FOCUS TENNIS TAVOLO: Come cresce il movimento sardo
MURAVAERA – Nonostante tutto si va avanti con entusiasmo nella speranza di motivare sempre più i giovani pongisti sardi. L’arrivo a Muravera dello staff federale composto dai tecnici Rossella Scardigno e Levon Zakaryan (vedere intervista in basso) è servito a dare una ventata di ottimismo tra le anime dei vivai sardi, tra cui quelli coinvolti anche nelle Scuole di Tennistavolo federali.
La palestra comunale di viale Rinascita, debitamente attrezzata per assecondare in pieno i protocolli antivirus, ha così accolto prima gli atleti di interesse nazionale che ruotano attorno al Progetto Italia (30 marzo – 1 aprile 2021) e nei due giorni successivi i protagonisti delle scuole, allenatori compresi.
Il ritrovo si è potuto tenere grazie alla forte sinergia tra la Fitet Sardegna, la società Muravera TT diretta da Luciano Saiu e la Federazione nazionale, rafforzatasi negli anni grazie alla importante manifestazione Coppa Muravera che coinvolge le nazionali italiane giovanili.
E come sempre anche il Comitato Sardegna ha dato il suo apporto, questa volta attraverso il preparatore atletico Marco Pintus. E non si è fatta attendere la visita del suo presidente Simone Carrucciu che si è congratulato con gli attori protagonisti che stanno facendo di tutto per tenere in movimento i propri tesserati.
«Ringrazio la Fitet e i suoi tecnici Rossella e Levon, il nostro tecnico regionale Francesca Saiu, il nostro collaboratore Marco Pintus, i tecnici e allievi intervenuti – commenta Carrucciu – perché è ammirevole la passione costante che mostrano in un periodo così critico, dove purtroppo si naviga a vista. Oltre ad aver percepito segnali di ripresa, ho colto il forte desiderio di ripristinare vecchie consuetudini per riacquisire il top della forma».
IN SARDEGNA LEVON ZAKARYAN SI TROVA SEMPRE BENE
Assieme alla collega Rossella Scardigno ha interagito con tutti, dando personali consigli, ma soprattutto ha ascoltato le proposte arrivate dalle società. Il tecnico azzurro Levon Zakaryan ritorna in Penisola come sempre appagato, perché in fondo, la Sardegna pongistica gli lascia sempre delle buone sensazioni.
Come mai la scelta dello stage è caduta su Muravera?
«Le scuole sono dislocate prevalentemente nel centro sud Sardegna a parte quella di Sassari. Dopo una serie di contatti, approfittando del fatto che Muravera, durante l’anno agonistico, accoglie altre attività legate al progetto Italia, si è arrivati a questa grande collaborazione tra Comitato, Federazione e Muravera TT».
Stiliamo un bilancio?
«La risposta è stata positiva. L’unica società che non ha potuto partecipare è stata il Tennistavolo Sassari per ovvi motivi logistici, ma vedremo di fare qualcosa da loro nelle prossime occasioni perché hanno manifestato la volontà di ospitarci».
In che condizioni avete trovato i ragazzi?
«Non ci siamo sorpresi del livello in Sardegna, è più che accettabile. Si vede, in generale, che c’è un lavoro ben fatto alla base. Un esempio concreto lo offre il preparatore atletico Marco Pintus, seguitissimo da allieve e allievi che mostrano di sapersi muovere, approcciandosi molto bene agli esercizi che Marco propone, anche a quelli più complicati. Sanno bene quello che devono svolgere».
Questa è un’ottima base di partenza?
«Direi proprio di sì. Troviamo casi in cui i ragazzi sono particolarmente motivati e predisposti perché fanno questa attività in società. In altri contesti li troviamo un po’ indietro, ma questa è una situazione abbastanza normale che riscontriamo ovunque».
Il rapporto con i tecnici?
