Focus: Concluso il Meeting di Assisi
ASSISI (PG) – Conclusa la tre giorni del Meeting dei Dirigenti del Csi, in scena ad Assisi, come tradizione nel “ponte” dell’Immacolata. Dopo lo spazio politico in apertura, sul francescano, è proseguito il cammino di un’associazione, permeata di valori cristiani, sempre più orientata a sviluppare quel fattore sociale, che lo sport è capace di sprigionare. Una riflessione convinta sulle azioni del mondo arancioblu. Lo spirito di Assisi, nel tradizionale meeting, del Csi è così potuto rivivere nella fiaccolata dalla Porziuncola al Colle del Paradiso, sino alla Basilica di San Francesco, nel pellegrinaggio, guidato da don Alessio Albertini e nelle Sante Messe celebrate dal presidente della Cei, il cardinal Gualtiero Bassetti, e del nuovo cappellano olimpico don Gionatan De Marco, neodirettore dell’Ufficio Nazionale della Cei per la Pastorale del Tempo libero, turismo e sport, entrambi al loro primo incontro ufficiale, dalla loro nomina, con il popolo del Csi. Avanza dunque il binomio Chiesa e Sport per una associazione nutrita di valori cristiani.
Il cardinale Bassetti nella Messa in Santa Maria degli Angeli ha detto al Csi: «Lo sport è pieno di contenuti ed è di per sé stesso educativo. La Chiesa è coinvolta nello sport, perché ama i giovani e vuole offrire loro delle alternative positive a ciò che non trovano nella società, che ruba loro quello che di meglio hanno nella vita: la speranza. Ai giovani vogliamo comunicare appunto la speranza di Gesù Cristo che viene. Allora faccio questo augurio al Csi; aspetto i suoi atleti e ragazzi al prossimo Sinodo».
«In questi giorni ho avuto modo di apprezzare – le parole ad Assisi di don Gionatan De Marco – lo sforzo con cui il Csi si fa cerniera tra questi due mondi Chiesa e Sport. Mi è piaciuto offrire la possibilità di riflettere su quale possa e debba essere l’impegno di essere al servizio delle nuove generazioni usando il linguaggio dello sport. Si impara allenandosi. Essendo pronti a diventar profeti. Con tre esercizi della tenerezza che è la prima energia: essere distributori consapevoli benedicenti; essere dei centri di collaudi per misurare la vita spesa bene. Attraverso la gratitudine. E divenendo dei cronisti di buone notizie».
«Una grande famiglia sportiva come il Csi – ha dichiarato a fine Meeting il consulente ecclesiastico nazionale del Csi, Don Alessio Albertini – ha voluto in modo forte rivivere questa esperienza nella terra di Francesco, il santo che ha inventato il termine di fratello e sorella, non semplicemente per dire che c’è una relazione di sangue ma nel sentirsi familiari. Lo abbiamo ripercorso in particolare nel pellegrinaggio notturno fino ad arrivare sulla tomba di Francesco, per riconoscerci tutti fratelli, figli di un unico Padre, parte di un’unica famiglia».
Le conclusioni affidate al presidente nazionale del Csi, Vittorio Bosio: «Assisi è una grande occasione di incontro e ripartiamo da qui con due impegni fissati su due parole chiave: Servizio per quello che sappiamo bene, sport per ragazzi e adulti, attività sportiva e formativa. Ed accoglienza, quella a tutto tondo che le nostre centinaia di società sanno fare, prestando attenzione a ciascuna persona, indipendentemente dalla capacità singola che sappia esprimere».
Il Meeting di Assisi ha inoltre visto al lavoro sei gruppi di approfondimento dedicati all’attività sportiva giovanile, nell’ambito del progetto “CSI&Go“,cui hanno partecipato oltre cento dirigenti tra gli iscritti al Meeting. (da comunciato Uff Stampa CSI)
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