Ecco cosa ha dichiarato Loris Ambrosoni, alteta multidisciplinare, ai microfoni di Sport Small Tv, il canale youtube di SportSmall.it nell’intervista esclusiva rilasciata a Max Cavallaro.
MILANO – Camaleonte dello sport. E’ la definizione più adatta per Loris Ambrosoni, cintura gialla che ha appena conquistato il terzo posto al Gran Prix di karate svoltosi a Gerenzate. Questa attività è solo l’ultima di una variegata serie. «Ho iniziato con la pallavolo a 14 anni giocando nella Pro Patria Milano per 4 stagioni disputando campionati regionali Under 16 e 17. In seguito, durante il servizio militare, sono andato nella Folgore Paracadutisti. E’ lo sport che mi ha lasciato dentro qualcosa in più degli altri per l’adrenalina, il senso di vuoto e la possibilità di guardare il mondo dall’alto» racconta Ambrosoni. Al ritorno dal militare scocca la scintilla dell’hockey su ghiaccio: «A 19 anni ho cominciato a frequentare il Palazzetto di Milano in via Piranesi ricevendo gli insegnamenti che poi mi hanno portato a giocare in A1 tra il 1990 e il 1992». Quindi uno stop dovuto a un viaggio in Uruguay, a Montevideo, per dedicarsi alla musica e fare il deejay. Al rientro la pratica di due nuovi sport, il rally e l’atletica, e infine l’approdo al karate.
IL KARATE «A partire da settembre 2014 ho imparato i fondamentali con il maestro Alberto Rutiliano grazie alla pazienza del quale ho conquistato la medaglia». Ma Loris, a 45 anni, non ha alcuna intenzione di fermarsi.
TANTI SPORT E TANTI SUCCESSI La molla, la spinta che ha consentito a Loris Ambrosoni di cambiare così tanto e sempre con successo è – come rivela lui stesso – «l’idea di migliorare, di cercare di apprendere il più possibile perché non si finisce mai di avere esperienza con lo sport, fondamentale per forgiare il carattere e il fisico e quindi completare l’uomo». Da qui il consiglio ai giovani di praticare sport perché «serve per la crescita soprattutto nell’età dello sviluppo, consente di coltivare amicizie e di mettersi in competizione con se stessi e con gli altri».
IL MAESTRO Infine anche il maestro di Loris, Alberto Rutigliano, (cintura nera 5° Dan della Scuola CKS Rutigliano di Noviglio ha voluto dre la sua : «Loris ci ha impiegato solo 6 mesi a diventare cintura gialla e, per essere un novizio, la cosa è straordinaria, come straordinario è il suo impegno. La terza piazza al Gran Prix di Gerenzano lo dimostra. Si allena più dell’orario dovuto e si nota la sua passione, ha anche ottime doti di apprendimento e, non disdegna anzi, di confrontarsi in allenamento, con le cinture nere e marroni. Insomma gli piacciono le sfide e se continua su questi ritmi, tra tre anni potrebbe diventare anch’egli una nera».