Focus: Milan-Inter 2-2
COLOGNO MONZESE – Domenica 20 novembre 2016, nel corso del programma Serie A Live in onda su Premium Sport, hanno parlato alcuni dei protagonisti della decima giornata del campionato di massima serie.
MILAN-INTER 2-2
(Primo Tempo 1-0)
RETI: Suso (M) al 42′ p.t.; Candreva (I) all’8′, Suso (M) al 13′, Perisic (I) al 47′ s.t.
VINCENZO MONTELLA: «Soddisfacente vedere gli avversari, con una squadra da Scudetto, esultare come se lo avessero vinto»
L’allenatore del Milan Vincenzo Montella dichiara: «Il presidente era un po’ amareggiato come noi per il pareggio finale, ma ha fatto i complimenti ai ragazzi e credo che se li siano meritati, per lo spirito che hanno messo in campo. Per loro mi dispiace molto, ma devono dormire sorridenti più degli avversari perché hanno trasmesso un grande spirito ai loro tifosi.
Pagato la scelta di chiuderci troppo? Non è che l’Inter stesse creando molto: a me è piaciuta la voglia di vincere della squadra. Perché aveva voglia di vincere, nonostante la paura iniziale. Potevamo anche chiudere la partita, ma alla fine avevamo speso tanto. Non dimentichiamoci che siamo una squadra molto giovane e qualche piccolo calo di tensione a volte puoi pagarlo. L’Inter non meritava di perdere, è vero, ma se avesse perso non si può dire che la vittoria sarebbe stata demeritata.
Il gol di Candreva? Perisic dà una spinta a Locatelli, se avesse fischiato non sarebbe stato sbagliato. Io comunque il bicchiere non è che lo vedo mezzo pieno, lo vedo proprio pieno: la classifica è bella e ci deve essere un pizzico di soddisfazione nel vedere gli avversari, che hanno costruito una squadra per vincere lo Scudetto, esultare al 92esimo come se lo avessero vinto».
STEFANO PIOLI: «Non siamo stati perfetti, ma ci abbiamo messo anima e cuore: non meritavamo di perdere»
L’allenatore dell’Inter Stefano Pioli dichiara: «Non credo che meritassimo la sconfitta, per la prestazione che abbiamo fatto. Ho visto tante cose positive, ma su tante altre dobbiamo ancora lavorare e migliorare. Ho cercato di dare equilibrio alla squadra, nel primo tempo abbiamo giocato solo noi, ma abbiamo concesso qualche ripartenza, sbagliando le marcature preventive. Non siamo stati perfetti, ma ci abbiamo messo cuore e anima ed è quello che avevo chiesto alla squadra.
Dove bisogna intervenire? Dobbiamo lavorare sulla compattezza, sia quando attacchiamo sia quando difendiamo. Mi è piaciuta la voglia di giocare la palla e aggredire l’avversario: dobbiamo avere un’unica idea e dei concetti precisi. Oltre alla voglia di fare, che stasera abbiamo messo in campo. Anche se a volte bisogna essere più cattivi sotto porta, dobbiamo avere voglia di andare sopra l’avversario e dobbiamo avere più equilibrio, come in occasione del primo gol.
Ritocchi a gennaio? Molto del miglioramento credo che passerà attraverso il mio lavoro: l’Inter ha ampi margini di miglioramento, siamo ancora lontani dalla posizione che deve occupare questa squadra in classifica. Sarà una rincorsa difficile ma il campionato è ancora lungo, dobbiamo pedalare forte.
La mia esultanza a fine partita? Metto tanta passione nel mio lavoro: forse sono arrivato all’Inter nel momento giusto della mia carriera e forse il pizzico di passione che da bambino avevo per questi colori mi hanno fatto reagire così.
Gabigol? Ha delle ottime qualità, sta lavorando bene e solamente lavorando così avrà delle possibilità».
ANTONIO CANDREVA: «Meritavamo di vincere, ma per come è andata il pareggio va bene»
Il centrocampista dell’Inter Antonio Candreva dichiara: «Da parte nostra è stato un bel derby: meritavamo la vittoria e per fortuna abbiamo raggiunto il pareggio: su due contropiede abbiamo preso due gol e non deve accadere, dobbiamo migliorare ma siamo sulla giusta direzione.
Noi siamo l’Inter, dobbiamo stare in alto ma per come è andata il pareggio va bene. Il nostro obiettivo è risalire la classifica. Se si è sentita la scossa Pioli? Direi di sì, la storia che abbiamo avuto uno screzio deve finire».
NEL PRE PARTITA, SILVIO BERLUSCONI: «Non credo sarà il mio ultimo derby»
Il presidente del Milan Silvio Berlusconi dichiara: «Se sarà il mio ultimo derby? Non credo».
