RIMINI – Come in ogni biografia che si rispetti, anche per Nino Langella, gli inizi sportivi sono frutto della coincidenza e del caso. A sette anni si affaccia prepotentemente nel mondo dello Sport, diventando un giovanissimo campione di Taekwondo. Ma il destino ben presto lo spinge tra le braccia della Danza Sportiva.
Costretto ad attendere, ogni volta, la fine degli allenamenti della sorella maggiore, un giorno, timidamente, accenna qualche passo di Danza. Folgorato e rapito dalle musiche latine, inizia un percorso che lo porta, a soli nove anni, a vincere la sua prima gara di Latin Dance a Sarno.
Oggi Nino è una delle punte di diamante più brillanti della Danza italiana, sempre ai vertici, invidiatissimo e ammirato da tutti gli addetti ai lavori. Fedele alla sua disciplina, che non cambierebbe con nessun’altra, Langella è un acceso credente, inseparabile dal suo bracciale con l’effigie di Cristo, non entra nel Parterre senza prima rivolgere una preghiera al cielo.
Atleta di grande spessore umano e sportivo, nel 2000 a Sarajevo, vince il suo primo Mondiale, ma colpito dalla difficilissima situazione post-bellica, decide di dare in beneficenza il premio: “Non dimenticherò mai, gli scenari apocalittici, la povertà e le tombe dei bimbi sul ciglio della strada” confessa con pudore.
In lizza come atleta dell’anno per la IWGA, si dice estremamente lusingato per questo ennesimo riconoscimento (ad ottobre era stato eletto, insieme all’ex compagna Kristina Moshenskaya, atleta del mese). Ai Campionati Italiani Assoluti di Rimini in programma dal 23 gennaio al 1° febbraio 2015 Nino Langella ci sarà e, agguerritissimo, danzerà per la prima volta con la sua nuova partner Vera Bondareva, dopo la separazione dalla Moshenskaya annunciata a ottobre (dopo 5 anni di gare insieme). E, di sicuro, ci regalerà ancora una volta, qualcosa per cui essere fieri di essere italiani.
Ufficio stampa Federazione Italiana Danza Sportiva (FIDS)