VICENZA – Dopo il Mondiale disputato – per la prima volta – lo scorso dicembre in Messico e concluso con la sconfitta ai rigori contro Haiti agli ottavi di finale, la Nazionale Calcio Amputati CSI torna in campo sabato 28 marzo in un’amichevole internazionale contro l’ Irlanda, che si svolgerà a Longare (Vicenza), allo stadio “Dei Martinelli” con calcio d’inizio alle 16. Oltre al calcio giocato, divertimento e istruzione accompagneranno le giornate di venerdì e di sabato: nella mattinata di venerdì, infatti, alcuni giocatori della Nazionale incontreranno gli studenti dell’Istituto comprensivo “Bizio” a Longare e a Castegnero per affrontare l’importante tema dell’inclusione di cui la Nazionale rappresenta un esempio perfetto. Venerdì pomeriggio alle ore 16 si svolgerà un allenamento a porte aperte per entrambe le Nazionali nello stadio di Longare, mentre sabato mattina è in programma un allenamento di rifinitura prima della partita.
SCOPO Sarà un momento aggregativo di forte valenza sociale, quello della manifestazione di Longare. Le Nazionali, infatti, saranno ospiti di alcune Associazioni locali per le cene di venerdì e sabato. In particolare, sabato sera dopo la partita, presso la “Baita di Castegnero”, sarà organizzata una festa con cena per tutti i sostenitori e simpatizzanti della Nazionale.ISTITUZIONI Intanto proprio a Dublino, nei giorni scorsi, è stata fondata la EAFF, la “Federazione Europea del Calcio per Amputati”. Un momento storico per questa disciplina, che ha potuto beneficiare anche del contributo economico dell’UEFA. Alla presidenza dell’EAFF è stato eletto Mateusz Widlak (Presidente della Federazione Polacca). A Dublino era presente anche la delegazione del Centro Sportivo Italiano, rappresentata da Anna Manara, Responsabile Nazionale Sport Disabili del CSI, la dirigente della Nazionale Francesca Mazzei e il ct Renzo Vergnani.COMMENTI «E’ motivo di grande soddisfazione aver contribuito a dare vita ad un nuovo organismo internazionale – spiega Anna Manara – che valorizza il cammino che tanti Stati europei hanno fatto e stanno facendo per far sì che anche il calcio non abbia barriere costituite da una disabilità di chi lo pratica. Sport per tutti e a misura di ciascuno: lo slogan principe del CSI ha superato così i confini nazionali. Felice anche per l’elezione di Mateusz Widlak: presidente amico, ragazzo giovane, preparato e intraprendente. Il CSI conferma ancora una volta la sua vocazione ad andare oltre le barriere e oltre i confini».
Comunicato Stampa