SAN VENDEMIANO (TV) – Tornano in corsa per la lotta al tumore al seno, senza questa volta guardare il cronometro, alcune atlete che lo scorso anno hanno animato la prima edizione della Corri in rosa. Domenica 22 novembre alle 10 in via De Gasperi a San Vendemiano (TV) per la partenza della seconda edizione della corsa riservata alle donne tra le oltre 6000 iscritte ci saranno anche la padovana, campionessa mondiale master, già colpita dal tumore, Nadia Dandolo e la pesarese, in forza all’Atletica Silca Conegliano, già vincitrice della Treviso Marathon, Laura Giordano. Accanto a loro anche le giovani compagne di squadra di quest’ultima, l’azzurra finalista negli 800 ai campionati europei juniores della scorsa estate, Irene Vian, Elisabetta Colbertaldo, specialista delle siepi, altre atlete Silca ed ex atlete dell’atletica coneglianese, come Anastasia Danchinova.
SILVIA MARANGONI A fare da madrina e da testimonial un’altra grande campionessa di spessore, l’opitergina Silvia Marangoni, 11 volte campionessa mondiale di pattinaggio a rotelle, specialità inline. Accanto alle “donne” comuni, non sono volute mancare le atlete che hanno scritto pagine importanti di sport. Davvero, in tantissime, vogliono fare parte di questa manifestazione solidale: parte del ricavato sarà infatti devoluto all’associazione Fiorot di San Fior per la lotta al tumore al seno.
NADIA DANDOLO Particolarmente coinvolta, per aver provato sulla sua pelle l’esperienza di due tumori e una recidiva, Nadia Dandolo, ex atleta nazionale di livello assoluto, medaglia d’argento ai Giochi del Mediterraneo nei 3000 e argento ai mondiali di cross a squadre a inizio anni Novanta. «Nel 2005 mi sono ammalata di tumore al seno», commenta la 53enne di Borgoricco, «nel giro di poco più di un anno ho però avuto una recidiva. Due anni dopo ho scoperto di avere un altro tipo di tumore. Voglio essere presente anche in questa seconda edizione della Corri in Rosa perché credo che questa corsa di donne per le donne sia importante per dare consapevolezza, per dare forza, per dare speranza. Non posso negare che sia stata dura, durissima. Non solo per la chemioterapia ma anche per la decina di interventi chirurgici subiti. Posso dire però che appena mi sono sentita meglio, ho subito iniziato a muovermi. Certo, non a correre, ma a camminare. E già il movimento mi ha fatto sentire bene, non solo fisicamente ma anche moralmente. Quindi lo sport, il sano movimento all’aria aperta, in compagnia, fa bene. Alle donne voglio di avere cura di loro stesse anche nel campo della prevenzione. Oggi come oggi la prevenzione può davvero salvarti la vita. A chi sta lottando contro un tumore voglio dire di non arrendersi, di cercare la forza dentro se stesse. Di tenere duro».
DOLORE E SPERANZA Nella lotta contro il male c’è anche chi, purtroppo, non ce l’ha fatta, come l’insegnante dell’Isiss Da Collo di Conegliano, Laura Segato, deceduta proprio a causa del cancro. Per ricordarla è nato un gruppo che parteciperà alla corsa. Ma l’evento vuole essere anche un momento di speranza e convivialità. Due i percorsi, di 5 e 10 km, che le “donne in rosa” potranno percorrere. Quello più breve porterà le partecipanti verso Cosniga, poi fino al confine con San Fior, prima del rientro in via Roma e dunque all’arrivo. Coloro invece che sceglieranno i 10 chilometri da via Roma proseguiranno verso i Gai, poi in Calpena e, dopo il giro dietro Villa Lippomano, torneranno a S. Vendemiano.
Treviso Marathon – Ufficio Stampa e Comunicazione