CAMPIONATO ITALIANO II DIVISIONE GIRONE A WEEK 06
CRUSADERS CAGLIARI 12
SKORPIONS VARESE 06
1° tempo (06 – 00)
Marcatori: Td Andrea Lianas run
2° tempo (06 – 06): Td Dylan Auriemma pass Omar Passera (Sko); Td Sergio Andrea Meloni run (Cru)
GLI EPISODI SEGNANO UNA GARA EQUILIBRATA
Gli alti costi delle trasferte incidono non solo nel budget del team cagliaritano. Anche la compagine lombarda si presenta in via Cadello con ventuno giocatori e già questo conforta se si pensa ai diversi infortuni fatti registrare nel team isolano. Pochi ma buoni però gli scorpioni che saggiano il manto erboso provando inizialmente sia le azioni su corsa, sia quelle con i lanci. Si fa notare da subito Emanuele Mascelli che prova a scorrazzare tra una side line e l’altra ma senza impensierire più di tanto. I padroni di casa rispondono con le iniziative del qb Simone Moccia. Nel primo quarto si registrano anche gli intercetti di Stefano Murgia da una parte e di Stefano Granelli dall’altra. Sostanzialmente si assiste ad una fase dove le difese sembrano controllare con oculatezza qualsiasi iniziativa. Quindi si spera negli episodi affinché la situazione si sblocchi. E nel bel mezzo del secondo quarto un fumble degli ospiti consente ad Andrea Lianas di rinverdire i fasti di quando, più giovane, galoppava indisturbato verso i territori altrui. Circa quaranta iarde di corsa gli consentono di portare in vantaggio i Crusaders. Max Mandas fallisce il calcio che avrebbe generato il punto suppletivo. Fino al meritato riposo non succede più niente di importante.
In avvio di ripresa la pressione dei varesini si fa più costante e un lungo possesso palla, irrobustito a base di corse viene legittimato con il td del pareggio di Dylan Auriemma che ottimizza lo spunto di Omar Passera. Anche loro però non riescono a finalizzare. I rosso argento sembrano aver perduto mordente e gli avversari continuano a impegnare la difesa con le scorribande di Emanuele Mascelli e Stefano Granelli. Importunato dal vento il qb autoctono Sergio Andrea Meloni lancia palle corte e tese alternando anche spioventi lunghi e profondi ma sia Matia Pisu, sia Luca Puddu non si trovano nelle condizioni adatte per sfruttarli. Davanti a questa situazione dove però spiccano per i turn over sia Gianluca Barabino, sia Bonifacio Ruggiu, è un’altra situazione lampo che decide il match. Uno snap non perfettamente riuscito provoca un fumble in cui l’ovale paradossalmente rotola spensierato nel tratto di campo in cui Sam Meloni con un ingente quantitativo di freddezza addosso ne viene in possesso, cedendola subito allo smarcato Matia Pisu che si porta ad una iarda dalla meta. A quel punto per lo stesso intramontabile qb è un gioco tuffarsi sulla linea difensiva e riportare in vantaggio la sua squadra. Si tenta di nuovo il calcio ma lo spunto di Max Mandas viene respinto.
Gli ultimi cinque minuti di gioco sembrano non passare mai. La retroguardia isolana è concentratissima a non dar più la precedenza ad alcun scorpione. Giuseppe Fiorito e Tim Tobin sembrano imbizzarriti, urlano a squarciagola; i crociati danno segnali di intesa e di conforto. Quando il quarto down lombardo si spegne irrimediabilmente, all’attacco locale non resta che inginocchiarsi e archiviare così il secondo successo stagionale.
GIUSEPPE FIORITO NON NASCONDE L’ENTUSIASMO
“Più che della tecnica è la vittoria del carattere e del cuore”. L’head coach Giuseppe Fiorito non sta più nella pelle, nonostante gli infortuni e un’avversaria tosta, sono arrivati due punti importanti. “Ci tenevamo molto e volevamo ottenerli a tutti i costi. Siamo capaci di battere squadre più forti di noi, evidentemente”.
Ma non è stato facile
Gli Skorpions sono una buonissima squadra e siamo felici di averli battuti.
Analizziamo i reparti
Buona la condotta della difesa, quasi sempre sugli scudi nel corso del campionato. L’attacco sta crescendo e crescerà ancora con l’aiuto di Tim Tobin che ci dà un amano negli allenamenti. É grazie a lui se ragazzi hanno preso più fiducia e le vittorie aiutano al morale. Tobin ci chiedeva quanto volevamo vincere questa partita e gliel’abbiamo dimostrato.
Per il resto che cosa ti ha colpito in questa sfida?
Eccellente la pressione sui lanci da parte della nostra difesa. Sui passaggi abbiamo lavorato molto bene, quattro turnover non sono pochi. Sulle corse si è sofferto molto perché loro hanno una linea pesante, dei buoni runner, qualche chilo glielo lasciamo in linea. Ogni azione, ogni corsa se la sono dovuta sudare. I placcaggi di Alessandro Ortu, Andrea Antonino e Davide Cappai di sicuro gli han sentiti.
