempo».
Stefano Cau: «Sarà un comitato al servizio delle società ma con l’aiuto delle società. Credo che sia un aspetto condivisivo molto importante a livello di proposte e di attività. Sono molto soddisfatto di come si è sviluppata l’assemblea con le premiazioni di contorno. Tutto è ruotato attorno ad un nuovo programma che si basa fondamentalmente sulla comunicazione e l’amministrazione trasparente. Le informative sulle decisioni prese dai nostri organi saranno divulgate immediatamente. Le strutture organiche che si occuperanno delle varie materie (dai tecnici, all’attività giovanile, alla disabilità, alla comunicazione, all’impiantistica), attiveranno dei gruppi specifici, come se fossero delle commissioni, aperte alle collaborazioni con le società. Parteciperanno alle nostre decisioni e al lavoro che si intraprenderà per risolvere tutte le problematiche da affrontare. Vista anche la situazione sanitaria, c’è bisogno dell’aiuto di tutti per fare proposte e investire in quegli aspetti strutturali che le competizioni avevano messo in secondo piano».
Anna Maria Pili: «Frequentando da molti anni questo mondo, mi è sembrato giusto mettere a disposizione le mie esperienze nei vari settori arcierstici, sperando che il mio contributo possa servire al movimento del Tiro con l’Arco in Sardegna. Ringrazio le Società per la fiducia accordatami».
Marco Vigliani: «Reduce da quindici anni sulla linea di tiro, mi sembrava giusto mettermi in discussione e iniziare a lavorare dietro le quinte. Sono stato dirigente, tecnico e atleta degli Arcieri Torres, mi sentivo pronto per fare un salto di qualità ed entrare nel merito di questioni più ampie, che non riguardassero il solo ambito sassarese. Per quanto riguarda gli obbiettivi da raggiungere come regione, credo che ci sia bisogno di un rinnovamento di mentalità, da parte di tutto il panorama arcieristico sardo, rimasto indietro rispetto alle altre realtà regionali italiane. Si deve costruire un percorso comune tra società e regione, in grado di valorizzare i vari talenti che abbiamo nell’isola, a livello giovanile e non solo. Il risultato maggiore rimane quello di far capire a tutti (società, atleti e tecnici) che il tiro con l’arco dev’essere un momento di incontro e di crescita e non di scontro, capace di portare tutti quanti gli arcieri sardi a rappresentare la Sardegna degnamente alla Coppa delle regioni e al Trofeo Pinocchio. Occorre un cambio di prospettiva che ora mi vedrà come protagonista attivo non solo come atleta ma anche come amministratore».
Pietro Chia: «Ho fatto la mia prima esperienza all’interno del Comitato Fitarco Sardegna già nel quadriennio precedente, con la carica di consigliere. Gli anni passati mi hanno permesso di proseguire la crescita all’interno del mondo dell’arcieria sarda e non, con sempre più attenzione al settore tecnico. Questa la motivazione, unita ovviamente alla passione per il tiro con l’arco, che mi ha spinto a presentare la mia candidatura per il prossimo quadriennio come responsabile dei tecnici. A “grandi linee” il mio programma di lavoro si snoderà su vari aspetti. Per esempio individuare un tecnico per ogni specialità (olimpico – compound – arco nudo); migliorare la comunicazione con i tecnici delle società in modo da poter creare un gruppo unito che porti tutti noi ad utilizzare le stesse tecniche di insegnamento. Inoltre programmare, con la collaborazione delle società, sia gli incontri tra tecnici sia i raduni, sicuramente da potenziare con gli atleti del settore giovanile senza trascurare i senior ed i master. Infine proseguire la collaborazione con tecnici ed allenatori di livello nazionale. Ovviamente il tutto dovrà essere discusso con gli altri membri del consiglio». (fonte: da comunicato Uff. Stampa FITArco Sardegna)
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