Focus: Oktagon a Torino
TORINO – Si ritorna a combattere per l’Oktagon. Riecco, ancora a Torino, nella cornice del PalaRuffini la grande kermesse made in USA, di combattimento “marziale”.
L’evento si concluderà nella serata dell’8 aprile con Bellator Kickboxing, con i super campioni. Sul ring John Wayne Parr (Australia) che sfiderà Nando Calzetta (Italia) e poi, Denise Kielholtz (Olanda) vs. Martine Micheletto (Italia). Ma il clou del gran finale, la sfida tra Giorgio Petrosyan e Amansio Paraschiv!
Il menù ha un’antipasto altrettanto succulento, si comincia con il Bellator MMA 176, per una lotta in gabbia all’ultimo respiro tra Giorgio Belsanti (Italia) e Vando De Almedia (Prtogallo). Ma non è finita perché per il titolo Middlewight World, si sfidano Melvin Manhoef e Rafael Carvalho. A seguire intorno alle 19, da programma, si passa alla Thaiboxe Fight Code Rules, per questo circuito c’è la Victory World Series, con Armen Petrosyan (fratello proprio di Giorgio), contro Mohamed Houmer, in palio in questo caso, niente meno che mondiale WKU per i 70 kg.
Le sfide saranno però anche molte altre. La serata di grandi lotte infatti scatteranno alle 17, per un totale di 4 titoli mondiali in palio, per 16 sfide in programma con 32 atleti che saliranno sul ring.
Oktagon a Torino Oktagon a Torino Oktagon a Torino Oktagon a Torino Oktagon a Torino Oktagon a Torino
TORINO – Si ritorna a cmbattere per l’Oktagon. Riecco, ancora a Torino, nella cornice del PalaRuffini la grande kermesse, made in USA, di combattimento “marziale” L’evento si concluderà nella serata dell’8 aprile con Bellator Kickboxing, con i super campioni. Sul ring John Wayne Parr (Australia) che sfiderà Nando Calzetta (Italia), e poi Denise Kielholtz vs. Martine Micheletto ma ilclou del gran finale, la sfida tra Giorgio Petrosyan Amansio Paraschiv! Ma il menù ha un’antipasto altrettanto succulento, si comincia con il Bellator MMA 176, per una lotta in gabbia all’ultimo respiro tra Giorgio Belsanti (Italia) e Vando De Almedia (Prtogallo). TORINO – Si ritorna a cmbattere per l’Oktagon. Riecco, ancora