PONSACCO (PISA) – Squalificato per 7 mesi per una pallonata involontaria all’arbitro. E’ questo il destino di un giocatore del Ponsacco Calcio, il 15enne Tommaso Gesi come riporta calciomercato.com. Il giovane non potrà tornare in campo fino al 15 giugno 2015: la Corte d’appello sportiva ha infatti respinto il ricorso della società.
LA RICOSTRUZIONE Secondo quanto scrive iltirreno.it, l’episodio incriminato è avvenuto il 15 dicembre 2014 nel corso della gara (categoria Giovanissimi Provinciali 2000) tra Era Calcio e Ponsacco. L’arbitro Vito Schiavano fischia un fallo e sta per scrivere sul proprio taccuino il nome del calciatore ammonito. A qualche metro di distanza Tommaso Gesi calcia il pallone che colpisce la gamba di un compagno per poi finire sulla caviglia del direttore di gara. Tra lo stupore di tutti il fischietto espelle Gesi. Anche gli avversari dell’Era Calcio cercano di spiegare che si è trattato di un gesto del tutto involontario, di una carambola beffarda. Beffarda al pari della squalifica comminata al giocatore. Nel referto l’arbitro, che avrebbe accusato un lieve dolore alla caviglia, parla di pallonata scagliata volontariamente al suo indirizzo. Come detto il Ponsacco fa ricorso, raccogliendo fotografie del gesto e un numero di testimoni pronti a raccontare quanto hanno visto. Ma la Corte d’Appello è inflessibile sottolineando l’inammissibilità di prove fotografiche e testimoniali.
LA REAZIONE DELLA SOCIETA’ Fabrizio Impeduglia, direttore sportivo del settore giovanile del Ponsacco, sulla vicenda si è così espresso, riferisce iltirreno.it:«Siamo allibiti e sconcertati perché il ragazzo non ha commesso il gesto descritto nel referto arbitrale. Abbiamo chiesto soltanto di poter ascoltare alcuni testimoni, tra i quali anche molti giocatori dell’Era Calcio. Non ci sembra giusto un trattamento del genere per un giovane di 15 anni. Leggo spesso di episodi ben più gravi che accadono in categorie superiori, ma sanzionati in modo meno pesante». Il ds ha poi sottolineato che Gesi è molto scosso per l’accaduto e annunciato l’ultima mossa della società: la richiesta di grazia al presidente della Figc, Carlo Tavecchio: «Non ci resta altro da fare, a questo punto, che sperare nella sua umanità».