MILANO – Mentre a Milano il 26 febbraio dovrebbe, salvo imprevisti, essere il giorno dell’insediamento a Milano del Commissario Straordinario del CONI, Carlo Mornati, inviato da Roma per sostituire l’ex presidente Pierluigi Marzorati (decaduto per 6 dimissioni di componenti di giunta su 9) fino a nuove elezioni, scoppia un caso simile anche in Calabria. Se in Lombardia hanno presentato la propria sfiducia Adriano Pucci Mossotti, Felice Belloli, Enrico Ragnolini, Grazia Vanni, Daniele Gilardoni e Pierangelo Santelli, nella regione della punta dello stivale lasciano invece l’incarico i consiglieri: Fabio Colella, Roberto Cardona, Saverio Neri, Vincenzo Perri e Giuseppe Tropeano, come riporta ilquotidianoweb.it. Fortunato Messineo, presidente del Comitato regionale sport paraolimpici, si è infine autosospeso. Le dimissioni sono state annunciate con una lettera inviata al Segretario generale del Comitato.
CASO LOMBARDIA Nella regione della Rosa Camuna intanto Mornati dovrà rivedere per prima cosa la parte economica della passata gestione, ruolo naturale per un Commissario Straordinario, ovvero: bilanci e contratti dello staff emanati dell’ex presidenza. Il Commissario dovrà altresì stabilire, una volta per tutte, quanto e cosa dei progetti in cantiere in vista Expo ideati in precedenza si potranno effettivamente attuare. Di certo il periodo di difficile reperibilità di fondi per lo sport nazionale non agevolerebbe il compito di chi in poco tempo dovrebbe rimettere in piedi la macchina organizzativa con l’esposizione ormai alle porte (1°maggio). Potrebbero non essere portati a compimento così alcune iniziative studiate in passato per la kermesse internazionale. Ogni particolare sarà dunque ripassato al vaglio dei nuovi vertici arrivati dalla capitale. Più probabile che il Commissario, coadiuvato dal suo vice Luciano Buonfiglio (già vice presidente del Coni Nazionale), dia il via libera alle sole iniziative direttamente finanziate dalle federazioni promotrici di eventi ad hoc durante Expo. Tutte ipotesi queste per le quali si avrà una schiarita nei prossimi giorni. Un commissariamento questo che “potrebbe” solo traghettare il Coni Lombadia e le sue federazioni ad un non lontano election day e, a tal proposito, sembrerebbe già partita la macchina non ufficiale tra le varie componenti, alla ricerca di possibili candidati e alleanze.
CASO CALABRIA Nella regione dei Bronzi di Riace invece i componenti dimissionari in una missiva, avrebbero giustificato la propria rinuncia all’incarico perchè sarebbero venuti a mancare i presupposti per un sereno lavoro di sviluppo dello sport calabrese. Nello specifico avrebbero espresso insoddisfazione per la gestione del Comitato Regionale del CONI, rimarcando poi la mancanza di condivisione collegiale del Comitato e dei suoi compiti. Tali componenti avrebbero infine aggiunto la propria non approvazione del Presidente regionale Mimmo Praticò dal quale non avrebbero ricevuto risposte adeguate alle loro interlocuzioni, sottolineando che lo sport calabrese sarebbe rimasto insoddisfatto della politica sportiva intrapresa negli ultimi anni, in particolare su due fronti: quello dell’impiantistica e dei numeri che relegano la Calabria agli ultimi posti della graduatoria del rapporto redatto dal CONI Nazionale sullo sport in Italia.