FOCUS: La moviola di Bonfrisco – puntata 11
MONZA – L’ex fischietto di Serie A (1995-2001) Angelo Bonfrisco, con la nuova rubrica LA MOVIOLA DI BONFRISCO prova a sciogliere i dubbi attraverso le domande che gli porge in esclusiva SportSmall.it su specifici casi da “moviola” che attanagliano i tifosi più appassionati ed esigenti e per quelli che vogliono guardare questo sport, attraverso lenti sempre più trasparenti. Questo spazio vuole essere per l’ex fischietto anche un luogo dove esprimere concetti ed opinioni sul settore giovanile.
CASO: LAZIO-JUVENTUS 3-1
FILES: Espulsione di Cuadrado per fallo su Lazzari diretto tutto solo verso la porta della Juventus
MINUTI: 68′
ARBITRO: FABBRI. Sez AIA. Ravenna
ASSISTENTI: MELI Sez AIA. Parma e PASSERI Sez AIA. Gubbio
IV UOMO: MASSA Sez AIA. Imperia
VAR (Video Assistant Referee): IRRATI Sez AIA. Pistoia Sez AIA. Pistoia
AVAR (Secondo tecnico arbitrale al VAR): TOLFO Sez. AIA. Pordenone
AMMONITI: Luis Alberto, Pjanic, Dybala, Lazzari, Szczesny, Leiva
ESPULSO: Cuadrado
PREFAZIONE
La Juventus perde ancora quota rispetto alla neo prima in classifica, l’Inter. I bianconeri virano dunque leggermentete verso il basso il loro piano di volo e in classifica si trovano ora, a due lunghezze dai nerazzurri che così allungano il distacco, proprio dalla squadra di Sarri, di due punti.
La battuta di arresto dei bianconeri (la prima in questo campionato), arriva per via della sconfitta che subisce in trasferta contro una Lazio pragmatica, cinica e strepitosa in contropiede. La Juve rimarrà in dieci uomini dal 68′ per via dell’espulsione di Cuadrado, episodio questo che ha impattato sull’andamento del match anche se, la stessa Juve aveva cominciato a spegnersi già ad inizio secondo tempo, dopo una prima frazione disputata con piglio e buon fraseggio (se pur a sprazzi) come nell’occasione del gol di Ronaldo. Il pareggioio dei celesti proprio a fine primo tempo però lasciava già presagire un secondo tempo no per la Juve… è così è stato.
Se da una parte troviamo una Lazio in crescita, sempre più sicura dei propri mezzi e attualmente con pieno merito al terzo posto, dall’altra abbiamo una Juventus bella sulla carta ma incompiuta ancora tatticamente. La stessa che ora dovrebbe riflettere davvero, su sempre più evidenti errori compiuti in fase di calciomercato.
Lazio-Juventus è stata poi una gara dura dal punto di vista fisico che ha visto un’ espulsione, quella di Cuadrado al 68’e, ben 6 ammoniti: Luis Alberto, Pjanic, Dybala, Lazzari, Szczesny, Leiva.
La Moviola di Bonfrisco si concentrerà però proprio su quell’espusionene che ha condizionato il match.
Da segnalare comunqueue il pestone di Acerbi su Ronaldo al 22‘ che Fabbri non riesce a scorgere dal campo. Reclama poi un rigore Immobile al 28′ che sempre il fischietto decide di lasciar correre. Più tardi, in area, Bernardeschi e Luiz Felipe collimano, con quest’ultimo costretto a reclamare un penalty non comminato. Prima decisone del Var al 45′ con Emre Can che toglie la sfera a Lucas Leiva in tackle scivolato, intervento in area questo, giudicato regolare.
Al 56′ un piede a martello di Luiz Felipe finisce sulla gamba di Matuidi. Nonostante l’arrabbiatura di Ronaldo, lo stesso intervento si concretizza in un nulla di fatto. Nell’occasione si scorge Sarri invitare alla calma il portoghese.
Da uno spiovente proveniente da centro campo, l’episodio chiave del match che arriva al 68′, quando Lazzari, intercetta e corre da solo verso la porta avversaria: Cuadrado recupera su di lui ma in leggero ritardo e in tackle scivolato, colpendo il calciatore laziale fallosamente. Fabbri prima ammonisce il colombiato poi, su suggerimento del VAR e, dopo review, lo stesso annulla il giallo, decretando invece l’espulsione dello juventino per un evidente opportunità di realizzare un gol per la Lazio.
