FOCUS: Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia
di Max Cavallaro
MILANO – Lo scorso 13 Marzo 2021, Marco Riva (nato a Lecco il 13 giugno 1983 e laureato in Legge) è stato eletto in modo plebiscitario presidente del Comitato Regionale CONI Lombardia. Nessuno sfidante per lui nella corsa al trono. Il sostegno alla sua causa – va detto – era stata perorata già in fase pre-elettorale dalla quasi totalità delle federazioni.
A molti sportivi di lungo corso salta all’occhio che Riva approda a tale traguardo a soli 38 anni, età che in questo ambiente, significa ancora gioventù. Una situazione questa che esce dello status quo del mondo della dirigenza italiana sportiva (e non solo). Chi occupa posti istituzionali di rilievo spesso infatti, detiene un’anagrafica ben più “vintage”. Oreste Perri, Presidente uscente, ad esempio ha concluso il suo mandato a 69 anni, prima di cedere il “comando” proprio a Marco Riva (continua dopo la foto ndr.).
Nel comunicato lanciato sul sito del CONI Lombardia, si dichiara che questo successo elettorale sia da considerarsi “un messaggio di unità e rinnovamento, pur nella continuità“.
Durante la Gestione Perri lo stesso Riva ha vissuto a tal proposito in prima persona – come componente proprio dell’ex giunta – l’arrivo della Pandemia…
DOMANDEERISPOSTE
Per primi in Italia avete dovuto affrontare Come CONI Regionale, la sospensione degli ingressi in piscine e palestre e poi di tante altre attività sportive. Come avete affrontato quei momenti di concitazione iniziale?
«Abbiamo subito analizzato la situazione nella sua eccezionalità proprio perché la nostra regione è stata davvero la prima a doversi confrontare con questa problematica. Ricordo che sapevamo pochissimo all’epoca. Ascoltavamo gli organi nazionali con attenzione cercando di fornire i migliori dettagli alle nostre società sportive. Per noi sin da subito è stato chiaro come le attività potessero proseguire solo in sicurezza sanitaria»
Ora c’è da celebrare però il Suo successo elettorale che la promuove a capo del movimento sportivo lombardo. Tale fatto arriva quando stiamo affrontando una seconda annata emergenziale anche per lo sport. Il suo augurio?
«Dico che dalle criticità spesso nascono opportunità. Prima lo sport era un qualcosa che davamo per scontato come lo stare insieme, ora in molti si sono accorti della sua fondamentale importanza. Questo è un processo che avviene quando una cosa che hai sempre sotto mano ti viene improvvisamente a mancare…».
Quali sono stati in breve, le tappe del suo percorso da dirigente sportivo?
«Università con tesi legata al diritto sportivo, poi master in management dello sport con il Prof Franco Ascani. Quindi è arrivato il ruolo come segretario generale della scuola dello sport Coni Lombardia (proprio con lo stesso Ascani come direttore) e poi come reggente dello stesso “istituto”. Successivamente sono stato coordinatore dei volontari per le finali di Eurolega di Basket a Milano. Nel mondo della pallavolo ho partecipato al comitato organizzatore dei Mondiali. Poi sono entrato nel vertice del Panathlon di Como e quindi nella giunta del CONI Lombardia per quattro anni come rappresentante delle società sportive. Qui è arrivata l’idea della candidatura che mi ha portato oggi alla Presidenza della stessa giunta».
Aveva mai praticato sport in età giovanile?
«Sono stato un calciatore nelle giovanili della Galbiatese e dell’ A.s.o. Galbiate. Ho però praticato anche la corsa, il nuoto, il tennis e la vela».
Ha avuto la possibilità di collaborare con tre suoi predecessori, Pino Zoppini, Pierluigi Marzorati e Oreste Perri. Il primo celebre architetto, i secondi due ex campioni (rispettivamente di pallacanestro e canoa ndr.). Anche Lei come il primo citato, è Presidente non atleta. Serve davvero avere qualche medaglia per svolgere al meglio questa funzione? Certo Lei mi dirà di no…
«Diciamo che servono determinate componenti per fare i dirigenti sportivi. Oggi più che mai servono competenze come la capacità di saper ascoltare e coordinare. Doti che certo possono avere anche ex atleti ma questa non è un’equazione certa. Non tutti i grandi atleti possono poi essere grandi dirigenti».
