di Avv. Michela Chiarini
ROMA – Il Parlamento ha approvato il disegno di legge n.1871 che consente il tesseramento dei giovani atleti stranieri, che risiedono in Italia almeno dal compimento dei 10 anni, da parte delle Federazioni Italiane colmando così un ‘vuoto’ legislativo in ambito sportivo.
PROBLEMA DA SUPERARE: Le Federazioni Italiane sotto l’egida del CONI fino ad oggi non potevano tesserare giovani non in possesso della cittadinanza italiana, perché stranieri, nel momento del passaggio dall’attività sportiva di base a quella agonistica. Alcuni anni fa alcune Federazioni cercarono di ovviare a questa situazione: pugilato, hokey, cricket, discipline che considerano a tutti gli effetti già italiani giocatori di origine stranieri.Tali Federazioni, in particolare quella del cricket, hanno ottenuto grandi risultati in varie competizioni internazionali, soprattutto campionati europei: nazionale under 15 e nazionale maggiore.
IL DISEGNO DI LEGGE N. 1871: esso indica in modo molto semplice e, nel merito, ciò che da ora in poi sarà consentito ai giovani atleti del futuro. Ciò, saranno i ragazzi nati in Italia, da cittadini stranieri. Il provvedimento è intitolato: “Disposizioni per favorire l’integrazione sociale dei minori stranieri residenti in Italia mediante l’ammissione nelle società sportive appartenenti alle federazioni nazionali, alle discipline associate o agli enti di promozione sportiva” ed è composto da due articoli. Nella prima parte si evidenzia come i minori di anni diciotto non cittadini italiani, ma, che risultino regolarmente residenti nel territorio italiano almeno dal compimento del decimo anno di età, possano essere tesserati da società sportive appartenenti alle federazioni nazionali o alle discipline associate o presso associazioni ed enti di promozione sportiva con le stesse procedure previste per il tesseramento dei cittadini italiani. Questo non attribuisce una vera e propria cittadinanza. Tuttavia, tale tesseramento, in ogni caso, resta valido, dopo il compimento del diciottesimo anno di età, fino al completamento delle procedure per l’acquisizione della cittadinanza italiana per coloro che lo hanno richiesto e che ne hanno i presupposti.