CAMPIONATO ITALIANO UNDER 19 GIRONE D WEEK 8
CRUSADERS CAGLIARI 00
SKORPIONS VARESE 42
1° tempo (00- 28) Marcatori: Td Dylan Auriemma run; trasformazione da 2 pt di Giuseppe Giambra. Td Giuseppe Giambra run; trasformazione da 2 pt di Giuseppe Giambra. Td Dylan Auriemma run; trasformazione da 2 pt di Giuseppe Giambra. Td Dylan Auriemma run.
2° tempo (00 – 14): Td Simone Magnarelli pass Giuseppe Giambra; ; trasformazione da 2 pt di Giuseppe Giambra. Tg Giuseppe Giambra pass Dylan Auriemma.
DIVENTA ESSENZIALE PROSEGUIRE CON LA SENIOR
Scorpioni più deboli delle irraggiungibili milanesi, ma lontani ancora mille miglia per i fanalini di coda. Fallisce impietosamente il tentativo dei sardi di portare a casa la prima vittoria stagionale e purtroppo non si avvera neppure il desiderio di realizzare davanti al proprio pubblico almeno un touchdown. Troppo forti gli avversari, anche se sicuramente la compagine rosso argento ha avuto più spazi a disposizione per esprimere la mole di lavoro sviluppata con tanto ardore da parte del coaching staff. Tanto per cambiare gli esiti del kick off sono stati devastanti. Stavolta i padroni di casa consegnano palla e segnatura in seguito ad un fumble: un’altra di quelle docce fredde che minano inesorabilmente la lucidità tattica. Non prima di aver fallito clamorosamente la fase del riaggancio con una serie di drive che hanno avvicinato i locali ad appena 20 iarde dalla end zone. A quel punto non sono bastati altri quattro down per accorciare le distanze.
Poi il tracollo può avere inizio con altre due mete ideate e condotte sul sintetico di Monteclaro dal duo varesino Auriemma – Giambra bravo a correre fino in fondo, il primo, e a ottimizzare il raccolto, l’altro. Sul ventidue a zero per gli ospiti altro piccolo acuto crociato con Nicholas Usai che dopo aver ricoperto un fumble s’invola fino a 25 iarde dalla meta. Ma anche in quella circostanza il muro ospite diventa invalicabile. Le strigliate dell’head coach Luca Giraldi e dei suoi collaboratori rigenerano parzialmente gli animi dei cagliaritani che se non altro per il terzo quarto mantengono invariato il punteggio. Purtroppo deve fare gli straordinari il medico Elisabetta Marongiu. Alla fine della contesa saranno tre i giocatori autoctoni costretti ad abdicare per infortunio: Francesco Lampis, Gabriele Ruggeri e Preet Saini. Con l’infermeria in piena attività, i sopravvissuti accusano il peso delle responsabilità e nell’ultimo quarto cedono di nuovo ai lombardi che realizzano altri quattordici punti.
RIVELAZIONI DAGLI SPOGLIATOI
Luca Giraldi: (head coach Crusaders) “L’approccio alla gara è stato devastante. Nei primi due quarti la difesa ha giocato male, nonostante gli Skorpions abbiamo messo in pratica il gioco che ci aspettavamo. Le opportunità sono state varie per fare bene e le abbiamo fallite.
Dopo la ripresa le cose si sono messe meglio. E proprio da questa porzione di gara mi sono reso conto che alcuni ragazzi sono migliorati sotto diversi punti di vista. Ma poco rilevanti al fine di conseguire un risultato un po’ più decente. Il 42 a 0 finale è troppo pesante per reputarmi soddisfatto.
Gli avversari sono stati più forti di noi e anche maggiormente esperti, ma decisamente più abbordabili di Seamens e Rhinos. Per i miei gusti stiamo facendo registrare troppi infortuni, questi ragazzi sembrano fatti di burro; lo dico in continuazione, sembra una maledizione. Però ritengo che molto dipenda dalla tecnica posseduta e che per me è elemento fondamentale per camuffare certe lacune e consente di farsi meno male. Faccio alcuni esempi: il modo di correre, l’impatto col blocco o l’andare ad eseguire un placcaggio; tutte cose che eseguite bene fanno diminuire i rischi di infortunio. Il bollettino medico odierno parla chiaro: tre giocatori non sono potuti rientrare in campo; non possiamo permettercelo”.
Walter Serra: (offence coordinator Crusaders)“Abbiamo visto margini di miglioramento su tutti i fronti. Purtroppo stiamo facendo i conti con un numero esagerato di infortuni. Ma la nostra mente è proiettata al futuro, nella speranza che gran parte di questi ragazzi continuino ad allenarsi con la Senior. Solo così potranno acquisire le basi necessarie per affrontare, chi avrà ancora l’età, il prossimo campionato di under 19. Non mi stancherò mai di ricordare che gran parte degli avversari affrontati in questo campionato giocano almeno da cinque anni. I nostri “vecchi” hanno soltanto tre anni di gavetta alle spalle, e la stragrande maggioranza ha incominciato da pochi mesi. Ora sta a noi allenatori monitorarli attentamente anche nel loro percorso con la prima squadra.
Stefano Murgia: (difensive coordinator) “Faccio i complimenti ai ragazzi che hanno affrontato una stagione durissima durante la quale, ne sono convinto, hanno dato tutto. Le difficoltà iniziali sono state parecchie; specie quando non si riusciva trovare un campo per gli allenamenti. Il tempo per dedicarsi ad una maggiore applicazione è stato davvero poco, visto che gran parte di loro hanno cominciato a settembre. A causa degli infortuni, molti atleti hanno dovuto fare triplo e quadruplo ruolo. A fine gara mi hanno confidato di essersi divertiti nel secondo tempo, cioè in quella fase di gara dove abbiamo lottato maggiormente. Se continuassero ad allenarsi con noi, in prima squadra, l’anno prossimo ci divertiremmo di più e i risultati arriveranno. Spero vivamente che il discorso continui e non rimanga una storia a sé”.
Lorenzo Atzeni (LB Crusaders): “Siamo entrati in campo con la convinzione di fare meglio. Nei primi due quarti la nostra condotta ha lasciato molto a desiderare, però nel secondo tempo, tirando fuori gli attributi, abbiamo giocato meglio. Per essere stata la mia seconda esperienza in una squadra giovanile, penso che sia andata abbastanza bene, e poi questo sport mi piace tantissimo, per ogni sua sfaccettatura. L’ultima partita di campionato sarà quella che mi resterà maggiormente impressa delle sei totali disputate, forse perché era quella più alla nostra portata e ci abbiamo creduto di più”.
Stefano Spedicato (WR Crusaders): “A causa dell’infortunio occorso a Francesco Lampis ho dovuto sostituirlo nel ruolo di TE. Sinceramente ammetto di essermi trovato molto bene; mi piace lottare per non subire i blocchi, anche se fisicamente sono più portato ad essere un ricevitore. Gli Skorpions visti oggi non erano irresistibili, ma noi, dopo tutte le sconfitte accumulate, forse non avevamo lo stato d’animo giusto. Siamo entrati in campo con la testa altrove, ed è soprattutto sotto questo aspetto che dobbiamo migliorare. Continuerò a dare il massimo perché vorrei diventare più “cattivo” sia mentalmente, sia fisicamente. Contro gli Skorpions mi sono divertito tanto, così come nella gara di ritorno con i Seamen. Penso che aver incontrato soprattutto questi ultimi, abbia accresciuto il mio bagaglio di esperienza. Continuerò il mio percorso cercando di metterci il 100%”.
UFFICIO STAMPA CRUSADERS CAGLIARI