FOCUS: La moviola di Bonfrisco – puntata 27
di MAX CAVALLARO
MONZA – L’ex fischietto di Serie A (1995-2001) Angelo Bonfrisco, con la rubrica LA MOVIOLA DI BONFRISCO prova a sciogliere i dubbi attraverso le domande che gli porge in esclusiva SportSmall.it su specifici casi da “moviola” che attanagliano i tifosi più appassionati ed esigenti e per quelli che vogliono guardare questo sport, attraverso lenti sempre più trasparenti. Questo spazio vuole essere per l’ex fischietto anche un luogo dove esprimere concetti ed opinioni sul settore giovanile.
MILAN-JUVENTUS 1-3
Giudizio generale sulla prestazione di Irrati: «L’arbitro ha gestito male la gara forse condizionato per l’errore commesso in occasione del pareggio del Milan. Il match ha così visto, dal punto di vista disciplinare e non solo, diverse sbavature».
In apertura Chiesa subisce un intervento di Theo Hernandez sul piede. Proteste juventine. Irrati non interviene.
«Mancata ammonizione ed errore dell’arbitro».
Al 41′ Contatto tra Calhanoglu e Rabiot. Irrati a un passo valuta l’intervento forse come “spalla contro spalla” seppur propiziato dal rossonero contro il bianconero portatore di palla. Sugli sviluppi di tale intervento e, recuperata palla da parte del Milan, gli stessi affonderanno il colpo trovando l’1-1. Nessuna revisione al Var. Irrati considererà tale vicenda come normale azione di gioco come si evincerà del post gara di un audio video mentre dialoga con Chiesa e Pirlo in uscita dal campo a fine primo tempo.
«Questo è l’errore arbitrale che ha inficiato la prestazione stessa dell’arbitro soprattutto nella seconda frazione. Non si è trattato di uno “spalla contro spalla”, semmai di spalla contro schiena che io avrei considerato come carica. Tanto è vero che in casi come questo il regolamento dice che non è consentita la carica ad un avversario se toglie l’opportunità di giocare. Non solo, nell’episodio anche l’anca del rossonero va a spostare il giocatore juventino. Calhanoglu sembra disinteressarsi della sfera. La palla è distante da lui. E infine sul dialogo di fine primo tempo tra gli Juventini (Chiesa e Pirlo) e l’arbitro hanno messo Irrati in posizione di pressione psicologica e di dubbio che potrebbe poi, negli spogliatoi aver trovato conferma con i colleghi della sua stessa quadra arbitrale».
Al 56’ Castillejo a un passo dalla linea bianca di demarcazione tra campo e panchina sgambetta Dybala da cui subisce un tunnel. Irrati non interviene. E Calabria intorno al 58′ viene colpito da tergo da Chiesa. Non c’è il giallo ma il semplice fischio per fallo da parte del direttore di gara.
«Due episodi interessanti ma che non hanno influenzato il match…».
Dopo un’ammonizione presa al 60′ per fallo su Theo Hernandez, Bentancur dieci minuti più tardi entra in scivolata su Castillejo colpendolo. La palla subito recuperata dal Milan fa sì che Irrati conceda il vantaggio. Alla fine dell’azione poi però al bianconero non viene comminato il secondo giallo.
«E’ un errore grave. Doveva prenderla tale decisione invece. Condivisibile comunque la scelta del vantaggio ma poi avrebbe dovuto escludere Bentancur dalla gara per somma di gialli. Il Var da regolamento ricordo non può intervenire sulle ammonizioni ma solo sulle espulsioni dirette».
Al 94′ Brahim Diaz viene colpito ad un ginocchio da Rabiot in aerea. Manca un rigore?
«Si. Il fallo è evidente. Ma essendo una situazione di contatto il Var non interviene proprio perché l’arbitro viene considerato in ottima posizione per una sua personale valutazione».
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