di Max Cavallaro
MILANO – «Vai Paolino vai… vai… vai…» Dolore. Il momento è di quelli tristi, bui. Riflessioni, pensieri. Emozioni. Vortice di sentimenti. Cordoglio. Il calcio non è solo un pallone. E nella giornata della sua scomparsa, il ricordo di questa frase dell’imitazione geniale fatta anni fa da Teo Teocoli, strappa un tiepido sorriso in un momento, questo, di lutto per il calcio Italiano in genere ma anche ed in particolare, per quello giovanile. Fermo immagine. Rewind.
NON SOLO Cesare Maldini non è da ricordare solo per essere stato giocatore di Triestina, sopratutto Milan e Torino, e sportivo dal palmares da calciatore straordinario con 4 scudetti vinti e una coppa campioni conquistata o per il fatto che sempre da atleta, ha vestito la maglia azzurra 12 volte, o ancora per essere stato Commissario tecnico della nazionale maggiore per il mondiale del 1998, ma anche vice di Bearzot nel trionfo del 1982, per noi di SportSmall.it che amiamo e seguiamo sopratutto le discipline giovanili, il papà di Paolo Maldini, rimarrà una leggenda come allenatore della Nazionale Under 21.
DA ALLENATORE DELL’UNDER 21 Con i giovani Azzurri il Ct ha conquistato per tre edizioni consecutive l’Europeo (’92, ’94, ’96). Un risultato straordinario in questo ambito, un exploit che portò in quella prima metà deglia anni ’90, il movimento del calcio giovanile azzurro a livelli altissimi, per risultati e continuità degli stessi. In quel periodo Cesare Maldini, diventò un vero simbolo per quell’Italia, che media e opinione pubblica spinsero verso la panchina della nazionale maggiore.
IL LASCITO Di Cesare Maldini, rimarrà il solco che ha segnato come Ct di una nazionale giovanile. Un esempio da seguire per i futuri allenatori, che ogni volta si troveranno a misurarsi oltre che con gli avversari, anche con quei tre campionati europei vinti consecutivamente. Maldini, ha avuto buon occhio clinico e lungimirante, selezionando di volta in volta calciatori che poi, hanno segnato la storia del calcio Italiano…