MILANO – Lunedì 2 Febbraio 2015, alle ore 18.00, presso la Sala A del C.R. CONI Lombardia, in Via Piranesi 46, si terrà il terzo incontro del ciclo “I Lunedì di Psico&Sport“, dal titolo “SPORT INDIVIDUALI: OBIETTIVI, EMOZIONI E RISULTATI”, a cura di Giovanni Lodetti e Armando Pintus.
Che cosa sono le emozioni? Come si gestiscono? Che cosa le attiva e quali effetti hanno sulle modalità con cui un atleta, professionista o dilettante che sia, affronta un allenamento o una gara? E che peso hanno le emozioni e la comunicazione interpersonale nel creare un rapporto potenziante o “indebolente” con se stessi? I temi trattati riguarderanno la necessità di costruire una comunicazione adeguata fra tutti gli attori che danno luogo ai risultati sportivi. Con riferimenti alla psicologia applicata allo sport, verranno trattate le dinamiche di buona o di cattiva gestione dell’aggressività, dello sforzo atletico e di una positiva o negativa elaborazione dei comportamenti di ruolo e del sé corporeo.
I PRESENTI Alla serata saranno presenti Daniele Gilardoni, 11 volte campione del mondo di canottaggio, e Roberta Ravasi, campionessa italiana di wushu e tiratrice di scherma. Le testimonianze degli atleti stessi caleranno nel vissuto agonistico le suggestioni didattiche proposte, che riguardano i seguenti temi:
– la comunicazione fra tutte le componenti chiave della prestazione sportiva individuale, ossia l’atleta, l’allenatore, i genitori. Il principale riferimento teorico qui sarà Eric Berne, padre dell’analisi transazionale, un’evoluzione della teoria psicoanalitica freudiana, dal quale si partirà per sviluppare aspetti dell’ interazione comunicativa e relazionale coinvolgendo il pubblico.
– la gestione dell’ aggressività e le ricadute emotive nello sviluppo dell’ambientazione sportiva favorevole. Attraverso la lettura dei meccanismi di difesa di Anna Freud e l’applicazione nel contesto sportivo si vuole mostrare come sia possibile migliorare i rapporti fra le persone che compongono un contesto sportivo e come “sviluppare” un ambiente favorevole ad un adeguato sviluppo delle emozioni positive e alla conseguente ricaduta virtuosa sulle prestazioni individuali dell’atleta.