COLOGNO MONZESE – Mercoledì 4 maggio 2016, ospite del programma “Premium Champions”, l’amministratore delegato della Juventus Giuseppe Marotta ha dichiarato: «Un po’ di sofferenza c’è, a vedere le semifinali di Champions: volevamo esserci noi, ma sono le leggi del calcio e vanno accettate. La Champions è un torneo, non un campionato: in un campionato i valori assoluti emergono, in Champions incidono altri dettagli, come un’espulsione, un campo sfavorevole o un infortunio. Certamente il finale con il Siviglia e quello con il Bayern sono le immagini più di sconforto della nostra Champions. Credo che la Juventus valga assolutamente l’Atletico che quest’anno va a giocarsi la finale: siamo a un livello ottimo e complice il fatto che alcune squadre siano in involuzione, Barcellona e Bayern a esempio, sono sicuro che avremmo potuto giocarcela fino in fondo.
Gli errori arbitrali? Non siamo stati eliminati solo per la non brillante prova dell’arbitro a Monaco, anche se la componente arbitrale ha giocato certamente un ruolo complementare nel nostro destino. Ma fa parte del gioco e, guarda caso, anche il mio amico Rummenigge oggi ha parlato dell’arbitro come feci io in occasione della sfida contro di loro.
Mercato? Bisogna mixare la squadra con giovani e esperti e magari mantenendo una matrice italiana. C’è anche da dire che il livello raggiunto è alto e non è facile migliorare, ma si può. I nostri competitor oggi sia chiamano Barcellona, Real Madrid, Psg: non è facile andare sul mercato e migliorare il già molto alto livello qualitativo. Il City ci ha chiesto informazioni su Pogba già l’anno scorso, ma noi abbiamo risposto che non lo volevamo cedere. Insieme a Dybala non nascondo che è il più richiesto: hanno qualità ed è normale che le big europee li tengano d’occhio. Ma la Juve vuole tenere i suoi campioni: abbiamo ceduto Zidane in passato, l’anno scorso Vidal, ma certe volte bisogna fare scelte diverse e su Pogba posso dire che questo momento non è ancora arrivato. Le voci sulla percentuale a Raiola per
Pogba? Siccome Pogba non è sul mercato non ci siamo posti problemi sull’eventuale percentuale agli agenti: noi Paul ce lo vogliamo tenere molto stretto ancora per molti anni.
Morata? Ribadisco che lui ha espresso la volontà di rimanere da noi: nelle prossime settimane dobbiamo arrivare assolutamente a una conclusione. In caso negativo, dovremo muoverci su eventuali sostituti. Ma preferisco non anticipare quali siano le nostre mosse: Florentino Perez è un grande presidente e sa sicuramente cosa deve fare, ma magari andremo a trattare Morata in un contesto più ampio, che possa coinvolgere altre situazioni…
Isco? È un ottimo giocatore, ma credo che il Real se lo terrà molto stretto.
Il rinnovo di Allegri? Ci vedremo in questi giorni, di sicuro c’è il fatto che entrambe le posizioni sono di grande soddisfazione: troveremo sicuramente un accordo. Il suo gradimento dell’esperienza alla Juve è totale, come noi siamo orgogliosi e contenti di averlo: tutto il resto è un atto formale, l’importante è la consistenza del rapporto e il rapporto è splendido. Arriverà il momento in cui questo rapporto si concluderà, il calcio è fatto di cicli, ma siamo solo al terzo anno e ci sono ancora esperienze e traguardi da conseguire assieme.
Interessamento del City per Bonucci? È un ottimo giocatore, ma finora nessuno ci ha cercato: credo che abbia l’intenzione di chiudere la carriera con noi o comunque di rimanere qui ancora molti anni. È uno dei leader per le sue capacità calcistiche e per la sua personalità: per una squadra come la Juve è importante avere in rosa giocatori come lui.
Se c’è qualche possibilità che resti Cuadrado? È un giocatore che si è inserito bene: ci incontreremo con il Chelsea per capire quali sono le loro intenzioni, programmeremo l’incontro per le prossime settimane.
Andre Gomes? Non è vicino, ma è un giocatore importante e starebbe bene in un grande club.
Bernardo Silva? È un giocatore duttile, che si adatta a ricoprire diversi ruoli, però non l’abbiamo trattato. È ancora presto, le vere trattative cominceranno alla fine dei campionati.
Benatia o Mustafi per la difesa? Dico solo che il nostro obiettivo è trovare i nuovi Chiellini, i nuovi Barzagli, i nuovi Buffon: creare lo zoccolo duro di italiani. Lo abbiamo fatto con Rugani, ma non è facile. Lo abbiamo fatto anche con Evra, che non è italiano ma ha un grande carisma. Ormai l’appeal della Juventus è molto alto: qualche anno fa Di Natale, non me ne voglia Totò, ci ha rifiutato, mentre ora è difficile per un giocatore resisterci e questo deve essere un motivo di grande orgoglio per noi»
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