«A Muravera c’erano tutti. A parte l’allenatore della Marcozzi Stefano Curcio che non è potuto venire perché la palestra di via Crespellani, diversamente, rimaneva sguarnita. L’idea è sempre stata quella di confrontarci e fare attività insieme, sullo stesso piano. Con Rossella Scardigno abbiamo indicato un’attività di massima ma credo che ci sia stata una buona collaborazione su quello che accadeva in generale dentro la palestra. Il loro aiuto è stato molto importante per affinare le sinergie».
Cosa avete in mente per il futuro?
«Non ho ancora una risposta specifica. Dobbiamo capire come articolare al meglio il progetto itinerante. E poi in che maniera stilare un calendario idoneo nel poter agire con maggiore frequenza e sugli stessi standard. L’iniziativa è nata in un periodo particolare dove le restrizioni pandemiche ci hanno permesso di partire in tutta Italia da poco più di due mesi; sicuramente non sappiamo che cosa potrà accadere. Certo è che il progetto lo si sta articolando in modo da avere un confronto capillare e frequente con scuole, comitati e società».
È importante imprimere un ritmo serrato all’iniziativa?
«In alcuni casi tendiamo a velocizzare per ricercare la prestazione nel breve periodo ma ci dimentichiamo di costruire ottime basi, sia tecniche, sia fisiche. La nostra idea, soprattutto con i più piccoli, è stata quella di focalizzare l’attenzione di allenatori e ragazzi sul come ci si muove di fronte al tavolo e nell’ avvicinamento alla pallina. Su quali sono i passi giusti da fare».
Avete dato dei compiti a casa?
«Se proprio vogliamo chiamarli così diciamo che si esplicitano senza creare confusione e utilizzando i passi tecnicamente corretti nelle diverse situazioni. Più che un compito è un’evidenza emersa nei vari momenti di confronto».
Come procede nelle altre regioni d’Italia?
«Ne mancano pochissime da monitorare. Alcune scuole non le abbiamo potute coinvolgere perché ancora chiuse. L’idea è di articolare nel miglior modo possibile le risorse che abbiamo al fine di alimentare un’attività continuativa atta a portare un aiuto concreto alle diverse esigenze delle scuole».
Quindi siete soddisfatti…
«Non dico che quello fatto sia un miracolo, ma il lavoro svolto finora è ottimo. Non ho intenzione portare acqua al mio mulino, ma riuscire a coinvolgere così tante persone nel far ripartire l’attività, soprattutto dei più piccoli, è stato un buon input per tutte le scuole. Ovviamente cercheremo di pianificare il futuro nel miglior modo possibile».
Il futuro agonistico è ancora molto nebuloso…
«Ci attendono i campionati italiani giovanili e di categoria. Tutti saranno concentrati su questa parte più agonistica. Nel periodo estivo proveremo ad organizzare qualcosa coinvolgendo comitati regionali e scuole. Nel medio e lungo periodo spero che ci siano nuove adesioni visto che saranno riaperti i termini».
Voi tecnici sarete sempre disponibili…
«Certamente. Saremo di supporto nel fornire indicazioni e idee tecniche a 360 gradi. Anche se in Sardegna potete contare sui consigli fisici e atletici di Marco Pintus. È importante però ricordare quanto siano importanti i webinar che pubblichiamo sul sito you tube della Federazione. Vanno incontro alle esigenze prettamente dirigenziali su come gestire una società e una scuola. Insomma, carne al fuoco ce n’è. Sta a noi spingere il più possibile in questa nuova visione per crescere tutti insieme. Diversamente mi sembra inutile parlare di squadre nazionali, attività a livello agonistico e professionale se poi con la base siamo esageratamente indietro o comunque facciamo grande fatica».
Allora a presto…
«Ringrazio il Comitato Sardegna, il suo presidente Simone Carrucciu, la società Muravera TT che come sempre ci ha ospitati trattandoci in modo esemplare. E tutte le scuole intervenute. Spero che abbiano reputato interessante l’attività; noi approfittiamo di queste situazioni per rimparare nuove cose. È sempre un piacere soggiornare in Sardegna ma questo lo dico tutte le volte che mi ritrovo qui. Spero di ritornare il prima possibile».
