RHINOS MILANO 61
CRUSADERS CAGLIARI 06
1° tempo (34- 06) Marcatore Crusaders: Td Domenico Bressanello pass Matteo Marceddu
2° tempo (27 – 00):
SOLO CHI NON SCENDE SU UN CAMPO DA GIOCO NON PERDE MAI!
MILANO – Stadio Comunale di Pero. Sono polveri pesanti quelle che a Milano hanno imbrattato le casacche rosso argento. Scuoterle e poi lavarle sembra il modo più sicuro per dimenticarle. L’ideale però sarebbe lasciare qualche granello intarsiato, come ricordo di una sfida che farà maturare un collettivo comunque bello da vedersi perché unito e pronto a recepire con il giusto atteggiamento le reprimende del coaching staff. A dire il vero Luca Giraldi & C. sono abituati agli esordi infelici, figli ancestrali dell’inesperienza e del ritardo di preparazione. Come è pure matematico assistere ad una evoluzione del gioco che da qui sino alla fine del prossimo mese mostrerà dei miglioramenti tangibili.
E poi meritano una bella sviolinata anche i padroni di casa lombardi, quaranta rinoceronti piazzati bene atleticamente e fisicamente, seguiti da un team di allenatori numeroso e competente.
Vedersi davanti un apparato così immenso non deve aver comunque aiutato i “piccoli” crociati che però avevano cominciato bene gestendo al meglio il primo drive, portando a termine diversi down. Poi la sudditanza psicologica ha preso il sopravvento e per il team isolano sono state due ore di panico in un crescendo di errori macroscopici causati sia da un calo fisico e di concentrazione, sia da carenze sui fondamentali.
Non poteva sfuggire ad un processo bonario l’apparato difensivo, che non mettendo a punto diversi placcaggi, interpretando male gli assegnamenti e le coperture ha facilitato le incursioni locali, derivate da una impostazione corale dove le individualità raramente facevano la differenza.
Tra le poche note liete del pomeriggio, la buona prestazione offerta da Domenico Bressanello, autore dell’unico touchdown sardo, nella sua triplice veste di ricevitore, difensore e membro dello special team. Buone cose ha fatto vedere anche l’improvvisato qb Matteo Marceddu, segno che il ragazzo si adatta tranquillamente a più ruoli.
Quelle che notoriamente sono definite scoppole non lasciano mai il segno in casa Crusaders, anzi è dopo queste circostanze che la grande famiglia esce allo scoperto per incoraggiare gli sventurati di turno. E le parole pronunciate dal super atleta Matia Pisu non possono non far piacere: “Al di là del risultato volevo fare i complimenti ai giovani Crusaders dell’under 19 e ai loro coach; siete un bel gruppo e i risultati non tarderanno ad arrivare. E ricordate solo chi non scende su un campo da gioco non perde mai”!
LE SENSAZIONI DI LUCA GIRALDI E WALTER SERRA
Seppur abituato agli esordi traumatici, non deve essere stata comunque una bella sensazione. L’head coach Luca Giraldi ad un certo punto si è limitato a guardare l’andamento del match, senza proferire verbo: «Se non hai un minimo di inventiva, queste squadre così ben attrezzate ed avanti tecnicamente sono capaci di aprire qualsiasi buco». Pensare di vincere contro di loro era pura utopia: «Conosco i limiti della squadra – continua Giraldi – e sono giunto a Milano senza pretendere chissà che cosa dai ragazzi. Magari avrei preferito vedere maggiore concentrazione e ambizione, cosa che purtroppo non c’è stata, si poteva fare di più sicuramente».
VARESE IN VISTA Il 19 ottobre il gruppo si ritrova a Monte Claro per preparare il prossimo match di Varese contro gli Skorpions: «Dopo una gara del genere possiamo solamente migliorare. Già dal prossimo allenamento proporrò degli spunti da cui partire, subito dopo il match non mi andava di calcare la mano. Avrò modo di chiarire certi aspetti che non mi sono andati giù». Il capo allenatore sente il peso delle responsabilità, soprattutto dopo sconfitte di questa entità: «Ci sta ad essere arrabbiati e a pretendere di più – conclude Giraldi – forse dovevamo lavorare maggiormente su aspetti tecnici anziché tattici. Il gruppo c’è, dobbiamo lavorare sodo, miro a prestazioni più entusiasmanti di questa, forse dobbiamo anche trasformare in vincente la nostra mentalità».
Il suo collaboratore Walter Serra, responsabile offensive e defensive line, appare più morbido: «Gli uomini di linea non hanno sfigurato, quindi ho poco da recriminare. Quello che mancava era il timing tra la squadra, e poi non dimentichiamoci che il 60% degli atleti era la prima volta che metteva i piedi in campo per una partita. Da ex giocatore avevo una gran voglia di entrare in campo per dar loro una mano, era evidente il gap tecnico. Il football espresso dai Rhinos non era paticolarmente complesso, ma con questa impostazione hanno vinto l’edizione 2014 dell’under 16. Noi purtroppo latitavamo con i meccanismi. Lavoreremo su quelli e sicuramente mostreremo dei miglioramenti già dalla prossima gara. Contro questo tipo di squadre si ha sempre da imparare. Giocando contro i forti un giorno potrai vincere, giocando contro i deboli, oggi vinci ma domani perdi».
UFFICIO STAMPA CRUSADERS CAGLIARI