FOCUS: porta fortuna di Ronaldo
TORINO – Si chiama Noemi e la storia che stiamo per raccontarvi ha inizio in realtà l’11 giugno, giorno del suo compleanno quando tra i vari regali ricevuti, scoprì che poteva andare grazie a mamma e papà, per un week end a Torino, per poter visitare lo stadio ed il museo dell’amata Juventus.
Oltre a questo, ricevette dai cugini la tessera Junior members, la quale da l’opportunità di partecipare ad un ingresso in campo con i giocatori della Juve prima di una partita. Tutto bellissimo certo ma i genitori l’ avevano anche avvisata che le possibilità erano minime che ciò si potesse realizzare in quanto erano tantissimi i bambini in tutta Italia in possesso di tale card.
Noemi non demorde, del resto anche nella vita di tutti giorni è caparbia e grintosa, tanto da stressare ogni settimana il papà chiedendogli continuamente di registrarsi online all’evento. Ricordiamo inoltre che la piccola è anche capitano di una squadra di calcio di Bolzano (under 8) e tutti i suoi compagni di squadra presenti alla su festa di compleanno non vedevano l’ora di vederla in tv mentre avrebbe potuto avere l’occasione di incrociare e conoscere i grandi calciatori.
Quindi un martedì mattina di fine agosto arrivò l’invito dello staff della Juventus sul telefono del papà, il quale in un primo momento pensò che si trattasse di uno scherzo ma poi, resosi conto delle veridicità del tutto, trattenne a stento la gioia.
Increduli gli stessi genitori presentarono a Noemi l’invito ufficiale alla partita Juventus-Sassuolo. Nemmeno la piccola crebbe subito che la cosa fosse vera. Alla fine convintasi, realizzò che oltre a vedere la Juve da vicino, avrebbe potuto incontrare il Sassuolo, club del quale era innamorata per la simpatia che le suscitiva il nome già da quando aveva 4 anni
Sabato 15 settembre di mattina presto, papà e Noemi partono per Torino: il tutto organizzato nel minimo dettaglio, pomeriggio visita al museo e allo stadio, quindi prima di cena, l’immancabile appuntamento allo Juventus Store dove Noemi si presenta con una lista di cose da comprare, in cima, la maglia di CR7 (perché la piccola è da due anni che guarda in rete i video di Cristiano. Saperlo alla Juve è per lei il massimo.
Ma cosa dice la protagonista di questa bellissima avventura: «Quando mi sono presentata con il mio pass all’entrata dello stadio mi sembrava un sogno, ho visto da vicino i giocatori della Juve che scendevano dal pullman per poi andare nello spogliatoio. Sinceramente ero curiosa di vedere soprattutto Ronaldo e Dybala ed ero combattuta sul dover indossare la divisa della Juve o quella del Sassuolo. Solo indossando la maglia neroverde avrei potuto tenere la mano ad un giocatore bianconero e non vice versa. La cosa importante comuque è stata il fatto che fossi lì, perché sapevo di essere stata comunque fortunatissima.
Alla fine ho indossato la divisa della Juve e quindi ho tenuto per mano il difensore del Sassuolo, Ferrari. Quando sono entrata in campo mi sono sentito piccola piccola, c’era tantissima gente, lo stadio era tutto pieno e guardavo cosa facevano i calciatori. Ho visto da vicino i balzi che fa CR7 prima di entrare in campo… una cosa straordinaria, salta altissimo! Quando sono uscita di corsa dal campo con gli altri bambini ho raggiunto il mio papà, ero ancora emozionata ma dovevo guardare la partita stando attenta, perché non c’è il replay allo stadio.
A mio papà poi avevo sussurrato nell’orecchio che Ronaldo avrebbe fatto il suo primo gol, così è stato e alla realizzazione della prima rete del portoghese, io e papà ci siamo abbracciati forte forte. Tutti gridavano Cristiano! Pensare che il gol l’ha fatto a causa dell’errore di Ferrari, il giocatore con cui sono entrata in campo. A Ronaldo ho portato fortuna e questo fine settimana me la ricorderò per sempre».
Papà Luca
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