Focus: Juve-Inter
COLOGNO MONZESE – A una settimana da Juventus-Inter le polemiche non sembrano finire. I nerazzurri hanno reclamato un possibile rigore su Mauro Icardi e uno su Danilo D’Ambrosio. L’Inter, inoltre, contesta i turni di squalifica a Ivan Perišić e a Icardi.
Ha fatto molto discutere anche il video pubblicato da Inter Channel a 48 ore dal match che raffigura una decisione dubbia del direttore di gara, Nicola Rizzoli, non visibile in tv durante la diretta. A metà del secondo tempo, con gioco fermo per fuorigioco di Perišić , Giorgio Chiellini passa la palla a Buffon, Icardi è lesto ad intercettare il passaggio ma viene fermato dall’arbitro. Perché?
La Iena Nicolò De Devitiis, nell’appuntamento con “Le Iene Show” domenica 12 febbraio in prima serata su Italia 1, intervista in merito l’arbitro Nicola Rizzoli, chiedendogli di fare l’’ “automoviola” della tanto discussa azione riguardando insieme il filmato.
Le parole
Iena: Come stai vivendo questa settimana? Perché è una settimana di polemiche. Nel calcio non si parla d’altro…
Rizzoli: Nel calcio si parla tanto, forse delle volte si parla un po’ troppo. Cosa possiamo fare noi?
Iena: La polemica è nata 48 ore dopo la partita su un presunto video che è uscito…
Rizzoli: Cosa devo dire io?
Iena: Noi siamo qua per fare l’automoviola, cioè la moviola di se stesso. Le va?
Rizzoli: Sì, non posso, però cercherò di fare il possibile.
Iena: Siamo al 24’ e viene fischiato un fuorigioco, che ci stava…( ndr, guardano insieme il filmato diffuso da Inter Channel).
Rizzoli: Pare di sì.
Iena: Viene portata la palla sulla fascia per essere battuta. Si avvicina Chiellini, a cui viene data palla e batte.
Rizzoli: La palla viene data a Chiellini, la mette a posto con il piede e la passa al portiere per farla battere, ma, a parte che la palla non è mai stata ferma quindi non si è mai ripreso il gioco correttamente, credo che in questo caso Rizzoli abbia ritenuto la palla non battuta in maniera corretta e quindi ha fatto riprendere da posizione idonea. La palla deve essere ferma quando devi riprendere quindi credo che in quel caso Rizzoli abbia notato che la palla non era ferma.
Ma mi sembra che abbia fischiato due volte. Se va avanti, la ribatte ancora e la riferma di nuovo, gliela fa ribattere nuovamente quando la palla è finalmente ferma. Vede che anche qua ancora la palla non era ferma, Rizzoli ha fischiato di nuovo un’altra volta, gliela fa di nuovo mettere nella posizione. La palla è ferma e la batte. Ma di cosa stiamo parlando? Io non valuterei Rizzoli in base a un episodio del genere.
Iena: Però Icardi era lanciato a rete…
Rizzoli: Per essere lanciato a rete bisogna che l’azione sia in gioco. Parliamo di niente, credo, poi se volete valutare Rizzoli da questa immagine, fatelo. Questo fa parte delle cose normali del calcio italiano.
Iena: Sembra quasi che Rizzoli fischi quando Chiellini reclama il fallo.
Rizzoli: Non credo proprio. Non credo proprio che un arbitro possa fare una cosa del genere. Non è mai successo che un giocatore reclami un fallo e l’arbitro fischi. Te lo garantisco.
Iena: Da moviolista, condanna Rizzoli o lo assolve?
Rizzoli: Devo essere proprio cattivo?
Iena: Deve essere str***zo.
Rizzoli: Io lo assolverei…anche da str***o.
Iena: John Elkann ha fatto una dichiarazione in cui dice che l’Inter non sa perdere e che sta esagerando. Lei è d’accordo?
Rizzoli: No, non credo che sia una questione di saper vincere o saper perdere. Credo che l’Inter stia cercando di far di tutto per scontare delle giornate di squalifica ai suoi giocatori ed è comprensibile l’atteggiamento, poi dopo i modi sono criticabili come è criticabile l’operato di un arbitro.
Iena: Ma non è che c’è un po’ paura di rendere la vita difficile alla Juventus?
Rizzoli: No.
Iena: Non c’è sudditanza?
Rizzoli: Assolutamente no. Mi sembra di averlo dimostrato. Si è parlato a inizio campionato di un errore contro la Juventus che avrei fatto io quando giocava contro il Milan, quindi…In Italia tutti siamo allenatori, tutti siamo calciatori, tutti siamo arbitri. Il problema è che quando uno prende una decisione, in Italia la decisione è criticabile.
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