ABANO TERME – Si è conclusa l’immersione di Alberto Calesella, evento che ha ufficializzato l’inizio della ricerca scientifica ad Y-40, suggellando l’apertura di Y-40 Open Lab, un centro di ricerca aperto a tutti gli istituti di medicina internazionali. Ed è stato proprio un team di ricerca medica costituito da CNR Pisa, Università di Padova, DAN Europe, camera iperbarica di Zingonia (Bg) ed il Centro Iperbarico ATIP di Padova a battezzare la sperimentazione scientifica nella piscina da record delle Thermae Abano Montegrotto registrata nel Guinness dei Primati per i suoi circa 42 metri negli abissi.
CINQUE ORE L’immersione di oltre 5 ore effettuata dal subacqueo Calesella, tra i più esperti al mondo, coadiuvato da 16 sub che hanno provveduto ad assistenza, sostentamento ed idratazione subacquea, è stato il coronamento di una preparazione di circa 6 mesi. Ha spiegato il dott. Maurizio Schiavon: “Il fine è quello di aprire una campagna di ricerca sul comportamento della frequenza cardiaca e delle onde del tracciato elettrocardiografico durante immersioni a varie profondità, fino alla massima di 42 metri, oltre che a migliorare le conoscenze sulla risposta fisiologica e sul comportamento cardiaco, in condizioni standardizzate per temperatura, profondità e tempi di immersione”.
IL COMMENTO Ha raccontato al termine lo stesso Calesella: «Essere scelti per questo tipo di studi diretti da centri di ricerca che svolgono la loro attività in modo rigoroso ed autorevole è per noi del team di Y-40 un onore. L’obiettivo che abbiamo come Y-40 Open Lab è quello di condividere con la comunità subacquea i risultati delle ricerche svolte sul corpo umano e le reazioni fisiologiche in saturazione. Lavorare coordinati con questi grandi centri di ricerca di fama internazionale, mettendoci a disposizione secondo le loro richieste e regole, operando da protocollo scientifico nelle condizioni di massima sicurezza di Y-40, ha già portato a dei cambiamenti nella pianificazione delle immersioni, con una qualità nuova e parametri più specifici».
«Questa è la via intrapresa da Y-40, una struttura che vuole aprirsi alla cultura nel senso più ampio del termine, a quel ‘sapere tuttotondo’ fondamento di ogni vera educazione – spiega Emanuele Boaretto, ideatore e progettista della struttura. – Y-40 scuola e palestra subacquea, opera architettonica aperta non solo alle attività sportive del mondo acquatico, ma anche a mostre, a conferenze, a concerti oltre che ad attività didattiche e scientifiche. A riguardo, una conferma della validità e lungimiranza del nostro progetto ci è stata data dall’interesse dimostrato dai più prestigiosi centri di ricerca nazionali, che proprio a Y-40 inizieranno a svolgere progetti di ricerca sulla medicina e sulla fisiologia dell’immersione».
Comunicato Stampa