GIOVINAZZO – E’ tutto molto particolare e nuovo: dal circuito che attraversa quattro cattedrali (Trani, Bisceglie, Molfetta e Giovinazzo) alla conferenza stampa organizzata in una delle chiese romaniche più affascinanti del barese, la cattedrale santa Maria Assunta di Giovinazzo.Alla presentazione della I edizione della gara podistica ‘Maratona delle Cattedrali’, organizzata dal comitato Puglia Marathon di Giovinazzo, non c’è stato tempo per la noia: uno spot promozionale dell’evento girato per le strade delle quattro città, un calendario fitto fitto di eventi collaterali (in allegato al comunicato stampa) che si terranno in ogni Comune prima e nei giorni fino al 21 dicembre, giorno della competizione vera e propria (si partirà da Trani alle 9.00 e si arriverà in piazza Vittorio Emanuele II a Giovinazzo), e una chicca per tutti i runners: parteciperà anche Mariella Di Leo, che ha votato il suo correre ad una missione sola, riuscire a far terminare il percorso ai podisti in difficoltà, quelli che sono lì lì sul punto di abbandonare. Un cenno e lei interviene come ‘bastone’ di sostegno. Il suo motto? ‘Arriviamo, con calma, ma arriviamo’. E a proposito di partecipazioni di rilievo, sarà della maratona (affiliata Fidal e gemellata con le maratone di Zurigo e Budapest) anche il noto maratoneta monopolitano Vito Sardella, destinato ad essere uno dei papabili alla vittoria. La conferenza, a cui hanno partecipato anche gli assessori comunali allo sport e i comandanti della Polizia Municipale delle quattro città, è stata moderata dal giornalista RAI Emiliano Cirillo.
LE DICHIARAZIONI – Antonia Spina, consigliere provinciale della BAT: «Una iniziativa simile, che mette insieme quattro realtà, non può che essere elogiata per lo sforzo, l’impegno e la dedizione con cui sono stati affrontati tutti i passaggi formali che un evento del genere può richiedere: solo per questo la nostra Provincia non poteva tirarsi indietro davanti a tanta volontà che – si sa, in questi casi – ha delle ricadute notevoli anche sulle realtà commerciali delle città. Sono certa che questo sarà solo l’inizio».
Tommaso Depalma, sindaco di Giovinazzo: «Mi soffermo su un aspetto importante e penso a quale possa essere il vero potenziale di una iniziativa come questa: siamo all’anno zero e abbiamo già 700 iscritti. Manca ancora un mese e questo vuol dire che il numero dei partecipanti crescerà ancora. Solo questo basterebbe per essere fieri dell’impegno che si infonde per le cose che ci appassionano. E Giovinazzo è pronta ad ospitare tutto questo: quando si invitano gli ospiti a casa è così, tutto deve essere in ordine e noi stiamo lavorando per questo. Sono certo che siamo all’altezza di farlo. La maratona è una delle tante sfide che questa città ha preso in carico perché deve essere vissuta come esperienza dell’intero territorio. Si vince sono se si fa rete e le quattro città lo stanno dimostrando. Questo sarà un richiamo per il futuro, sono certo che non finirà qui».
Vittorio Fata, vice sindaco di Bisceglie: «Coniugare sport e cultura si rivela sempre una formula vincente, se a questo si aggiunge che le manifestazioni collaterali danno spazio anche alla nostra amata dieta mediterranea allora abbiamo fatto bingo. Qui mettiamo in gioco ciò che di meglio possa offrire il nostro territorio: sapori genuini, le nostre origini i nostri migliori prodotti. Il segreto del successo? Lavorare in sinergia: questo è il percorso giusto. Il numero delle iscrizioni la dice lunga e non abbiamo ancora finito».
Bepi Maralfa, vice sindaco di Molfetta: «Non posso fare a meno di elogiare l’inventiva dei miei vicini di Giovinazzo, diventati il simbolo dell’aggregazione e dello sport. L’entusiasmo è la loro forza: sono convinto che non sarà l’ultimo evento della serie, loro hanno le capacità per andare avanti e ripetersi. Capacità di mettere insieme un evento per nulla banale perché tocca anche il sociale e questo mi ha molto colpito: famiglie con la Family Run, bambini con il concorso di disegni, l’insegnamento della nostra storia con gli opuscoli sulle cattedrali. La risposta della comunità sarà la nostra vera vittoria e sono convinto che sarà forte e di grande coraggio».