Soffiava un’arietta di non poco conto in campo
Il vento pensavo incidesse un po’ di più, invece così non è stato. Mi è piaciuto che chi è entrato in campo al posto degli assenti non abbia fatto sentire la differenza. Le mie aspettative sono sempre alte da parte di chiunque giochi. Devono mantenere quello standard che io richiedo ad inizio gara.
Che dire di Sergio Andrea Meloni?
Se il vino è buono invecchia bene.
GENERAZIONI DI FENOMENI
Sergio Andrea Meloni (Qb Crusaders). “Non ho risolto io la partita. I meriti sono al 90% di Matia Pisu e di tutta la squadra. A superare quella linea non c’ero solo io ma tutti quelli che componevano il roster. La gara secondo me è stata decisa dal vento, dipendeva tutto dal punto del campo in cui ti trovavi e allora dovevi decidere se correre o lanciare troppo corto. Quella degli Skorpions è squadra ben organizzata, pesante e forte fisicamente. Noi abbiamo cercato di superarli maggiormente sulla parte tecnica. In generale è stata una gara equilibrata, fortunatamente degli eventi hanno portato l’ago della bilancia dalla nostra parte”.
Andrea Lianas (Tackle Crusaders): “Mi sentivo abbastanza fiacco perché reduce da una brutta gastroenterite ed ho potuto allenarmi solamente il giorno prima. Nonostante tutto credo di essermi meritato comunque la sufficienza, specie quando recuperando il fumble ho pensato solo a correre e a regalare i primi sei punti alla mia squadra. Nel complesso tutti abbiamo giocato bene, la vittoria è stata collettiva e non frutto delle individualità. Lo dimostra il rendimento sopra le righe riscontrato da tutti i reparti. Abbiamo sconfitto una formazione che aveva dei bloccatori che pian, piano hanno preso fiducia. Quando hanno constatato che con i lanci non si stavano esprimendo al meglio, hanno cominciato a correre. A noi il merito di essere riusciti a bloccarli nel momento cruciale della partita. Visto il potenziale che abbiamo, dobbiamo puntare a vincere anche le altre gare perché il nostro livello è questo e ce la possiamo giocare con tutti. Penso che Tim Tobin sia un grandissimo allenatore sotto tutti gli aspetti. Sa spiegare bene il gioco in maniera semplice e divertendo; penso che questa sia una grande virtù che rientra nella professionalità e competenza di una persona. Dedico questa vittoria a tutti i miei compagni che hanno svolto il loro lavoro, soprattutto alle linee che hanno dato il tempo ai qb di poter lanciare. Insomma è un successo tutto da godere”.
Paul Frick (Defensive end Crusaders): “Sono molto affezionato alla squadra e visto che mi trovavo a Cagliari per qualche giorno, mi hanno dato questa opportunità. Avendo la nazionalità italiana, ho fatto la visita medica e sono riuscito a scendere in campo, credo per l’ultima volta della mia vita. Fisicamente ne ho risentito, il mio corpo non è più abituato a prendere colpi e ora sono dolorante all’inguine. D’altronde gli scatti non sono esercizi che solitamente di fanno seduti dietro una scrivania. Le sensazioni sono state belle, soprattutto per aver riportato un risultato positivo. Il return sul fumble è stato essenziale nell’economia della vittoria perché quando regna l’equilibrio, a volte serve un pizzico di fortuna, come gli Skorpions l’hanno avuto nel match di andata a quanto mi hanno raccontato. Poi anche Sergio Andra è riuscito a recuperare palla in uno snap un po’ lungo e a fare un lancio. A volte dal niente riesci a creare qualcosa. Quanto al mio connazionale Tim Tobin posso dire che è un uomo molto positivo. Il fatto che viaggi in tutto il mondo gli consente di vedere le realtà del Football nelle loro diversità. Non ha la pretesa di riscontrare il football che si gioca da noi; elargisce ottimi consigli che i ragazzi stanno raccogliendo bene”.
Bonifacio Ruggiu (Defensive end Crusaders): “Ringrazio l’head coach Fiorito per la fiducia che mi sta dando. Per me è il primo anno da difensore e sto cercando di apprendere il più possibile dai nuovi allenatori e soprattutto da Tim Tobin. Ho cercato di essere molto più intelligente nel fare determinate cose e poi sto crescendo nei placcaggi. I due sack e i due fumble sono frutto degli allenamenti che il coaching staff ha creato per noi. Avrei dovuto avere maggiore disciplina sotto altre determinate cose. Per il resto la gara è stata molto combattuta, siamo stati tutti bravissimi, dobbiamo continuare così, allenarci sempre di più e migliorare sempre. Restare fermi fino al 15 maggio non è un male perché nell’arco di questo tempo ci sarà una crescita maggiore e avremo maggiore consapevolezza degli errori commessi e assopiremo tutti i problemi che ruotano attorno ad essi”.
Da Comunicato Uff Stampa
Crusaders