Quali insegnamenti conserverà da quelli appresi da questi suoi predecessori?
«Di Zoppini conserverò l’istituzionalità, di Marzorati la creatività, di Perri il cuore, l’umanità e la capacità di unire».
Le ha telefonato Malagò dopo la proclamazione?
«Sì. Ci siamo sentiti… Posso dire che si è mostrato contento dall’unità intorno al mio nome»
Riva, il suo mandato scadrà appena prima dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. Come cercherà di promuovere sul territorio un evento di tale portata?
«Il percorso in questo senso è già partito e proseguirà seguendo i valori olimpici su tutto il territorio. Ci appoggeremo a quelle esperienze di altissimo livello che operano già in questo senso. Milano-Cortina è un appuntamento – non dimentichiamolo – che mette insieme valori olimpici, educazione, turismo ed imprenditoria, anche quella infrastrutturale. Cerchiamo adesso di creare una nuova generazione di appassionati ai giochi…».
Crede che diverse società sportive rischieranno la chiusura in regione per via delle restrizioni emergenziali in atto?
«Viviamo un periodo complesso in questo senso e credo serva il massimo supporto al mondo sportivo. Ora bisogna sopravvivere, poi bisognerà riemergere di nuovo in maniera importante perché lo sport dovrà tornare ad essere riconosciuto di fondamentale importanza per la nostra società civile».
E’ preoccupato per l’eventualità di nuovi abbandoni nello sport lombardo in età giovanile?
«Non si può nascondere questo aspetto. Le limitazioni alle attività ci sono. Posso dire però che tutte le istituzioni sono determinate affinché le restrizioni in questa fase siano ridotte al minimo in base a quello che la situazione consente. Poi sarà fondamentale il rilancio quando le condizioni ci permetteranno di praticare sport in totale sicurezza».
Quali emozioni sta provando ora?
«Direi soddisfazione per il lavoro di squadra fatto insieme in Lombardia. Sono onorato. Darò tutto me stesso insieme ai miei collaboratori».
Può confermare che nel 2014 chi la sta intervistando aveva pronosticato questa sua incoronazione elettorale?
«Confermo al cento per cento (risate ndr…)».
Come si vede tra 10 anni e come vede lo sport nella regione della Rosa Camuna tra altrettanto tempo? Ad esempio quali impianti si immagina sorgeranno e quali potrebbero essere rilanciati in regione?
«Tra dieci anni spero di essere ancora nel mondo dello sport. E’ la mia passione. Immagino uno sport regionale rafforzato per l’unità di intenti che andremo ad attuare sin d’ora. Spero nel futuro di veder rinascere l’ex “Pala” di Milano, il PalaSantaGiulia o lavorare su una nuova piscina olimpionica o ancora su un nuovo plesso multi funzionale al coperto. Il Forum solo, oggi non basta più…».
La Sua nuova giunta regionale CONI, vede tra le Federazioni sportive rappresentate i nominativi di: Giuseppe Giovanetti, Carola Mangiarotti, Claudio Maria Pedrazzini, per le Discipline Sportive Associate: Federigo Ferrari Castellani, per gli Atleti: Mara Santangelo, per i Tecnici: Alessandro Vanoi ed infine per gli Enti di Promozione Sportiva: Marco D’Onofrio. Che voto assegna a questa squadra?
«Dieci. Secco. Sono contento di averli con me. Però sono tutti sotto esame e lo sanno. Aggiungo però che è già grande la loro disponibilità».
MESSAGGIDASPEDIRE
Un messaggio ai giovani atleti lombardi?
«Tenete duro. Siamo al vostro fianco».
Alle Federazioni?
«Dico loro di rimanere uniti. Per loro sarà costruito un futuro importante nella nostra regione».
Al mondo del Coni?
«La Lombardia sportiva è a disposizione per costruire un Comitato Olimpico Italiano sempre più forte».
A chi vuol porgere i suoi ringraziamenti?
«Ringrazio tutto il mondo sportivo per il supporto che mi hanno dato e la famiglia in primis. Nel particolare ringrazio i miei predecessori ed Oreste Perri in particolare che presto tornerà ad esserci vicino. Poi quelle persone speciali che mi hanno dato i consigli giusti nei momenti giusti…».
Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI LombardiaMarco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia Marco Riva è n° 1 del CONI Lombardia