ELENCO DELLE SCUOLE TENNISTAVOLO PARTECIPANTI
ASD TT Muravera:
Seu Francesca, Cuboni Emanuele (under 14)
Congiu Sara, Anedda Serena, Mura Michela, Macis Nicola (under 19)
Allenatori: Francesca Saiu, Nicola Pisanu
ASD TT Muraverese:
Mattana Eva, Porcu Letizia, Dessì Marco (under 14)
Cocco Marco Licciardi Elia (under 19)
Allenatori: Dessì Riccardo, Mattana Alberto
ASD Torrellas Capoterra
Pusceddu Jacopo, Pusceddu Letizia, Floris Sara, Cingolani Benedetta (under 14)
Allenatore: Aresu Gabriele
SD TT La Saetta
Mattia Pala, Marco Loi (under 19)
Allenatore: Ferro Christian
ASD TT Quartu
Melis Francesco, Desogus Matteo (under 19)
Allenatrice: Mura Martina
ASD TT Marcozzi
Lai Varis, Lai Zemgus, Rasulo Leonardo (under 14)
Lai Dzintras (under 19)
INTANTO SIMONE CARRUCCIU E’ STATO CONFERMATO VICEPRESIDENTE DEL CIP SARDEGNA, DIVENTANDO ANCHE DELEGATO PROVINCIALE DEL CONI ORISTANO
ORISTANO – Simone Carrucciu oltre a ricoprire il ruolo di presidente della FITeT Sardegna, è stato insignito di due altri importanti incarichi. All’interno del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) Sardegna, oltre ad essere componente della giunta, la presidente Cristina Sanna l’ha nominato, previo accordo unanime di tutta la sua squadra, vicepresidente vicario; ruolo che ha già svolto in altre due circostanze.
L’agente di commercio norbellese non passerà inosservato neppure nell’ambito CONI Sardegna. Qualche giorno fa, infatti, ha ricevuto la comunicazione ufficiale dal CONI Nazionale, con la quale viene nominato delegato provinciale del CONI Oristano.
Di rilievo per il mondo del tennistavolo sardo anche l’investitura che coinvolge il consigliere FITeT Sardegna Maurizio Muzzu. Sempre su iniziativa del CIP Sardegna, assume la mansione di delegato provinciale di Nuoro del Comitato Italiano Paralimpico.
Per Simone Carrucciu si prospetta un quadriennio sportivo ricco di mansioni, alle quali si aggiungono quelle di presidente dell’A.S.D. Tennistavolo Norbello. «Ho accettato con piacere i due nuovi impegni – precisa l’interessato – pur rendendomi conto che la mole di lavoro, aumentando sempre di più, mi impone di stare molto attento a non trascurare niente e nessuno. Fortunatamente non sono solo. L’obiettivo è quello di sempre: lo sviluppo dello sport in tutte le sue estrinsecazioni. Ringrazio di cuore coloro che hanno caldeggiato il mio nome, in particolar modo la presidente del CIP Sardegna Cristina Sanna e il presidente del CONI Sardegna Bruno Perra. Per me è un onore ma anche una grande responsabilità che va affrontata con tanto impegno per soddisfare le aspettative di chi crede nel mio operato. Auguro a me stesso e a tutta la squadra un quadriennio sportivo dove si possano fare dei significativi passi in avanti per la promozione sportiva che investa veramente tutti quanti, senza limiti o diseguaglianze».
Un pensiero lo rivolge alla famiglia: «Mi ha sostenuto ed incoraggiato ad intraprendere questi nuovi sentieri dirigenziali pur sapendo che rappresenteranno un sacrificio per tutti». Un in bocca al lupo lo rivolge anche a Maurizio Muzzu: «Metterà anima e corpo in questo nuovo incarico con la serietà e l’entusiasmo giusto per fare bene. Buon lavoro a tutti amici sportivi…». (fonte: da comunicato Uff. Stampa Fitet Sardegna)
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