di Luisa Del Giudice e Igor Pizzirusso
BASSIGNANA (AL) – L’Asd Bassignana, squadra di calcio della provincia di Alessandria militante in terza categoria, con 7 sconfitte in 7 partite è stata definita da molti “la peggiore del calcio italiano”. Ultimo posto, nessuna vittoria, pochissimi gol realizzati e molti subiti per gli alessandrini, il cui campionato non è certo facilitato dal fatto che siano costretti a giocare sempre in trasferta, a Spinetta Marengo, a causa della mancata concessione del campo del Centro sportivo del paese. SportSmall.it ha intervistato Davide Arata, Presidente e centrocampista della Asd Bassignana, che (assieme a Simona Santoro) ha ricreato la squadra quest’estate, dopo 10 anni di assenza dai campionati FIGC.
Presidente, vista la serie negativa di risultati, qual è lo stato d’animo del gruppo? C’è ancora entusiasmo nello scendere in campo?
Il gruppo è tranquillo. Ci sono solo un paio di elementi che mi hanno chiesto di essere svincolati perché credono di rischiare un po’ la reputazione giocando con noi, ma per il resto i ragazzi sono sereni. L’entusiasmo da parte mia c’è, anche se domenica – da fuori – ho visto qualche giocatore un po’ demotivato e innervosito. Non è comunque un problema: per due che vogliono andare via, ce ne sono 10 almeno, che mi hanno contattato per venire con noi, anche grazie alla visibilità mediatica che ha acquisito la Asd Bassignana.
Il piacere di giocare e stare insieme riesce a far passare in secondo piano i risultati negativi di questo momento?
Il piacere di stare insieme c’è ancora e ci sarà sempre. Facciamo feste, andiamo a mangiare fuori. Quello non manca. Però i risultati contano. A inizio stagione ci eravamo dati degli obiettivi. Questa squadra vale molto di più di quello che sta facendo ora. Purtroppo gli infortuni ci hanno penalizzato. Abbiamo entrambi i portieri fuori causa e non è facile giocare tutte le domeniche con un difensore in porta. Chiaramente quello non è il suo ruolo e per gli avversari segnare è più facile. Con questo non dico che magari non avremmo perso comunque. Ma di certo con altri punteggi. Il nostro valore è superiore a quanto abbiamo mostrato finora. Con almeno uno dei due portieri in campo le cose sarebbero state e saranno diverse.
A questo punto però quali sono gli obiettivi stagionali?
Di sicuro recuperare gli infortunati e poi, una volta al completo, migliorare le prestazioni sul campo. Il primo campionato della ASD Bassignana in terza categoria si chiuse con 9 punti e il penultimo posto. Io posso garantire che faremo meglio e che, anzi, faremo un girone di ritorno molto competitivo.
E nel lungo periodo invece?
A lungo termine, da un punto di vista sportivo, abbiamo nel mirino il miglior risultato di sempre della società, che è un 7° posto in prima categoria, ottenuto prima che la società venisse chiusa. E’ un progetto per il quale non mi sono posto una scadenza precisa, potrà essere anche fra 15 anni. E comunque l’importante è che – dopo le vicissitudini della vecchia società – il nostro paese sia rappresentato da una squadra di calcio. Personalmente mi accerterò che l’Asd Bassignana continui ad esistere, anche se un giorno dovessi decidere di venderla. Sarei pronto a intervenire subito nel caso in cui dovessero esserci ancora difficoltà.