CAGLIARI – Il giusto epilogo che fa presagire un ritorno fruttuoso in termini di nuove forze da asservire alla causa crociata. La serata conclusiva del torneo Flag Football Sanluri Tournament sarà ricordata per la gran baraonda creata da anime diverse ma concentrate sullo stesso obiettivo.
Giovani, meno giovani, rookies, dirigenti, tifosi e simpatizzanti credono nel progetto Crusaders e fanno in modo che la grande famiglia del Football Americano si allarghi sempre di più.
Al Centro Sportivo del Seminario, in via Monsignor Cogoni a Cagliari, si odono voci dalla timbrica vivace e gioiosa che si mischiano tra loro in un concentrato di sana e giusta competizione.
Ad aprire il programma della nottata ci pensano gli under 13 che ai presenti riservano uno show palpitante. I due tecnici che seguono i vivaci bambini, Riccardo Pili ed Efisio Melis, instillano passione e agonismo fino ad esaurimento scorte. Lo sforzo non risulta vano perché da quelle giocate con ovale e bandierine scaturiscono segnali molto confortanti. E un po’ di merito va anche ai genitori di alcuni protagonisti che in quanto ex Cru hanno trasmesso loro le motivazioni più trascinanti.
“I ragazzi si sono divertiti – commenta Aldo Palmas, organizzatore della manifestazione – dando vita ad una partita di buon livello caratterizzata da corse degne di giocatori più esperti e giocate difensive molto interessanti; abbiamo visto anche un fantastico intercetto. E nota non trascurabile, i ragazzi hanno continuato a giocare e ad allenarsi anche durante la finale del torneo senior”.
E poi arrivano i finalisti, quelli che hanno messo al palo le altre quattro sfidanti. Il risultato di 13-6 premia gli Sssc (Efisio Melis, Francesco Giuliano, David Succu, Mattia Billardello, Gabriele Serra, Lorenzo Atzeni, Lorenzo Spadaccino, Davide Piras) su The dark Side of the Cru (Stefano Murgia, Fabio Matta, Giuseppe D’Angelo, Matteo Sau, Ivano Pili).
E a tal proposito interviene nuovamente coach Palmas: “La partita è stata accesissima, l’arbitraggio all’inglese ha permesso che il gioco fosse fluido nonostante qualche fallo dovuto all’eccessiva foga dei finalisti. I Playbook offensivi erano molto simili, entrambi orientati sulle corse, che hanno dato vita ad azioni divertenti e grandi recuperi difensivi. Le veloci incursioni di Billardello (Sssc) da una parte e di D’Angelo (The dark sideof the Cru) dall’altra, hanno scandito il ritmo della partita.
Ma il vero break è arrivato da alcuni lanci decisivi del neo arrivato nella famiglia Crusaders, il sedicenne Gabriele Serra: se pur in possesso di una tecnica ancora acerba ha dimostrato grande freddezza e capacità di lettura così da elaborare delle traiettorie precise (e anche lunghe) verso i suoi compagni soprattutto nella fase finale, rompendo così l’equilibrio che si era visto durante tutta la partita. Il team Sssc conclude il torneo da imbattuto”.
CONSUNTIVI DA PIU’ UGOLE
Dopo le premiazioni raccogliere le impressioni dei protagonisti è la cosa più facile del mondo.
Forse il più euforico di tutti è il presidente Emanuele Garzia che ha partecipato attivamente alla manifestazione anche come giocatore: “Mi fa piacere aver perso etti di troppo che la stagione estiva inesorabilmente fa di tutto per trattenere. Ma la mia silhouette diventa insignificante davanti al bello spettacolo offerto da quelle che spero diventino le nuove leve del nostro movimento. Mi sono rivisto ragazzino, quando vagavo nel nulla alla ricerca di qualche altro disperato come me che covava la passione del football. Per loro è diverso perché possono contare sul supporto costante di una società ultratrentennale pronta a venire incontro a tutte le esigenze.
Questa è stata l’immagine autentica ed indelebile del torneo estivo. Ringrazio Aldo Palmas per averlo condotto in porto, e tutti i dirigenti che gli hanno dato volentieri un supporto morale e fisico. Infine un abbraccio caloroso a tutti i giocatori piccoli, grandi e nonni perché mantengono intatto l’amore verso casco e shoulder”.
Tra i vincitori si fa avanti Efisio Melis, capitano, allenatore e motivatore: “L’arma che ci ha fatto vincere il torneo è stata sicuramente l’aver assimilato un numero ristretto schemi – afferma – con esattezza nove, ed averli applicati nel migliore dei modi. Insomma pochi ma buoni.
Come già detto da altri presenti, il mio giocatore Gabriele Serra è stata la rivelazione del torneo. Tra le squadre più ostiche, oltre all’altra finalista, annovererei la ΔTX capitanata dall’incrollabile ricevitore Matia Pisu che poteva contare sui lanci dell’highlander Sergio Andrea Meloni. In definitiva ci siamo tenuti in attività divertendoci. Da membro del coaching staff dei Crusaders mi auguro che all’inizio degli allenamenti si facciano vivi i nuovi innesti”.
Non c’è nessun segno di amarezza nel clan secondo classificato: “Faccio i complimenti ai vincitori – chiosa capitan Stefano Murgia – ma per la prossima edizione promettiamo di essere più agguerriti. Sono molto contento di come è andato il torneo, vissuto con lo spirito giusto. Nonostante l’emergenza covid e i conseguenti problemi organizzativi, siamo riusciti a portarlo a termine con la presenza di ben sei squadre composte da un mix di giovani e veterani. Spero che i neofiti si presentino alle prime sedute della preparazione, ma sono ottimista, i feedbacks sono molto positivi”.
E sul rendimento palesato dagli under 13 è doveroso sentire il giudizio anche di colui che li ha seguiti molto da vicino. “Siamo molto contenti di aver trovato questi ragazzini – riferisce Riccardo Pili – di cui molti promettenti. Ci è piaciuto constatare come si siano divertiti molto e questo lo abbiamo capito anche dal modo insistente con cui ci chiedevano quando sarebbe stata la prossima partita. E questo entusiasmo straripante mi ha riempito il cuore di gioia, sperando di poter mandare avanti questo progetto.
L’obiettivo è di creare un’under 13 capace di competere a livello nazionale e per fare ciò abbiamo bisogno di loro e di tutti i coetanei a cui è mancato il coraggio di buttarsi nella mischia. Per ora ci stiamo organizzando per stabilire orari e disponibilità dei campi. E poi, dopo che anche i genitori dei ragazzi ci daranno il loro benestare, potremo cominciare l’avventura. Da parte nostra ci sono tutte le nostre buone intenzioni, non vogliamo farci sfuggire la possibilità di avere un piccolo vivaio che poi possa produrre giocatori per le under 16, under 19 e la prima squadra”. (fonte da comunicato Uff. Stampa Crusaders)
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