FOCUS: il 3000 d’Emilio 2019
ROMA – Grande successo per il “Il 3000 di Emilio”, la gara entrata nel cuore dei podisti romani di tutte le età. La manifestazione sportiva, giunta all’ottava edizione, è nata dalla passione per la corsa di Emilio Beltrone ed è sostenuta ogni anno da diversi partner.
Cresciuta negli anni la gara, che si è svolta sulla pista dello Stadio Nando Martellini, alle Terme di Caracalla, ha visto la partecipazione di oltre 160 atleti che, a partire dalle 15.00, si sono presentati sulla linea di partenza per cimentarsi nei tre chilometri previsti. La formula della gara è semplice: gli iscritti vengono divisi in batterie e allineati alla partenza a seconda del tempo di accredito, segnalato al momento delle iscrizioni.
Hanno preso il via dapprima i meno veloci e poi, in rapida successione, tutti gli altri, fino al gran finale emozionante che ha decretato la vittoria di Dhair Mahamed, Acsi Campidoglio Palatino, che ha vinto con il tempo di 9.04 seguito da Michele Rutigliano, Olimpia Eur, con 9.06 e da Domenico Liberatore, Podistica Solidarietà, con 9.11.
Ricca anche la presenza femminile alla gara; il primo premio è andato a Alexandra Levchuk, SS Lazio Atletica, che ha vinto con il tempo di 11 minuti, seguita da Chiara Nash, Asd run, con 11.01 e da Virginia Petrei, Acsi Italia Atletica che ha vinto con 11.13.
Giorgio Calcaterra, pluricampione della 100 km, ha confermato, per il secondo anno consecutivo, la sua presenza in qualità di testimonial d’eccezione; tutti gli iscritti alla gara, dai più lenti ai più veloci, hanno avuto l’onore di correre al suo fianco. Ha partecipato alla gara anche l’ex ciclista Luigi Sgarbozza, oggi noto commentatore sportivo. I tempi sono stati certificati, attraverso il rilevamento con i chip, da TDS, mentre per le ultime due batterie i tempi sono stati acquisiti dai cronometristi della Fidal; tutti i partecipanti hanno avuto un riscontro ufficiale della propria performance.
L’evento ha costituto anche l’occasione per vedere competere sulla stessa pista genitori e figli. Alle ore 17.00, infatti, il programma ha previsto un momento riservato ai bambini di tutte le età che si sono cimentati nella distanza di 400 metri (il classico giro di pista) per provare, come i grandi, l’emozione di calcare uno degli anelli più belli del mondo.
Quest’anno hanno corso il “3000 di Emilio” anche 20 ragazzi autistici del Progetto Filippide, una derivazione dell’Associazione Sport e Società, Società Sportiva Dilettantistica, affiliata alla Fisdir e riconosciuta dal Comitato Italiano Paralimpico che svolge attività di allenamento e preparazione a competizioni sportive, con soggetti affetti da autismo e sindromi rare ad esso correlate.
I fondi raccolti saranno devoluti alla Fondazione Operation Smile Italia Onlus, charity partner della manifestazione per il quarto anno consecutivo, e saranno destinati ai progetti della Fondazione, in Italia e nel mondo. La Fondazione è attiva dal 2000, con oltre 100 volontari medici, infermieri ed altri operatori sanitari impegnati in progetti di cura, nazionali ed internazionali, per correggere con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva gravi malformazioni del volto, quali il labbro leporino, la palatoschisi e la labiopalatoschisi.Il servizio di ristoro è stato assicurato dai volontari della RRT, Rapid Relief Team, che hanno partecipato per la prima volta alla manifestazione. (fonte: da comunicato Uff. Stampa brizzi comunicazione)
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