LOCRI – Archiviazione delle indagini. E’ quello che ha chiesto la procura di Locri in relazione alle minacce subite lo scorso dicembre dalla squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri per le quali l’ex presidente Ferdinando Armeni aveva annunciato il ritiro. Come riferisce Tgcom24.it, per il Pubblico Ministero Luigi D’Alessio, si è trattato di una montatura, non ci sarebbe nulla di riconducibile alla criminalità e i bigliettini intimidatori denunciati sarebbero stati costruiti in casa. Per questo il caso è stato chiuso.
LA VICENDA All’ex numero 1 Armeni erano stati recapitati biglietti anonimi con frasi intimidatorie e inviti a lasciare e chiudere l’Asd Sporting Locri, rivolti anche ai suoi familiari e ad altri dirigenti. Armeni aveva trovato l’ultimo messaggio sul cruscotto della sua auto a cui era stata anche forata una gomma. La squadra aveva deciso di ritirarsi dal campionato salvo poi continuare a giocare anche grazie al passaggio di proprietà a Vittorio Zadotti.
LE PAROLE DI ARMENI Armeni sul proprio profilo Facebook ha sottolineato che nessuno di noi aveva mai parlato di mafia e che l’unica realtà era quella delle minacce ricevute. Armeni ha poi aggiunto che tra la mafia e l’autoproduzione c’è di mezzo una marea di possibilità, specificando di non capire perché se non è stata la malavita per forza deve essere autoproduzione.