MILANO – «L’atletica è una proposta sportiva completa e grazie al nuovo progetto ‘A Scuola di Sport –
Lombardia in gioco’ , approvato da Regione Lombardia lo scorso autunno, molti bambini potranno avvicinarsi alle discipline sportive con l’aiuto di personale qualificato”. Così l’assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi, presentando, a Palazzo Pirelli, la quarta edizione di ‘Cross per tutti’, circuito di corsa campestre promosso dal Comitato provinciale di Milano della Fidal (Federazione italiana atletica leggera). Presente la promessa azzurra e già partecipante a un Mondiale, Omar Guerniche, cui è stato consegnato il pettorale numero 1.
DOPO IL CAMPACCIO GARE PER TUTTI «Dopo il Campaccio, queste cinque gare – ha sottolineato l’assessore – rappresentano un modello di organizzazione e ben interpretano lo spirito della campestre, che è quello di gare caratterizzate dalle ‘3 effe’: fango, fatica e freddo”. “Sarà anche un modo – ha proseguito – per valorizzare alcuni dei territori lombardi con parchi e strutture da riscoprire».
«Plaudo al lavoro della Fidal della provincia di Milano – ha sottolineato l’assessore Rossi – e al lavoro organizzativo dell”Atletica Cesano Maderno, dell’Atletica Cinisello, dell’Atletica Team Brianza, dell’Euroatletica 2002 e del Maraton Club Seveso, che renderanno possibile lo svolgimento delle gare».
NUOVO FORMAT Un format nuovo per l’edizione 2015 di ‘Cross per tutti’ che si aprirà domenica 11 a Cesano Maderno (Monza e Brianza) nel Parco delle Groane, proseguirà il 25 gennaio nel Bosco delle Querce a Seveso (Monza e Brianza) e tuffarsi nello scenario del Parco Grugnotorto Villoresi a Cinisello Balsamo (Milano) domenica 1 febbraio. Quindi, domenica 8 febbraio, tappa a Paderno Dugnano (Milano) e chiusura il 22 al Bosco Urbano di Lissone (Monza e Brianza).
BASE PER L’ATTIVITÀ MOTORIA «Dopo aver seguito il Campaccio – ha continuato l’assessore – posso dire che assistere a queste gare è un modo per apprezzare la campestre come base per altre attività motorie, anche considerando la gioia con cui i ragazzini affrontano questa disciplina davvero faticosa».