Pasquale Annacondia, assessore allo sport di Trani: «Mi ero appena insediato e ricordo che il primo incartamento che è arrivato sulla mia scrivania è stato quello della Maratona delle Cattedrali. Era il 2013. Era un’idea. Adesso siamo qui a raccogliere i frutti di una semina iniziata un anno fa, e questo vuol dire che con la collaborazione e un pizzico di buona volontà a non affossare le belle idee altrui si può andare lontano e costruire momenti di spessore. Il nostro Comune è orgoglioso di far parte di questa avventura».
Elio Sannicandro, presidente regionale CONI e assessore allo sport di Giovinazzo: «Tutto è particolare in questo evento: la scelta del percorso, il luogo della conferenza. E’ una formula semplice per chi fa sport: ci si eleva spiritualmente e si da da mangiare a corpo, mente e anima. Basti pensare solo a quanto tutti predichino i corretti stili di vita, quanto ci si impegni per raggiungere il benessere, quanto ci sia in comune tra sport e salute, l’ambiente e il turismo. Un mix racchiuso in un evento come questo che sono certo assurgerà a competizione di riferimento internazionale».
Francesco Mallardi, presidente provinciale AICS (associazione italiana cultura e sport): «L’AICS ha fin da subito sostenuto questa iniziativa per la particolarità dell’idea e per il contributo emotivo e culturale che rappresenta: da sempre la nostra associazione ha puntato molto sulla solidarietà, le politiche sociali, il Terzo Settore, l’ambiente e l’attenzione verso gli emarginati e la Maratona delle Cattedrali incarna perfettamente questi nostri valori. Il nostro presidente nazionale, Bruno Molea, ne è stato il primo fan appassionato».
Giuseppe Casale e Vito Renna, presidente e vice presidente del Comitato organizzatore: «Dobbiamo essere onesti: non ci aspettavamo tutto questo successo in così poco tempo e a un mese ancora dalla gara. Per noi questo è uno stimolo a fare ancora di più e a fare meglio: dobbiamo ora dimostrare di cosa siamo capaci. I numeri ci confortano: in totale nel nostro Paese si svolgono 70 maratone, 15 organizzate al Sud con 2.000 arrivi (cioè maratoneti che concludono il percorso) sui 60.000 totali (quindi circa il 3,5%). Il Sud rimane piccolo in Italia nell’organizzazione di maratone: perché? Siamo forse meno capaci del Nord? Eppure abbiamo tutto il necessario per fare bene e meglio: si sono iscritti molti runners anche dall’estero, a tanti abbiamo anche dovuto dire di no e per chi è abituato a girare il mondo per correre nelle gare più belle che ci siano, vedere i nostri tesori è qualcosa di unico. Il nostro percorso, le nostre bellezze artistiche non hanno eguali nel mondo: possiamo entrare nei centri storici, guardare e assaporare le nostre radici storiche con tutta calma e portarle dentro di noi. Il nostro simbolo è la lumaca. Sapete perché? Perché non è importante arrivare primi in questa maratona, il messaggio è: corriamo piano per gustarci il territorio».
IL PERCORSO – Il tragitto da Trani a Giovinazzo si snoderà per 42km circa; si affiancherà anche la 21km di Bisceglie, la 10km di Molfetta e la Family Run, una corsa non competitiva dedicata a bambini e persone diversamente abili che partirà da ognuno dei quattro comuni interessati. La maratona (gemellata anche con quelle di Zurigo e Budapest), entrando nel calendario ufficiale della Fidal, è stata accreditata come campionato nazionale della AICS (Associazione Italiana e Cultura e Sport), un Ente di Promozione Sportiva che conta 900.000 iscritti sull’intero territorio nazionale.
Ufficio stampa Puglia Marathon