NEL PRE PARTITA, ADRIANO GALLIANI: «Continuerò a venire allo stadio perché del Milan sarò sempre tifoso, come lo sono sempre stato»
L’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani dichiara: «Il presidente Berlusconi ha detto che non crede che questo sia il suo ultimo derby? Sapete che di questo argomento non parlo e poi non ho mai commentato le parole del presidente. Se sarà il mio ultimo non lo so, ma posso dirvi che continuerò a venire allo stadio perché rimarrò sempre tifoso, come lo sono stato prima.
Il progetto del Milan, giovane e italiano, va avanti anche a prescindere dal risultato di stasera. Ma se dovessimo vincere sarebbe una grande cosa, potremmo lanciarci verso posizioni che a inizio campionato non sognavamo nemmeno».
NEL PRE PARTITA, PIERO AUSILIO: «A gennaio no mercato faraonico, qui ci sono già top player»
Il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio dichiara: «A gennaio ci sarà il fair play finanziario e quindi da quei numeri non si srappa, quindi non è giusto parlare di mercato faraonico. Cercheremo di fare qualcosa, anche in uscita perché siamo tanti.
Per quanto riguarda i top player, sono convinto che in questa squadra già ce ne siano. Ma ci vuole pazienza e la giusta dose di lavoro. Questa partita non è l’ultimo treno Champions, ci sono ancora tante partite».
ATALANTA-ROMA 2-1
(Primo Tempo 0-1)
RETI: Perotti (R) su rigore al 40′ p.t.; Caldara (A) al 16′, Kessie (A) su rigore al 45′ s.t.
LUCIANO SPALLETTI: «Sconfitta pesante, quando si alza il livello di lotta commettiamo ingenuità»
L’allenatore della Roma Luciano Spalletti dichiara: «Il discorso è che, se smetti di giocare, gli avversari fanno il loro dovere e ti fanno gol. Nel primo tempo siamo scesi in campo bene, giocando la palla come dobbiamo fare, mentre nel secondo non l’abbiamo fatto e l’Atalanta è salita in cattedra riuscendo a ribaltare il risultato. Per noi è un risultato pesante, per loro una bella vittoria. Quando si alza il livello di lotta noi diventiamo meno bravi: o la gestiamo dal punto di vista tecnico, facendo il nostro calcio, oppure se il match si sposta sui duelli fisici noi abbassiamo la guardia.
Su questi aspetti si può lavorare, lo facciamo di già. La partita di oggi, e anche il nostro storico, dicono che quando un match diventa una mischia continua commettiamo qualche ingenuità di troppo. La responsabilità maggiore, quando una squadra non lotta, è dell’allenatore, perché è l’allenatore che durante la settimana ha il termometro della squadra. Dobbiamo accettare il risultato, perché il nostro non rendimento lo ha determinato.
Noi ridimensionati? In questo caso la partita ha raccontato che abbiamo fatto un passo indietro: è vero che abbiamo trovato una squadra in salute, ma se ci fossimo comportati bene l’avremmo gestita altrettanto bene.
Il rigore? Il colpetto c’è, anche se il giocatore poteva anche stare in piedi».
NEL PRE ARTITA, MAURO BALDISSONI: «Spalletti ha ragione, i rinnovi vanno meritati sul campo. Il nuovo stadio? Processo in fase molto avanzata»
Il direttore generale della Roma Mauro Baldissoni dichiara: «Spalletti ha detto che il rinnovo bisogna meritarselo con i risultati? Spalletti l’ha già detto molte volte questa cosa. È un messaggio che ha voluto dare alla squadra: i rinnovi si devono meritare in campo. Per restare alla Roma bisogna raggiungere qualcosa di concreto o comunque battersi fino alla fine per vincere. È un messaggio che vale per tutti, non ci sono problemi per proseguire insieme ma lui vuole che un rinnovo sia frutto del lavoro e dei risultati in campo.
Gomez obiettivo per gennaio? È un ottimo giocatore ma non commentiamo mai ipotesi di mercato durante le sessioni figuriamoci prima. Questa partita test per i nostri tifosi per togliere le barriere all’Olimpico? I nostri tifosi sia l’anno scorso che quest’anno in trasferta hanno dimostrato di partecipare alle partite non creando nessun problema, così come avviene in casa.
Il tema delle barriere deve essere affrontato al più presto, il concetto di barriera non deve piacere alla società civile, noi dobbiamo dare responsabilità al pubblico che deve dimostrare di essere in grado di rispettare le regole. Chi non le rispetta va escluso ma gli altri devono poter godere di uno spettacolo nelle migliori condizioni e oggi non è così perché le barriere occludono parte del campo. C’è la necessità di nuove infrastrutture per fornire un’immagine migliore e più attrattiva del nostro calcio.
Il legislatore proprio seguendo questo è intervenuto con una norma che facilitasse il processo di costruzione. Noi abbiamo utilizzato questa norma, il nostro processo è in fase molto avanzata dal punto di vista amministrativo, noi ci aspettiamo di vederlo portato a termine: abbiamo fatto tutto sotto il rispetto le leggi e delle delibere comunali. Ci auguriamo che sia un successo perché sarà il primo test reale dell’applicazione della legge Del Rio sugli stadi.
