ROMA – Fumata nera da Roma. La decisione riguardo al futuro del presidente Felice Belloli, dopo le frasi sessiste che gli sono state attribuite su un verbale ufficiale della LND («Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche»), è slittata di un giorno. Così informa un comunicato diramato dalla Lega Nazionale Dilettanti sul proprio sito, in seguito all’ultima riunione del Consiglio Direttivo. Nulla di fatto dunque. La notizia di cui ha parlato anche la stampa di mezzo mondo (dal Times, al Guardian sino all’Equipe), non ha trovato posto tra i punti salienti all’ordine del giorno della riunione del Direttivo. E dunque, niente dimissioni, e nessuna sfiducia per mano del direttivo del calcio dilettante. Questo per il momento, visto la presa di posizione di Tavecchio, che ha annunciato in merito un suo intervento tempestivo.
LA PROTESTA DEL CALCIO IN ROSA E l’annullamento per protesta della finale di Coppa Italia femminile poi, prevista per il 23 Maggio, è un segnale emblematico dell’atmosfera che si sta vivendo. Il 21 maggio Belloli entrerà alla seconda parte dell’ultimo Direttivo della LND per proseguire i lavori, ancora una volta da Presidente. Per l’ultima volta però, forse. Belloli resta fermo sulle sue posizioni, non riconoscendosi in quelle frasi verbalizzate e dunque determinato a non recedere, nonostante abbia contro, parte del mondo politico e di quello federale-calcistico (Tavecchio compreso, appunto).
IPOTESI FUTURE Il Presidente della FIGC sembra infatti non avere intenzione di rimanere con le mani in mano, dichiarando apertamente (come descritto su Figc.it) la necessità di intervenire per tutelare la Federcalcio e la stessa Lega Nazionale Dilettanti. Molto probabile dunque, che si giunga a un commissariamento. La scelta del traghettatore in quel caso, in attesa di nuove elezioni, potrebbe ricadere su Tavecchio medesimo, già Presidente LND prima di Belloli. Per il futuro impazza il toto nomi. In “pole”, Rosella Sensi, ex Presidente della Roma e attuale coordinatrice della Commissione per lo sviluppo del calcio femminile, e Carolina Morace, ex stella azzurra del calcio femminile, ovviamente non si faranno attendere candidature dalla stessa Lnd, ma visto le critiche piovute a Belloli non sarà facile per qualcuno del giro provarci, ma mai dire mai nel calcio italiano dove nulla è scontato, dimissioni comprese.
Luisa Del Giudice