Regular Season A1 Stagione 2015 – 2016

HC MILANO QUANTA – CUS VERONA 5-3

(Primo Tempo 0-1)
RETI Milano: 3′ st Banchero E, 7′ st Tomasello G, 13′ st Delfino A, 14′ st Belcastro B, 24′ st Carrer S, 24′ st Rigoni F.

MILANO – L’HC Milano Quanta si ripete: come all’andata, infatti, i ragazzi di Varotto si impongono sul Verona, sfornando 5 reti, tutte nella ripresa. Il risultato finale premia la grinta dei rossoblu che davanti al pubblico di casa chiudono i conti con il Verona nei secondi finali del match, fissando il punteggio sul 5-3.

PRIMO TEMPO Dopo un avvio tirato è il Milano a prendere l’iniziativa in pista, creando svariate occasioni, tutte neutralizzate dalla difesa scaligera. Il punteggio si sblocca al 16′ a favore degli ospiti, abili a sfruttare una ripartenza su un disco perso dai meneghini. Si va a riposo sull’1-0, risultato che va stretto ai padroni di casa, vista la mole di gioco prodotta.

LA RIPRESA Dopo nemmeno 60 secondi arriva il raddoppio gialloblu in powerplay, ad opera di Frizzera, è la rete del 2-0. Il Milano però non demorde. A riaprire i giochi è capitan Banchero, in penalty killing. Strepitosa la sua progressione in pista. Sempre in inferiorità numerica arriva la rete del pareggio, siglata da Tomasello, con un tiro sotto l’incrocio. Con il passare dei minuti sono i rossoblu a creare azioni e gioco, costringendo di fatto il Verona ad arretrare in difesa. Al 13′ arriva il sorpasso meneghino, con Delfino, servito da Testa. Gli ultimi 60 secondi sembrano durate un’eternità: se il Verona accorcia portandosi sul 4-3 con Carrer, ci pensa Fabio Rigoni a chiudere i conti insaccando a porta vuota la quinta ed ultima rete.

IL COMMENTO DI LUCA RIGONI A dar voce allo spogliatoio rossoblu è Luca Rigoni, bandiera del Milano. «Siamo scesi in pista con la giusta mentalità. La gara con il Verona è un punto di partenza: il lavoro da fare è ancora molto, da qui in avanti si può solo migliorare. Indipendentemente dalla posizione che occuperemo in classifica a fine stagione siamo un pericolo per gli altri, una mina vagante. Per il futuro dovremo cercare di essere più cinici sottoporta».

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