La promozione di Massara a direttore sportivo per guardare di più i nostri settori giovanili? Crediamo tantissimo nei giovani e nel settore giovanile. Per quanto riguarda gli italiani e gli stranieri non dobbiamo nasconderci dietro slogan: in Italia abbiamo un problema di maturazione dei nostri ragazzi, in Primavera molti non sono pronti per fare il salto nella Prima Squadra.
Ci vorrebbe un passaggio intermedio, una seconda squadra per tenerli sotto il nostro controllo, invece siamo costretti a mandarli in giro, non più sotto la nostra gestione e potrebbero non essere accompagnati nella maturazione, rispetto invece a giovani stranieri che già da giovanissimi sono in grado di misurarsi a alti livelli in campionati professionistici».
LAZIO-GENOA 3-1
(Primo Temoo 1-0)
RETI: F. Anderson (L) all’11’ p.t.; Ocampos (G) al 7′, Biglia (L) su rigore al 13′, Wallace al 21′ s.t.
SIMONE INZAGHI: «I ragazzi meritano questa classifica. Champions? Il campionato è lungo ma non vogliamo fermarci»
L’allenatore della Lazio Simone Inzaghi dichiara: «Penso che la vittoria sia meritata, nel primo tempo potevamo finire con un vantaggi più largo ma avevamo di fronte un Genoa che ha dato filo da torcere a molti. Noi siamo stati bravi a ripartire e a vincere questa gara importantissima.
In gol 13 giocatori? Vuol dire che ci credono tutti, vuol dire che ho tante opzioni per decidere ogni domenica e meriterebbero di giocare tutti. Voglio fare i complimenti ai ragazzi che si stanno meritando questa classifica.
Fra due settimane il derby con la Roma a un solo punto? Noi dobbiamo pensare al Palermo, giocheremo in un orario insolito per noi, dobbiamo recuperare forze e energie e dopo Palermo penseremo al derby.
Recuperato il vero Felipe Anderson? Ha fatto molto bene, è stato importantissimo. Ma tutto il tridente ha giocato bene, così come il centrocampo e la difesa. Wallace ha segnato, migliora dopo ogni partita, abbiamo margine per migliorare. Con i recuperi Lukaku e De Vrij avrò ancora più scelte a disposizione.
Questa Lazio è da Champions? Siamo in continua crescita, per la Champions vedremo, il campionato è lungo e noi siamo una squadra giovane che non vuole fermarsi. La Serie A è difficile ma siamo fiduciosi».
NEL PRE PARTITA,IGLI TARE: «Il rinnovo di Keita? Lui deve solo pensare a giocare»
Il direttore sportivo della Lazio Igli Tare dichiara: «Il rinnovo di Keita? Ha un contratto con noi, in questo momento deve pensare di giocare con la Lazio per dare continuità alle prestazioni. Questo non credo sia il luogo giusto per parlare del problema dei contratti e dei rinnovi Lui è cresciuto in questa società che ha dato tanto a lui come lui sta dando tanto a noi. Con il tempo poi si vedrà».
EMPOLI-FIORENTINA 0-4
RETI: 27′ e 16′ st Bernardeschi (F), 2′ st rig. Ilicic (F), 22′ st Ilicic (F)
PAULO SOUSA: «Concretezza e carattere, vogliamo continuare così»
L’allenatore della Fiorentina Paulo Sousa dichiara: «Questa squadra è quella che più si avvicina alla mia idea di calcio? Mancava un po’ più di concretezza nelle gare precedenti ma già ci stavamo avvicinando alla squadra che voglio. Spero che questo risultato sia l’inizio di una striscia positiva, a partire dalla prossima gara di Europa League dove vogliamo vincere per superare il girone.
Già dopo il primo gol abbiamo avuto due occasioni per chiudere la partita, poi quando vai sul 3-0 la gestione è totalmente diversa rispetto a quando non sei in vantaggio. L’Empoli stava bene, arrivava da buoi risultati ma noi siamo stati bravi, abbiamo avuto grande carattere.
Il cambio di posizione decisivo per Bernardeschi? Dopo l’Europeo l’ho chiamato e gli ho detto che credevo molto in lui. Il primo obiettivo era quello di farlo crescere anche come interno di centrocampo e lui l’ha fatto e adesso è diventato utile e maturo in più zone del campo.
I gol di Ilicic? Aveva una voglia tremenda di fare bene e gli auguro che questi siano i primi gol di una lunga serie di reti che ci aiutino a vincere altre partite».
SERIE A TIM 2016/17 13° Giornata
Sabato 19 novembre 2016
Chievo-Cagliari 1-0
Udinese-Napoli 1-2
Juventus-Pescara 3-0
Domenica 20 novembre 2016
Sampdoria-Sassuolo 3-2
Atalanta-Roma 2-1
Bologna-Palermo 3-1
Crotone-Torino 0-2
Empoli-Fiorentina 0-4
Lazio-Genoa 3-1
Milan-Inter 2-2
Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Focus: Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2 Milan-Inter 2-2