REDAZIONE – Buone notizie per lo sport italiano. Il Governo ha infatti stanziato 100 milioni di euro per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie delle città italiane (20 milioni nel 2015, 50 milioni di euro nel 2016 e 30 milioni di euro nel 2017). La cifra sarà gestita attraverso una cabina di regia a Palazzo Chigi ma di concerto con il Comitato Olimpico Italiano presieduto da Giovanni Malagò. Nello specifico, nonostante il momento di forte crisi economica, è stato realizzato quindi un provvedimento “sulla carta” fondamentale per lo sport italiano in grande crisi per quanto concerne l’impiantistica sportiva, il decreto legge: “Misure urgenti per interventi nel territorio”.
L’ART 15 DECRETO LEGGE N.185/2015: “Misure urgenti per la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane”. Finalmente ci si è resi conto che, ormai, era giunto il momento di effettuare un intervento radicale per migliorare la salute dello sport ed in particolare ci si è accorti che ciò doveva avvenire dalla base. Questo è in sostanza il principio che sta alla base di questo provvedimento, e in particolare della parte che riguarda lo sport. L’art. 15 evidenzia, infatti, che proprio per potenziare l’attività sportiva agonistica è necessario potenziare le strutture in zone svantaggiate e periferiche. Questo, al fine, tra le altre cose, di sviluppare la cultura dello sport, rimuovere gli squilibri economico-sociali ed incrementare la sicurezza urbana. E’ data altresì la possibilità alle associazioni senza scopo di lucro di presentare progetti preliminari con piani di fattibilità economico – finanziaria al Comune di appartenenza, per la realizzazione, riqualificazione, ammodernamento degli impianti o dell’impianto. Con il riconoscimento “dell’interesse pubblico” del progetto le stesse potranno avere in gestione gratuita l’impianto stesso. Con facilitazioni ed agevolazione per le forniture di energia e gas.
IL “FONDO SPORT E PERIFERIE”. LE FINALITA’ Tale fondo è stato istituito sullo stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per poi essere trasferito al CONI al fine di operare un controllo sullo stato degli impianti sportivi esistenti su tutto il territorio nazionale; per realizzare e rigenerare quegli impianti che si trovano in aree svantaggiate e periferiche del paese; per completare ed adeguare gli impianti esistenti con destinazione nazionale ed internazionale – il tutto – con procedure semplificate.
CANDIDATURA ROMA 2024 Non ultima la finalità di sostenere la candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024. E’ assolutamente fondamentale ed essenziale operare sugli impianti sportivi di ogni grado e livello proprio per tentare di raggiungere tale obiettivo. Ciò perché è noto ed evidente come tale carenza sia assoluta in Italia e come gli interventi da realizzare siano molteplici e radicali. Il piano operativo è complesso ed oneroso, ma, necessario per presentare una candidatura credibile e concorrenziale.
IL COMPITO DEL CONI Il CONI dovrà poi presentare, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, un piano per i primi interventi urgenti ed uno pluriennale per verificare la copertura economica e le specifiche finalità. Con una relazione sull’utilizzo dei fondi assegnati e sullo strato dei lavori.
Avv. Michela Chiarini