ROMA -La voce di Giampiero Galeazzi rotta dall’emozione e dalla foga, mentre racconta a milioni di telespettatori le gesta sportive dei canottieri azzurri alle Olimpiadi, è un ricordo che molti di noi conservano con affetto, proprio per la capacità del cronista di trasmetterci in modo così diretto e dirompente i propri sentimenti.
D’altra parte, il legame tra il giornalista e il Canottaggio è sempre stato molto forte, come dimostra il suo ultimo libro “Il Magnifico Miglio”, che sarà presentato lunedì 28 novembre presso il Circolo Canottieri Aniene. Un’opera scritta a 4 mani, in cui Galeazzi racconta la sua gioventù e le sue giornate in canona a Ponte Miglio, sul Tevere, mentre l’altro autore, Enrico Tonali, racconta e raccoglie una serie di eventi e aneddoti che solo chi – come lui – ha vissuto per anni vicino alla sponda del fiume saprebbe riferire.