Al 77′ ammonizione di Szczesny in area che tocca in area Correa. Il tutto si tramuta in calcio di rigore che il portiere polacco parerà su tiro di Immobile. Da segnalare che nell’azione che porta allo stesso penalty, Fabbri non rileva un contatto su Pjanic che finisce a terra.
L’INTERVISTA
SportSmall.it Bonfrisco, Lazio-Juvntus è stata una partita intensa, ricca di episodi e con una direzione di gara quella di Fabbri che non è sembrata sempre lucida, anche se in un paio di episodi importanti anche grazie al VAR si è districato correttamente. L’episodio condizionante del match è stato quello che ha visto l’espulsione di Cuadrado per fallo su Lazzari. Le conseguenze di questo rosso, nelle ore successive alla partita sono state di dubbio. La domanda sorge spontanea, ha fatto bene il Var a richiamare Fabbri al Review, dopo che lo stesso fischietto aveva inizialmente solo ammonito il colombiano?
LA MOVIOLA DI BONFRISCO: «E’ vero non è stata una serata brillante da parte di Fabbri, senza dubbio molti episodi possono far discutere. Dal punto di vista tattico-sportivo, l’espulsione di Cuadrado qualcosa ha cambiato. Da quello arbitrale invece il medesimo episodio è stato visionato dal Var da parte di Irrati correttamente il quale, ha inquadrato l’episodio come chiaro ed evidente errore. Lo stesso arbitro invitato alla revisione, ha potuto effittivamente notare come l’azione era una chiara opportunità da rete per la Lazio e quindi, è stato giusto tramutare il giallo in rosso in questa occasione. La chiara ed evidente opportunità di segnare una rete è detta anche DOGSO (Deny – Obvious – Goal – Scoring – Opportunity)».
SportSmall.it E’ probabile che il leggero virare verso destra della corsa di Lazzari, abbia potuto indurre dal campo Fabbri a non considerale l’azione come DOGSO. E da qui probabilmete l’idea di ammonire Cuadrado e non espellerlo. La visione d’insieme dal VAR a campo largo è stata però messa in dubbio da una parte della critica che sembra insistere sul fatto che non si trattase di evidente opportunità per Lazzari di andare a rete. Come mai?
LA MOVIOLA DI BONFRISCO: «Se da un parte giustifico Fabbri che a velocità di gioco ha più difficoltà ad inquadrare l’azione, il VAR che blocca l’immagine nel momento dell’impatto di Cuadrado su Lazzari (verifica fatta da Irrati ndr), fa notare invece che, nonostante la traiettoria del pallone sia leggermente defilata, esiste tutta l’opportunità per dirigere la palla verso il portiere grazie ad una distanza tra Lazzari e Szczesny di 35 metri. Quindi Lazzari avrebbe avuto tutto il tempo di correggere la propria traiettoria.
Altro elemento fondamentale che potrebbe aver creato dubbio sul provvedimento di espulsione finale, è la notevole distanza (di circa 10 metri ndr), tra Matuidi e lo stesso Lazzari. Lo juventino infatti, non aveva alcuna possibilità di recupere il laziale lanciato a quella velocità.
Quindi la sola notevole distanza dalla porta, non è elemento sufficiente a lasciar pensare ad un provvedimento diverso dall’espulsione ma è il contesto dell’azione globale che va valutata di volta in volta.
Infatti tra le 4 condizioni del DOGSO vi è proprio la distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta. Perciò chi sostiene che il solo giallo dovuto alla sola distanza dalla porta era un provvedimente esaustivo, commetterebbe lo stesso errore che ha commesso Fabbri in campo. Perfetto dunque Irrarti (il Varista ndr.), nell’occasone a proporre all’arbitro la revisione»
AVETE DUBBI SUL REGOLAMETO? VI PIACEREBBE DISCUTERE ANCHE DEI CASI DAI CAMPI DI PERIFERIA ? BONFRISCO RISPONDE
Basta scrivere a redazione@sportsmall.it
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